LIZZY:
Riusciamo solo a guardarci intorno, dopo essere sbucati fuori dal tunnel che abbiamo trovato sulla spiaggia. Nessuno di noi vuole muoversi, forse perché la magia negativa di cui ci ha parlato Kabal adesso è percepita da tutti.
Suoni di voco disperse... è questo che sentiamo.
- State vicino a me! - ingiunge Kabal.
- Ricordati che il tuo lupo non può uscire qui - aggiungo io.
- Piccola Liz, tu non hai mai visto quello che sono in grado di fare, anche senza il mio lupo – risponde con un piccolo velo di acredine. Che si sia sentito ferito nell'orgoglio? Spero di no.Iniziamo a camminare guardando in alto e in basso. Gahel chiede a Tom di avvicinarsi. Il piccolo è il solo che mantiene una stabile tranquillità, e mi domando come possa essere possibile.
Ci fermiamo tutti, quando un forte rumore alle nostre spalle attira la nostra attenzione. Il tunnel dietro di noi si chiude, come se qualcuno avesse spinto una leva e fatto cadere il cancello di ferro.
- Bene, almeno sanno che siamo qui!- Guardo Kabal. La sua affermazione non mi piace, poiché quella è la nostra unica via d'uscita, se mai avessimo superato l'impresa.
Le voci si fanno sempre più forti; ci richiamano, o ci stiamo avvicinando?
- Lizzy...- mi giro sentendo pronunciare il mio nome, ma dietro di me non c'è nessuno.
Mi spavento sentendo che viene pronunciato sempre con tono crescente.
- Avete sentito? Qualcuno mi chiama... - Gahel scuote la testa in un deciso no.
- Ci stanno chiamando per provocarci. Ognuno di noi sente il proprio nome. Cerca di restare concentrata - dalla voce di Kabal capisco che anche lui è preoccupato, ma ha ragione, devo stare calma e concentrata, senza farmi vincere dalla paura.La paura non è reale, è solo il prodotto di una tua scelta.
Ricordo le parole di mio padre e cerco dentro di me quel sentimento chiamato forza. È quella che mi permetterà di sconfiggere ogni cosa.
Sento finalmente diminuire le voci, Kabal si volta verso di me facendo un sorriso, forse ha sentito i miei pensieri, pensai tra me.
Le grandi rocce lasciano spazio a una vasta foresta; nessun suono, nessuna voce, il silenzio è l'unica cosa che regna.
- Saremo costretti ad accamparci dentro la foresta-.Le parole di Kabal non piacciono a nessuno di noi. Ma non avendo scelta, ce la facciamo andare bene. Rimanere fermi significa perdere un intero giorno, e non è una cosa da prendere in considerazione.
- Gahel, proteggi Liz ad ogni costo – subito dopo queste parole si osservano, come se stessero parlando tra loro. La cosa si chiude con un inchino del vecchietto.
- Tom, non dovrai mai allontanarti da me. Tieni stretta la mia mano senza mai lasciarla. Ma, nel caso in cui ti dica di scappare, afferra la mano di Liz e corri svelto, senza mai staccarti dal lei, capito? - Kabal si è inginocchiato per parlare con Tom, che rimane sorpreso da quel suo gesto. Una volta finito di parlare, fa una cosa che sciocca lo stesso Tom. Ma dal suo sorriso si vede che è felice. Uno stretto abbraccio è la conclusione.Si alza e mi raggiunge.
- Stai attenta, resta vicino a Gahel e proteggi il piccolo – suona come un ordine, ma lascio stare.
- E tu? Chi protegge te? -
- Io sono forte. Sapere che voi state bene è la mia forza. Liz, non permettere che ti accada qualcosa, o il mio lato... – lo fermo.
- Non succederà. Insieme ce la faremo. - Le nostre labbra si uniscono. Sono passate sei lune dall'ultima volta che... quel momento, anche se sapevamo di essere in pericolo, fu davvero magico. Per un attimo siamo tornati Liz e Âaron, due ragazzi normali, e non quelli che erano in viaggio per rivoltare il mondo.Ci inoltriamo dentro la foresta. A differenza di prima, il silenzio che ci attornia sembra quasi volerci uccidere. Non so da quanto stiamo camminando: il sole non è visibile, la luce diminuisce sempre di più per colpa dei grandi alberi. Kabal stringela mano di Tom, mentre io quella di Gahel. E ad un certo punto, sia io che lui sentiamo qualcosa che cerca di dividerci. Ma per non permetterlo, serriamo le mani in una stretta ferrea. Kabal, davanti a noi, si ferma.
- Perché ti sei fermato? -
Mi avvicino, senza sciogliere la stretta, sentendolo affannato come se avesse corso.
- Non lasciarli fare! Ricorda chi sei... ricorda la tua forza - a quelle parole ritorna a respirare normalmente; la sua fronte sudata, il corpo un po' affaticato. Ma riprende a camminare, dopo avermi regalato un sorriso.Il nostro cammino viene interrotto di nuovo da una fitta nebbia, che si avvicina a noi minacciosa.
- Kabal! – è l'unica cosa che riesco a dire, prima di essere totalmente avvolta dallo strato nebbioso.- Restate uniti, non staccate le mani! - urla in risposta. Slega la corda alla sua vita, imprigionando le nostre mani, così da non correre rischi. Cerco disperatamente di adocchiare Tom e Kabal, ma la vista è impossibilitata.
- Kabal! – continuo a gridare.
La sua risposta tarda ad arrivare, ma alla fine giunge.
- Sono qui Liz...- la sua voce è cosi distante che faccio quasi fatica a sentirlo.
- Non muovetevi, restate fermi. – Ripete di nuovo. Sembra essere più vicino, ma data la nebbia non posso averne certezza. Obbediamo al suo ordine, restando fermi. Ma l'immobilità mi causa solo dei forti crampi alle gambe, e in più devo aiutare il povero Gahel a stare dritto. Ma di punto in bianco mi scivola dalle mani e cade. Non riesco a sorreggerlo, per cui...
- Gahel, stai bene? – domando sedendomi a terra, non senza fatica e dolore.
- Più o meno. Ma non sento più le gambe ed ho tanto sonno...- si sente chiaramente che è debole e stanco.
- Riposa un po' – lui si stende, io resto in allerta a fare la guardia.Le mancate risposte di Kabal mi portano a pregare la Madre Terra, sempre più convinta che, da qui a poco, qualcos'altro di più grave ci attende. Cerco di restare lucida, di trovare la forza per rimanere sveglia, ma il sonno la vince su di me. Prima di crollare emetto uno strillo potente e carico di tutto l'amore che ho per lui: - Kabaaaaal! -
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KABAL - Il Lupo Solitario
Loup-garouUn'Alpha senza branco non è un vero Alpha. Nessuno conosce il suo vero nome, tutti lo chiamano Kabal. Abbandonato dalla nascita, si troverà a intraprendere un viaggio per scoprire la verità e vendicarsi. Assieme a lui un cucciolo di lupo che salve...