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Kabal:

Ho già presagito come finirà questa nostra uscita. La mia visione si è interrotta quando lei ha scoperto chi sono davvero. Ho provato a dissuaderli, ma il piccolo Tom ha quel potere di farmi cambiare idea.

Appena messo piede dentro l'arena, il mio umore cambia alla vista del futuro Alpha di Never, so già che vincerà contro il povero malcapitato, e che il momento della verità e vicino. Non riesco a capire se mi dà più fastidio che quello stupido Alpha stia combattendo contro un principiante, che non ha scampo, o che a breve la Ninfa scopra la verità su di me.

L'Alpha pronuncia il mio nome, lei inizia a cercare con lo sguardo il lupo dannato, e solo quando sento i suoi occhi su di me, capisco che ha scoperto chi sono realmente.

I suoi pensieri mi colpiscono in pieno, non vedo paura, l'unica cosa che continuo a leggere nei suoi pensieri è delusione. Lei che mi ha soprannominato il ragazzo di ghiaccio, ora sa il mio nome.

Mi arrabbio quando lei si alza, una schiera di lupi incomincia a parlare dicendo che la ragazza non ce la farà. Si è alzata quando le avevo detto di non farlo.
Il sorriso malizioso del lupo che ha osato sfidarmi fa aumentare ancora di più la mia ira.
Uccidere il futuro Alpha di Never significa solo una cosa: guerra.
Suo padre, sicuramente, manderà qualcuno per vendicare il figlio, e quando ucciderò anche i suoi uomini mi resterà solo sfidare il padre e prendere possesso delle sue terre.
Ma ancora prima dovrà sfidare Nemula che, nonostante sia solo una donna, non è da sottovalutare. Se vinco, la Terra di Nessuno diventerà mia! E io... non avrò più la possibilità di scoprire la verità sulla mia vita.

- Torna a sedere se non vuoi morire - dico a denti stretti, senza mai perdere il contatto visivo con l'Alpha.

- Con te, o contro di lui, io morirò comunque! Una volta arrivati a destinazione mi ucciderai!- urla.
Vorrei farlo ora per lo spettacolo che sta dando, ma la obbligo a sedere con la forza. La mia mano stringe la sua facendola allontanare da me.

- KABAL TI FACEVO PIÙ CORAGGIOSO. FORSE QUELLO CHE SI DICE SU DI TE SONO SOLO MENZOGNE! LASCI CHE UNA DONNA MI SFIDI! SU PICCOLA SCENDI, POSSIAMO DIVERTIRCI PRIMA CHE IO SPEZZI LA TUA GIOVANE VITA- grida l'Alpha iniziando a ridere. Alcuni lupi prendono coraggio iniziando a ridere con lui. Guardo velocemente Tom che si alza con me, mentre lei rimane seduta. Tom le porge una mano che accetta. Scendiamo i gradini, mentre tutti smettono di parlare o di ridere. Inizio a camminare verso la porta per uscire.
- È QUESTO L'UOMO DI CUI AVETE PAURA? E SOLO UN VIGLIAC...- la mia forza del pensiero invia dei dolori a tutto il corpo dell'Alpha, che si inginocchia. Le sue urla fanno spaventare tutti i presenti. Incomincio a camminare verso di lui, il mio orgoglio è stato ferito e lui pagherà con la vita. Sento la voce del vecchio dire qualcosa, ma non ci faccio caso. Sto per uccidere di nuovo. Sto per prendere di nuovo una vita.

Una mano dal tocco delicato si appoggia sul mio braccio.
- Ti prego non farlo, ti scongiuro!- la sua voce tremante mi fa tornare in me. L'Alpha inizia a tossire sputando sangue.

- NON SONO QUI PER COMBATTERE! NESSUNO DI VOI HA SPERANZA DI BATTERMI! VOGLIO SOLO ATTRAVERSARE IL CONFINE! – urlo, prima di girarmi per andarmene seguito dagli altri.


Quando arriviamo a casa, Gahel ci informa che metterà una barriera protettiva tutto intorno. Questo significa, per me, non poter uscire. Anche se non avrei mai abbandonato Tom da solo qui.
Il piccolo si mette vicino a Gahel per poi dormire. Entro nella camera dove avrei dormito con lei.
Non ha più parlato, ho smesso di sentire i suoi pensieri, so quello che sta pensando: le voci che girano sul mio conto farebbero paura a chiunque. E le mie azioni di poco fa confermano tutte le storie che si raccontano su di me.
È ferma vicino al fuoco. Ogni tanto sento i suoi occhi su di me, ma appena mi giro lei fa finta di niente. All'ennesimo sguardo decido di rompere il silenzio.

- Vai a dormire-.

- Non dormo con te, chissà cosa potresti farmi!- risponde seccata.

- Sei una Ninfa, se io volessi... tu, per la tua natura, non faresti storie!- lei si alza per avvicinarsi a me.

- Non sono solo una Ninfa sono anche umana! Riesco a controllare il mio corpo e tu sei un bugiardo! - risponde puntando il suo dito verso il mio petto.
Alzo un sopracciglio infastidito dal suo modo di porsi a me.
- E su cosa ti avrei mentito?-

- Il tuo nome! Tu non mi hai detto di essere LUI!-

- Non ricordo che tu me lo abbia chiesto. E per curiosità, io chi sarei?- decido di giocare con lei, il suo viso è cosi buffo quando è arrabbiata.

- LUI! L'Alpha senza branco. Il lupo senza divinità. L'uomo che uccide con il pensiero! Che violenta le giovane ragazze indifese. Che ruba i bambini... oh per Madre Terra, Tom! Hai rubato Tom alla sua famiglia?-
Il mio divertimento si trasforma in noia. Dunque è questo che si dice di me. Eppure le donne quando finiscono nel mio letto non mi sembrano così indifese. Rubare bambini! Il piccolo si è attaccato a me, non sono certo stato io a volerlo.

- La famiglia di Tom è stata uccisa, io l'ho solo salvato. È lui che mi segue e, a differenza tua, lui non giudica senza sapere! -
-Beh, ovvio, è ancora piccolo!- risponde, spostandosi lontana da me, per andare a sedersi sul letto.
- Si dicono tante cose su di me! E sono tutte vere, ma... - lascio la frase sospesa, non mi va di raccontarle la mia vita. Lei non è nessuno per me - abbiamo stipulato un patto! Io ti porterò sana e salva a destinazione, da lì le nostre strade si divideranno. E ora dormi- aggiungo prima di sdraiarmi sulla panca, chiudendo gli occhi.

 E ora dormi- aggiungo prima di sdraiarmi sulla panca, chiudendo gli occhi

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KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora