Lizzy:
Fa parecchio freddo questa mattinata, Ramira mi ha svegliato così presto che i miei occhi non ne vogliono sapere di aprirsi.
- Lizzy concentrati - continua a ripetere. Avrei voluto rispondere, ma lascio stare. Per lei è facile richiamare il fuoco senza dire una formula magica.
- Pensa, è tutto nella tua mente, sblocca i tuoi poteri -
- Come? – sbuffo, al mio decimo tentativo.
Nella sua mano una piccola fiamma che si sta ingrandendo, finché non la scaglia a pochi passi da me. La fiamma si spegne subito lasciando il segno.- I Rovdyr non saranno clementi come me – urla, mentre dalla sua mano si accende un'altra fiamma.
Passano le ore, mentre cerco di schivare i suoi attacchi. Anzi, per l'esattezza io scappo, mentre lei lancia le fiamme.
Gahel e Kabal arrivano nella zona allenamenti, lo guardo. Si vede che ha appena fatto il bagno: i suoi capelli bagnati, il suo odore è un richiamo per il mio corpo.
Gahel si avvicina a Ramira lasciando me e Kabal parlare un po'. Dopo pochi minuti mi preparo di nuovo per i suoi attacchi, ma qualcosa cambia.
Il cielo azzurro diviene nero, un tuono fa scendere delle creature spaventose. La loro schiena piena di squame, la faccia senza pelle, e la grossa coda che mi ricordava quella del Drago. Siamo accerchiati, emettono un suono strano, la loro lingua è disgustosa. Corro verso Kabal, ma la coda di uno mi lancia indietro. Cerco di alzarmi mentre Gahel e Kabal combattono con i mostri. Ramira cerca di aiutarli usando la magia.Non riesco a muovermi, sono come paralizzata. Gahel ha detto che non sarebbero venuti prima della grande Luna Rossa.
L'aria si è fatta più pesante, i grandi alberi continuano a muoversi come se volessero cadere da un momento all'altro. Guardai verso i tre che continuano a combattere, finché non urlo con tutta la forza che ho, per quello che sta per succedere. - No! - Gahel è in alto, il suo corpo trafitto dalla lama di una coda di quegli esseri.
Il mostro lo getta vicino ai miei piedi, striscio fino ad arrivare a lui, cercando di fermare il sangue che stava uscendo dal suo ventre come un fiume in piena. Prova ad alzare la mano, mentre cerca di dire qualcosa.- Non parlare, ti prego... non puoi. – Gli dico.
Cerco di pulire il suo viso dal sangue che continua ad uscire dalla sua bocca, ma a niente servono le mie urla, le mie preghiere, il corpo di Gahel cede.
Un Rovdyr si sta avvicinando a me minacciosamente, ma la lama di Kabal lo ferma. Ramira cerca di venirmi incontro urlando - Usa la tua magia. Aiutaci! – riesce a darmi questo consiglio, un attimo prima di finire come il vecchio.
Urlo ancora più forte per la disperazione. Non so come sbloccare questo maledetto potere, ho paura. Guardo in direzione di Kabal, che è accerchiato da tre di loro, cercando di schivare i loro attacchi. Né la magia né la forza servono a molto, sono più forti.
- Liz, la tua magia! – continua a urlare Kabal, tocco la terra, ma l'unica cosa che riesco a fare è far affiorare delle edere. Ma la forza dei Rovdyr è più forte, inizio a dire formule magiche, ma la mente sembra avermi lasciato, finché non accade quello che mi spaventa di più.
I suoi occhi di ghiaccio su di me. Dalle sue magnifiche labbra inizia ad uscire del sangue, la lama di una spada sul suo petto.
Era fermo, non parlava, non si muoveva.
Niente.
La sua bocca si muove così velocemente che non riesco a capire cosa ha mimato.
E poi... il rumore del suo corpo a terra.
Rimango ferma, bloccata. Chiudo gli occhi più volte sperando che quello che ho davanti a me sia solo un incubo. Il suo corpo viene gettato vicino ai miei piedi.
Cado a terra, mentre le mie mani sfiorano con paura il suo corpo. Le sue mani sono fredde. La ferita al petto è talmente profonda che si possono vedere gli organi. La mia mano si sposta verso il suo viso angelico, i suoi occhi continuano a guardarmi.
- Kabal... - sussurro vicino al suo orecchio, come a volerlo svegliare dal sonno.
Cerco di smuoverlo delicatamente per paura di fargli del male.- Âaron svegliati, ti prego - inizio a dire piano, ricordando che a lui non piace essere svegliato di scatto.
La mia mente inizia a ricordare tutto il tempo passato insieme, quando ci siamo conosciuti; il primo bacio, quando ci siamo separati, la nostra prima volta... tutto nella mia mente inizia a passare.
Bacio le sue labbra fredde, mentre cerco di trattenere dei singhiozzi. Ma quando la mia mente elabora che il suo corpo è freddo perché lui se n'è andato, lascio le urla parlare per me.
Inizio ad urlare con tutto il fiato in gola: la rabbia, la paura; la delusione, la vendetta.
Tutto prende forma in un'aura così forte da distruggere tutto quello che ho davanti a me.
I corpi dei Rovdyr iniziano a staccarsi, le loro teste si spaccano come bottiglie di vetro. La loro carne brucia sul fuoco che ho invocato, la natura stessa sta bruciando, mentre le mie urla divorano tutto quello che c'è attorno a me, finché il buio arriva anche per me.
Chiudo gli occhi con la speranza di andare con lui per sempre.- Come avete potuto! -
- Figliolo, ne aveva bisogno. Solo così ha sbloccato i suoi poteri, deve sapere a cosa va incontro - risponde una voce di donna.Cerco di aprire gli occhi pensando che, forse sono giunta a destinazione. Quando vedo gli occhi di ghiaccio mi alzo di scatto per paura.
Mi guardo attorno, sono nella zona di combattimento, il sole sta lasciando spazio alla luna.
Kabal cerca di avvicinarsi a me lentamente, come gli ha suggerito Gahel.
- Liz, sono io. Era un'illusione -
Mi getto sul suo corpo abbracciandolo, senza sentire le sue parole.
- Âaron, Âaron, eri... - cerco di dire in stato di shock.
Le sue forti braccia mi stringono di più a lui, le sue labbra si avvicinano al mio collo trasmettendomi tutto il suo calore.
- Era solo un'illusione piccola. Sono qui, sono vivo. -
- No. Tu eri morto. Io non ho fatto niente, e tu sei morto per salvarmi. -
- Sono vivo, Liz, guardami - dice prendendo il mio viso. Le nostre labbra si uniscono, sento tutta la gioia di avermi. Passo non so quanto tempo abbracciata a lui prima di parlare.- Era un'illusione. Perché? – sono rabbiosa.
- Perdonami bambina mia, ho dovuto accelerare i tempi. Hai un grande potere Liz, e ora sappiamo come tirarlo fuori - risponde Ramira.
- Uccidendo Kabal? -
Lei si siede vicino a noi, prende la mia mano; guarda prima suo figlio poi me.
- No, piccola Lizzy. L'amore, è quella la tua chiave – risponde, prima di toccare il mio viso.Io rimasi ferma, cercando di ricordare cosa aveva sbloccato il mio potere, finché non ricordo che la paura di avere perso il mio unico amore ha acceso dentro di me una fiamma così forte da sbloccare tutto.
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KABAL - Il Lupo Solitario
WerewolfUn'Alpha senza branco non è un vero Alpha. Nessuno conosce il suo vero nome, tutti lo chiamano Kabal. Abbandonato dalla nascita, si troverà a intraprendere un viaggio per scoprire la verità e vendicarsi. Assieme a lui un cucciolo di lupo che salve...