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Impiegammo cinque giorni per arrivare alla fine del confine, l'isola di Noramo sembrava cosi vicina vista dal porto, ma purtroppo nessuno era disposto ad accompagnarci, ci dirigemmo verso l'ultima nave. Rimasi ferma a guardarla in confronto a quella del capitano Marcus era davvero minuscola. Anche l'uomo ci disse di no, ma ci informo di provare a chiedere ad una nave che era arrivata da poco.
Kabal si diresse in direzione della locanda era li che avremmo trovato l'equipaggio assieme al proprio capitano.
Strinsi la mano di Tom mentre Gahel si affiancava a me, lui camminava tranquillo finché non entro dentro una locanda.

L'odore di alcool era cosi forte che dovetti mettere una mano sul naso, la locanda era piena di uomini, di elfi e di altre specie che non avevo mai visto se non nei libri. C'era chi urlava contro qualcuno, chi rideva, chi se la spassava con le donne presenti.

Lasciai il cappuccio che copriva il mio volto come lui mi aveva chiesto di fare, ogni tanto mi dimenticavo di essere una ninfa, anche se l'oracolo aveva camuffato il mio odore non sapevo quanti di loro potevano andare oltre e trovare il mio vero odore.
Rimasi ferma mentre lui si muoveva schivando i vari uomini che cadevano a terra, le donne che cercavano di farlo restare con loro. Lo vidi fermarsi, ma non riuscì a vedere altro perché qualcuno si mise di fronte a noi.

Cercai di non guardarlo, ma ero rimasta cosi affascinata, non pensavo che esistessero ancora. L'essere ci oltrepasso uscendo dalla porta, Tom mi chiese cos'era, anche per lui era la prima volta.
- Minotauro... corpo da uomo con la testa di un toro! Pensavo non esistessero più-
- siamo al confine, qui tutto ancora esiste! Ci sono terre che nemmeno sono descritti nei Libri Antichi!- aggiunse Gahel mentre cercava di trovare Kabal.

Kabal tornò verso di noi come sempre dal suo sguardo non si capiva se aveva buone notizie o cattive notizie, solo quando ci fece segno di uscire inizio a parlare.
- Il capitano ci da una scialuppa, ma non ne vuole sapere di avvicinarsi a quella maledetta isola! Saremo noi a remare fino a li-
- Beh è già qualcosa, per fortuna è vicina- aggiunsi, lo sguardo di Gahel è di Kabal si posarono su di me.
- L'isola che tu vedi dista due giorni da qui, e sono un'illusione ottica per portare nuove anime dentro quel covo di fantasmi.- aggiunse Kabal arrabbiato.

Non capivo se era arrabbiato con me o se c'era qualcos'altro che lo rendeva cosi snervante. Quando arrivammo davanti alla nave un uomo che era con noi nella locanda fece scendere la piccola scialuppa in mare, Kabal gli diede delle monete, il piccolo fu il primo a salire raggiunto da Gahel e poi io, lui sali per ultimo.
La scialuppa non era grande anzi sembrava che da un momento all'altro potesse essere risucchiata dal mare.

Lui inizio a remare, mentre la gente del porto inizio a guardarci come se fossimo dei matti, come non darli torto, avremmo affrontato un viaggio di due giorni, con la speranza che il mare non ci mangiasse con le sue onde. Solo ora capivo la sua rabbia, del resto qui lui non avrebbe potuto fare niente, la sua barriera difensiva era niente in confronto al mare, qui era la Madre a decidere il nostro destino.

Nessuno di noi sapeva quanto mancava, ogni volta che vedevo l'isola cosi vicina questa si allontanava.
Tom aveva preso un piccolo remo è iniziò ad aiutarlo, il sole era cosi forte che tolsi il mantello per via del caldo.
Il momento più difficile arrivo la notte, nessuna luce ad aiutarci nemmeno la Luna rendeva omaggio a quella terra. Sul viso di Kabal era ben visibile la rabbia per la situazione.

- Vecchio tra i tuoi trucchetti non c'è quello di illuminare?- chiese rivolgendosi a Gahel.

- io al tuo posto non lo farei! Siamo in mare, nemmeno la luna offre un po' di luce... e scommetto che non sai il perché?- mi girai verso di lui curiosa nel sapere il motivo.

- C A R I B E A - rispose Kabal.

- Bravo, quindi restiamo in silenzio nessun rumore, niente luce.. è domani vedremo dove il mare ci ha spinti... anche se ho i miei dubbi che saremo distanti da quella maledetta isola-

Kabal tolse i remi dall'acqua chiuse gli occhi come faceva sempre per cercare di sentire qualcosa, io feci sdraiare il piccolo per farlo dormire meglio.
Sentivo gli occhi pesanti cosi decisi di appoggiarmi sul bordo della scialuppa e riposare un po' .

I primi raggi di sole colpirono il mio viso svegliandomi, Guardai in direzione di Kabal che prendeva i remi per ricominciare a remare.
- Non ci siamo mossi?-
- No! E questo non mi piace affatto!- non capi la sua risposta, ma penso che anche lui come me volesse toccare solo terra.


Finalmente l'isola non ci illudeva più, fra pochi attimi noi avremmo davvero toccato terra.
Kabal inizio a remare più piano come se non si fidasse, del resto l'immagine che avevamo davanti a noi era davvero strana.

Kabal inizio a remare più piano come se non si fidasse, del resto l'immagine che avevamo davanti a noi era davvero strana

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Se non ricordo male è un animale chiamato "elefante", l'avevo visto nei libri, ma non ricordavo la loro storia.
Passammo di fianco piano è pronti ad ogni eventuale attacco.
Gahel si alzò in piedi facendo un piccolo inchino verso l'immagine, io è Tom ci alzammo anche noi facendo quello che aveva fatto Gahel ricevendo un rimprovero da parte di Kabal perché la barca continuava a muoversi.

Quando toccai la spiaggia, feci una preghiera alla madre per ringraziarla della sua benedizione è del suo aiuto, anche Gahel si inchino a pregare, Tom si avvicini a me
- Liz posso pregare la madre Luna anche se non ci aiutato?- - Certamente Tom. Le Madri ci aiuteranno sempre vedrai-
Lui portò a riva la barca, prese i nostri bagagli per poi guardarsi in giro, era strano sembrava che qualcosa lo turbava.
- Kabal... c'è qualcosa che non va?- i suoi occhi guardavano ogni angolo della spiaggia, ci fece segno di mangiare qualcosa prima di metterci in viaggio. Quando finimmo ci guardammo in giro per trovare una via per salire.

- Questo posto non mi piace! C'è troppa magia negativa!- disse Kabal facendoci segno della direzione che avremmo dovuto prendere. Rimasi in silenzio finché non mi avvicinai a lui, la mia mano sfioro la sua facendolo girare verso di me.
- Insieme!- un piccolo sorriso sul suo volto mi fece capire che aveva recepito il mio messaggio, sperai con il cuore che le Madri non ci abbandonassero in questa terra dimenticata da tutti.



















(Immagine presa da https://buzzly.fr/uploads/thumb/960/phpHQQDfd.jpg )

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora