Scontro alla Lega (Parte I)

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"Prometto di spiegartelo, ma la priorità adesso è salvare la tua gente ed il tuo piano dai demoni", sospirò Morgana, guardando con rimprovero Korel.

"Allora, adesso dobbiamo organizzarci", iniziò Morgana "raggiungiamo Coll nella sala addestramento della Lega, trasportiamo i cadetti di settimo e Joris su Nera, tu inietti la matrice, Korel ti riporta qui, mentre noi ci occupiamo dei cade", ma Joris la interruppe.

"Non pretenderai che lasci soli i cadetti dopo aver iniettato loro la matrice?", esclamò sbalordito.

"Joris, ci saremo io e Saafa", cercò di tranquillizzarlo Morgana.

"Guarda, ci potrebbe essere anche la fata turchina, non lascio che nessuno metta le mani sui miei ragazzi", disse bellicoso.

Morgana lo fissò a bocca aperta, incerta se ridere o sentirsi insultata, poi guardò Korel e Saafa, che serravano le labbra per non ridere, e scelse la prima.

"Joris, il Maestro Saafa è una Guaritrice di Mondi, non ti sembra abbastanza rassicurante?", disse sarcastica.

Joris la fissò eloquente. Lei sbuffò alzando gli occhi al cielo.

"Korel...a questo punto direi che ho bisogno che tu chieda alla tua squadra se può prestarmi un'ombra che si muova nel tempo oltre che nello spazio, dato che vorrei tu rimanessi con me".

"Pensavo di poter parlare con il Dottore", obiettò confuso Korel.

"Korel, lo potrai fare, ma adesso ho bisogno che tu mi aiuti con i cadetti. Ascolta, questo piano ha attirato l'attenzione del Reggente e presto saranno attaccati".

"Cosa?", esclamò stridulo l'ombra.

"Esattamente. È questo il motivo per cui stiamo facendo tutto di fretta. Se avessi avuto più tempo credi che avrei disturbato te? Mi sarei piuttosto accontentata di trasportatori un po' meno antichi ed esperti, magari una decina, non avrei disturbato un'ombra del tuo calibro".

"Non otterrai niente lusingandomi", disse lui con un sorrisetto compiaciuto.

"Non ti sto lusingando, Korel", ridacchiò lei "sei un genetista, un Dottore e un Maestro del Giardino".

Lui fece un gesto di finta modestia.

"Comunque ora sono qui", disse "allora facciamo così, sentirò Mira per riportare indietro Joris, ma quando tutto sarà finito mi lascerai parlare con lui", disse.

Morgana annuì, stringendogli la mano. Joris li guardava curioso. Cosa lo rendeva tanto interessante agli occhi di Korel, che sembrava essere un'entità ben più potente di ciò che non gli fosse sembrato all'inizio?

"Allora, Joris, sii onesto, pensi sia meglio operare prima sui cadetti di settimo o su quelli di ottavo? Ricordati che i tempi sono ristretti, posso mandare le mie ombre agli avamposti, ma non basteranno quelle che posso prestare alla Lega".

Joris ci pensò un attimo, poi scosse la testa, inseguendo un suo pensiero.

"Quante possibilità hanno i cadetti di ottavo senza la matrice?", chiese schietto.

Morgana serrò le labbra e lui sospirò.

"Prima i cadetti di ottavo, così mentre lavoriamo su quelli di settimo, non saremo del tutto sguarniti", disse duro.

"So che la situazione non è delle migliori, Joris, ma è l'unico modo di salvarvi da Sauro".

"E se verrà lui, cosa potremo mai fare?", disse però serio l'uomo.

Le due donne e Korel si guardarono. Morgana sospirò, guardando sia Micael che Joris.

"Se verrà lui, porteremo in salvo su Nera i sopravvissuti", disse schietta.

NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora