Lei si alzò. "Vieni al Lago Bianco, così nessuno lo saprà, se non noi due" gli lasciò un bacio sulla fronte e sparì. Samael fece altrettanto, disperdendosi in uno sciame di farfalle nere.
Morgana guardò le altre donne sedute con lei al tavolo e sospirò. Stavano chiacchierando spensieratamente, ma lei aveva bisogno di parlar loro e per quanto le dispiacesse interromperle, non poteva aspettare oltre.
Chiuse gli occhi e bevve un altro sorso di caffè, pensando a come poter introdurre il discorso.Sentì una piccola mano posarsi sulla sua. Nera. "Sento il tuo senso di urgenza. Ti prego, parla."
Lei aprì gli occhi, guardandola grata. "Ho parlato co il Padre" iniziò tesa "a quanto pare, nonostante non mi sia vietato aiutare i Cacciatori, se in un qualunque momento il Sonno dovesse chiamare, non potrò in alcun modo tirarmi indietro."
Elettra si accigliò. "Nemmeno se fossi ancora nel pieno della battaglia?"
Morgana scosse la testa, arrossendo. "Ha detto che già ho... barato, staccandomi da Nera e usando la mia natura Berserk. D'accordo, stava ridacchiando, ma il messaggio era chiaro. Inoltre, mi ha detto chiaro e tondo che, anche se non parteciperà, Sauro invierà sicuramente i suoi Erranti antropomorfi sul piano cardine. Per questo motivo, dovrò fare qualcosa per Lui, prima della battaglia."
Le altre si accigliarono. Il Giardino abbassò lo sguardo, improvvisamente consapevole di quale fosse stata la richiesta del Padre.
"Cosa esattamente?" chiese Elettra.
"Anche una volta inoculata la matrice, i Cacciatori avranno comunque difficoltà ad affrontare dei demoni erranti. D'altra parte, rafforzare la matrice non solo sarebbe pericoloso, ma impossibile. La struttura umana non può sostenerla. Allo stesso tempo, c'è bisogno di rendere più resistente la razza dei Cacciatori. Una resistenza che si evolva nel tempo."
Elettra la fissò intensamente, poi sussultò. "Vuoi inoculare loro del dna Berserk? Morgana, vuoi contaminare la razza umana con il nostro sangue?"
La sorella fece una smorfia infastidita. "Contaminare è un termine sgradevole. Non eri la Custode della Parola?" Elettra sbuffò infastidita "Ad ogni modo, in sostanza sì, ma non a tutti i Cacciatori, solo ad alcuni. A quanto pare Lui ha dei piani e ha bisogno che io doni parte dei nostri geni. Comunque, ecco qua" disse tirando fuori una fialetta contenente un liquido viola "i nostri geni più interessanti" disse ridacchiando.
Elettra guardò la fialetta. "Il nostro sangue è blu, non viola" affermò confusa.
"Sì, ma questo non è il nostro sangue. È la manipolazione del nostro sangue, contenente non tutto il nostro dna, ma solo ciò che dobbiamo donare ai Cacciatori."
"Inquietante" disse Elettra facendo una smorfia infastidita. Morgana scrollò le spalle.
"Pensavo scherzasse" disse perplesso il Giardino, attirando la loro attenzione "ne aveva parlato tempo fa, ma pensavo che fosse una delle sue disgressioni sulle infinite possibilità e così via" disse facendo un gesto annoiato con la mano.
"Beh, a quanto pare non scherzava" sospirò Morgana.
"A chi è destinata quella fialetta?"
"Micael e Andrei Volkov, l'Immortale, Mordred, Conro e Lucien."
"Tre di loro appartengono alla stessa famiglia e... sono tutti uomini. Solitamente si muove lungo le linee femminili, per ovvi motivi" disse Nera.
"A che ho capito, finirà con il tornare sulla giusta linea" ghignò lei divertita "ma non ho voluto approfondire, onestamente."
Nera le prese la mano. "Credo che sia giunto il momento di tornare dai Cacciatori. Axa ha fatto un ottimo lavoro con Conro e Lucien, hanno raggiunto il loro potenziale massimo. Mordred e suo padre hanno quasi terminato il suo addestramento. I cadetti di settimo sono pronti ad accogliere la matrice e tu hai da contaminare i nostri amici" la punzecchiò la bambina.
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NERA
ParanormalMorgana. Jareth. Lei è una Guardiana, attualmente anima del pianeta Nera. Lui è il Demone Sovrano. La guerra fra i piani è al culmine. Sebbene la pace fra molti piani sia da tempo stabilita, alcune razze rifiutano quella che loro considerano una for...