Piano Nascosto

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Morgana capì subito che quelle creature, sebbene sicuramente più resistenti, non sarebbero stato un problema se avesse usato la sua Luce. Non poteva liberarla, perché sul piano c'erano ancora i soldati di Nero e li stessi Nero e Cohan, ma poteva prenderli singolarmente. Inoltre...

Si avvicinò a una delle nuove forme, munita di più denti che buonsenso, dato che le si gettò avventatamente addosso. Lei infilò la mano dentro la creatura, ma invece che usare la luce, si limitò a strapparle il nocciolo.

La creatura si accasciò al suolo priva di vita e il nocciolo perse colore e vita. Decisamente non era opera di Sauro.

"Cohan, il nocciolo, è la fonte della loro forza vitale, gli va strappato!" urlò Morgana.

L'altro annuì e usò l'ombra per colpire più forme possibili. Nero indicò le Forme giganti sorridendo soddisfatto e lei annuì. Nel frattempo, inspirò a fondo, sondando il piano.

Questa volta Samael si era superato. I fiori erano distribuiti in diversi strati, ma molto lontani gli uni dagli altri. Ci avrebbe messo un po', ma almeno sarebbe stato meno faticoso che nel piano cardine.

Sbuffò irritata. Sapeva che Samael fosse insofferente, ma non capiva questa sua follia. Non ne avrebbe ricavato niente. Il Giardino sarebbe stato risvegliato, lui reintegrato o addirittura il Padre lo avrebbe ripreso in sé... perché aveva deciso di rischiare così tanto?

In quel momento, si aprì un varco dal quale uscirono Gabriel e Jareth. Il Demone Sovrano osservò le forme assottigliando gli occhi. Gabriel guardò Morgana, che scrollò le spalle.

"Vado ad aiutare Cohan" disse l'angelo senza scomporsi "pensi tu a lei, vero?" chiese a Jareth.

"Non meriti risposta" sospirò il demone esasperato.

Gabriel sorrise e sparì. Jareth si girò verso Morgana, che indicò le forme con un cenno della testa. "Ci credi ora che non ha perso il senno?" gli chiese, chiaramente riferendosi ad Agnot.

Jareth sospirò. "So che ha perso qualcosa, piccola Morg. Forse non il senno, no, ma mio fratello ha perso qualcosa e ha bisogno di tempo. Quindi, per ora, farò finta che abbia perso il senno e lascerò che si dimentichi di sé stesso, perché* è l'unico modo che ha per potersi ritrovare."

Lei sollevò un sopracciglio. "Non ha senso! Oppure... aspetta! Tu sai qualcosa!" lo fissò incredula.

Jareth sorrise divertito. "Ti piacerà, credimi. Ora mettiamoci al lavoro, non è come sul piano cardine, ma sarà faticoso. Non verremo certo interrotti, ma visto che mio fratello si sta divertendo a rinfoltire le fila dei suoi nuovi giocattoli, prima di tutto chiuderò la crepa. Torno subito."

Detto ciò, si avvicinò alla crepa dalla quale si riversavano le forme, fece un gesto lieve e quella si sigillò, sparendo come non fosse mai stata lì. Morgana lo fissò con gli occhi a mezz'asta.

"Esibizionista."

"Iniziamo" si limitò a ribattere lui. Morgana infilò la mano nel terreno, aspettando che, come sempre, le spine le penetrassero la carne. Quello che avvenne, però, fu di sentirsi tirare verso il suolo e, prima che potesse accorgersene, era scivolata in un piano specchio.

"Maledizione, Samael!" sbottò Morgana furiosa. I piani specchio erano una rogna, perché non potevi uscire se non trovavi il proprio corrispettivo in quel piano, solo che Morgana era unica, non aveva nessun dannato corrispettivo.

Si pinzò la radice del naso, cercando di mantenere la calma. "Quel subdolo pezzo di..." ma prima che finisse la frase, fu spinta con forza in avanti, solo i suoi riflessi le impedirono di cadere. Si girò furiosa e vide una versione oscura di Cohan che la fissava ghignando maligna.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2024 ⏰

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