"Scusate, uno sbalzo energetico" si giustificò innocentemente "probabilmente dovuto alla breve separazione fra me e Morgana."
Elettra annuì poco convinta. Morgana la fissò intensamente, certa che Nera stesse mentendo. Ma se non era stata lei a far tremare l'aria... allora chi?
Morgana si avvicinò lentamente a Nera, chinandosi poi per poter sussurrare al suo orecchio. "Chi c'è?" chiese gentile.
Nera la guardò e scrollò le spalle. "È meglio che andiate adesso. Avete poco tempo."
Morgana rabbrividì. "Sì... certo" disse rigida, cercando di non far notare agli altri quanto fosse preoccupata.
Nera però le afferrò la mano. "Va tutto bene. Non ti preoccupare, ci penso io" disse a voce bassa, ma fissandola intensamente. Morgana annuì, inspirò a fondo e poi si girò verso gli altri.
"Bene, è il momento di andare. Rafiel, poiché loro non possono passare dall'Ombra e Korel non è con noi, ti spiacerebbe portarci sul piano cardine? Mi spiace disturbarti ulteriormente, ma..."
Rafiel sorrise. "Non preoccuparti, Guardiana, non è un disturbo. Ci vediamo là."
Morgana sorrise e l'aria si fece leggermente più fredda. Incontrò lo sguardo di Rafiel, improvvisamente consapevole ed annuì. Il Serafino disse ai ragazzi di prendersi per mano, poi sparì.
"Vai" disse Nera con urgenza. Lei tentennò un attimo, poi sparì nell'ombra.
Jareth si svelò alla sorella, poggiato al muro, sorridendole divertito. "Non c'era bisogno di mandarla via così in fretta. Credi che la avrei uccisa qui, davanti a tutti, davanti a te?"
"Perché dovrei pensare diversamente? Non è quello che fai di solito? Quello che vuoi quando vuoi?"
Jareth rimase interdetto. La sorella aveva in parte ragione. "Sai che preferisco farlo in modo più sottile. È Sauro il macellaio, sorella, forse ti confondi" disse acido.
Lei sorrise enigmatica. "Hai ragione, sei più raffinato" poi si avvicinò "eri curioso? Per questo sei tornato così presto? Cosa vuoi sapere? Chiedi e risponderò."
Lui la fissò attento. "Non temi per la tua Guardiana?" chiese sospettoso.
Nera sospirò. "Jareth, certo che tempo per lei, ma sappiamo entrambi che se il suo momento è arrivato, non posso certo impedirlo. Nessuno può, solo Lui. Non voglio vivere nell'ansia ed è così tanto che non passi del tempo con me. Andiamo al Lago!" esclamò entusiasta, sembrando per un attimo davvero una bambina.
Jareth, che non aveva mai potuto resistere né a lei, né a Samael, annuì. Lei sorrise felice, prendendogli la mano e sparendo nel nulla. Ancora una volta, nessuno si era accorto di Gabriel, che – ormai certo che qualcosa stesse accadendo – era tornato su Nera a cercare ulteriori indizi; adesso che li aveva, avrebbe tutto sommato preferito restare nella propria ignoranza.
In un moto d'ira, sparì, apparendo nuovamente davanti alla bolla in cui era rinchiuso Samael.
"Fiore!" chiamò, il cuore che gli batteva forte nel petto.
Nessuno rispose, Samael non si mostrò, ma Gabriel aveva capito che era lì nel momento stesso in cui era arrivato. "Non mi importa se non ti mostri, io lo so che ci sei e che mi ascolti. Voglio sapere cosa sta succedendo! Ne ho il diritto!"
"Non lo hai" disse una voce alle sue spalle.
"Giardino..." disse Gabriel confuso.
Lei sorrise. "Gabriel, tu sai che ci sono cose che non sei tenuto a sapere, ci sono vie che-" ma lui la interruppe.
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NERA
Siêu nhiênMorgana. Jareth. Lei è una Guardiana, attualmente anima del pianeta Nera. Lui è il Demone Sovrano. La guerra fra i piani è al culmine. Sebbene la pace fra molti piani sia da tempo stabilita, alcune razze rifiutano quella che loro considerano una for...