Fratelli

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Si muoveva lentamente, non aveva fretta. In definitiva non sarebbe mai finito, quindi non aveva niente di urgente da fare, poteva passeggiare pigramente per il Giardino, sempre nella sua magnifica bolla, poteva parlare con gli spiriti, scherzare con le ispirazioni...o usarle. In modi diversi e divertenti, a seconda del momento e dell'ingenuità dell'Ispirazione in questione.

Poteva godere della compagnia delle Anime Primigenie.

Non si annoiava nel vero senso della parola, Samael. Solo che...non faceva niente di emozionante. Era ormai lì da tanto di quel tempo, che nemmeno si sentiva prigioniero. Il fatto è che, oltre che di una bellezza spietata, Samael era di un'intelligenza inaudita ed il non agire, non poter fare, lo stava logorando.

Quella mattina aveva sentito un tremore. Qualcosa era cambiato e, avendo raggiunto anche lui, capì che si trattava di qualcosa di molto potente. Si girò verso la parte interna del Giardino e vide una delle Ispirazioni.

"Cam!", chiamò dolcemente. La ragazza si girò, i lunghi capelli biondi ondeggiarono leggeri. Sorrise.

"Dimmi Fiore", disse gentile.

"Sai cosa è questo turbamento nella Luce?".

Vide che la ragazza tentennava e sorrise ammaliante. Lei rimase come incantata e lui socchiuse gli occhi, guardandola intensamente.

"Raccontami qualcosa, dai, mi annoio", disse sorridendo con affetto.

La ragazza arrossì e poi annuì vigorosamente.

"È Nera", disse solamente, guardandosi i piedi. Samael sgranò gli occhi.

"Nera ha un nuovo Guardiano?", esclamò stupito. Stavolta il fratello era stato veloce.

"Guardiana. È una donna".

Lui scosse serio la testa.

"I Guardiani di Nera sono uomini".

Lei nascose una risatina nervosa dietro la mano.

"Perché ridi?", disse lui sogghignando e facendola arrossire ancora di più.

Allora l'Ispirazione si guardò attorno velocemente, prima di aprire la mano e creare uno specchio d'acqua.

"Piccola furfante", la ammonì scherzosamente Samael facendola arrossire ancora.

Lo specchio si schiarì e Samael rimase esterrefatto.

Non era una donna. Era una ragazzina! Piccola, certo, tonica, si vedeva che era una combattente, ma...aveva lunghi capelli ricci neri, occhi verdi e brillanti, dai quali si liberava una luce potente. Anche attraverso lo specchio, Samael riuscì a percepire la forza e la potenza di quella ragazza ed anche il pericolo che si celava dietro quel viso angelico e quel sorriso luminoso.

Sorrise intrigato.

Sentirono un rumore, l'Ispirazione squittì spaventata e sparì. Lui sbuffò seccato.

"Interrompi sempre i miei giochi", disse annoiato.

Il Giardino apparve davanti a lui.

"E tu corrompi le mie Ispirazioni, fratello", sorrise la donna dai lunghi capelli rossi.

La guardò malizioso.

"Non le corrompo, Giardino, mostro loro altre forme di ispirazione".

Il Giardino roteò gli occhi al cielo, sorridendo incredula.

"Fiore, sei davvero senza speranza".

"Non è per questo che sono imprigionato qui, fratello?".

La donna lo guardò sorridendo.

NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora