Ti piacerà, stavolta. – disse.
Nera sorrise al Padre, gli prese la mano e si incamminò con lui verso il Giardino Nascosto.
Morgana, Gabriel ed Elettra si fissarono arresi. Avevano setacciato tutto le entrate nascoste, non solo comprese nella planimetria, ma anche quelle che percepiva via via.
"Ce ne sono di nuove" mormorò incredula "non lo abbiamo trovato perché si è creato i propri varchi..."
"Morgana..." disse dispiaciuta Elettra, prendendole la mano.
"Devo parlare con Nera, questo non... questo non ha senso. Non posso proteggerla se è lei la prima a lasciare che il nostro nemico numero uno passeggi indisturbato sul pianeta!" sbottò infine. Elettra le strinse la mano, dispiaciuta.
"C'è sempre un perché, lo sai."
"Lo so bene, ma questa volta me lo dovrà spiegare, perché sto rischiando la vita dei miei uomini! Dio, ci sono i ragazzi di Volkov nel Castello!" esclamò rendendosi conto della gravità della situazione.
"Morgana, aspetta!" gridò Elettra, mentre sua sorella spariva inghiottita dal cuore di Nera "maledizione! Ma cosa gli prende a tutti? Non si rendono conto di quanto abbia rischiato staccandosi da Nera per recuperare energia che serve ad entrambe?" gridò esasperata.
"Lo sanno, Elettra" tentò di calmarla Gabriel.
"Ah, sì?! Lo sanno? E allora è pure peggio!" sbottò "perché Morgana sa il rischio che corre, come lo sappiamo noi e lo abbiamo accettato, ma queste persone non ne hanno idea!"
"Elettra, ti prego, calmati..."
"Gabriel, tu sei un Arcangelo. Tu accetti la Sua parola per natura e la senti come tua. Io sono una Berserk, accetto la Sua parola per fede, ma non senza riserve. Io chiedo spiegazioni, la nostra razza le ha sempre chieste e non smetterà ora. Noi Lo serviamo fedelmente e Gli dedichiamo la nostra vita, ma abbiamo bisogno dei perché."
"E Morgana sicuramente li avrà. Sono sicura che c'è un motivo per il comportamento di Nera."
Elettra lo fissò intensamente, poi chiuse gli occhi. Gabriel fece per avvicinarsi, ma una sfera dorata rinchiuse la ragazza, tenendolo lontano.
"Padre..." mormorò l'angelo. Elettra aveva contattato direttamente il Padre. Già, lei era la Custode della Parola. Trovava incredibile il rapporto che suo Padre aveva con la razza dei Berserk, eppure al tempo gli era stato ben chiaro perché la avesse creata. Non pensava che i tre sapessero che la loro razza era nata dall'unione degli sforzi di Jareth e Samael. Loro avevano plasmato la loro razza, ne avevano deciso la genetica e in parte avevano donato loro il carattere tipico della loro razza. Il Padre aveva dato loro la vita, la Luce, l'anima.
I Berserk erano il frutto dell'unione delle tre forze più potenti dell'universo. Ucciderli era impossibile, se non per loro e, forse, per Sauro ed Agnot adesso che erano privi delle catene della Luce, ma non ci avrebbe giurato.
Rassegnato ad aspettare che la loro conversazione finisse, Gabriel si sedette poco più distante, cercando di contattare Cohan. L'uomo rispose quasi subito.
Dove siete? – chiese preoccupato. Gabriel si accigliò.
Siamo nel corridoio ovest, Elettra è in contatto con il Padre, Morgana con Nera. Perché?
C'è qualcosa che non va, gli accessi presenti nelle planimetrie non collimano, sembrano spostati o...
Ne ha creati di nuovi, lo sappiamo. Siamo giunti alla tua stessa conclusione – sospirò Gabriel – ho bisogno che tu contatti Axa e Rafiel, dobbiamo proteggere i cadetti di Volkov.

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NERA
ParanormalMorgana. Jareth. Lei è una Guardiana, attualmente anima del pianeta Nera. Lui è il Demone Sovrano. La guerra fra i piani è al culmine. Sebbene la pace fra molti piani sia da tempo stabilita, alcune razze rifiutano quella che loro considerano una for...