Rivelazioni

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"Vecchio, cosa accade?" chiese Morgana sconcertata.

"Temo che il Giardino sia stato contaminato."

"Cosa intendi per contaminato?" mormorò atterrita.

"Intendo che qualcosa è in qualche modo penetrata nel Giardino. Qualcosa potrebbe averlo macchiato."

"Non è possibile, le difese del Giardino sarebbero intervenute!" esclamò Morgana incredula "I Custodi dove erano? Ci sono gli spiriti dei Maestri" scosse la testa attonita "no, aspetta, è comunque il Giardino, come è possibile che sia stato contaminato?"

Il Vecchio sospirò, precedendoli dentro il suo palazzo. Lo seguirono fino ad una grande stanza, al centro del quale c'era un tavolo. Li invitò a sedersi con un gesto e subito dalla porta laterale entrò una giovane ombra, con lunghi capelli rossi e grandi occhi azzurri privi di pupilla.

"Tajine, potresti portarci del caffè, per favore? Ti ringrazio."

La ragazza lo guardò, spostando poi gli occhi su di loro. "Considerata la natura dei tuoi ospiti, suppongo non sia una visita di cortesia."

"No," confermò il Vecchio "non lo è, quindi ti prego di unirti a noi, grazie."

"Preparo il caffè e arrivo" sorrise l'ombra, sparendo nuovamente dietro la porta.

Il Vecchio si girò verso di loro. "Tajine non è un'ombra qualunque. È molto antica, vive qui perché sta studiando per diventare un Maestro della Pagoda, ma in questo momento la sua gente è in guerra e lei è una guerriera, quindi è suo dovere combattere al loro fianco. Per questo motivo sta qui, dove il tempo non scorre. Quando avrà finito di studiare, tornerà nella sua realtà nel momento stesso in cui se ne è andata."

In quel momento Tajine comparve con un vassoio pieno di tazzine di caffè. Più una tazza da tè. Tutti la guardarono incuriositi e lei sorrise maliziosa. "So che la Guardiana ama il caffè, così ne ho fatto di più per lei."

Ci fu un attimo di silenzio, poi Morgana scoppiò a ridere sonoramente e anche Cohan.

Gabriel alzò gli occhi al cielo. "Sei famosa per la tua assuefazione alla caffeina, te ne rendi conto? Non penso ci sia niente da ridere!"

Morgana ridacchiò ancora un po', fissandolo di sottecchi, poi annuì. Bevvero tutti il caffè in silenzio, poi Tajine si rivolse al Vecchio. "Di cosa si tratta?"

"Però, vai dritta al sodo" ridacchiò Morgana.

"Mi spiace, è nella mia natura."

"Tajine, sta succedendo qualcosa nel Giardino. Siamo stati lì, ma non si è presentato, né abbiamo trovato Samael."

Tajine si rabbuiò. "È per quello che sta succedendo ai Pozzi di confino degli Antichi?"

Morgana si accigliò. "Cosa sai dei pozzi di confino?"

"So che alcuni sigilli si sono indeboliti. So che alcune entità sono scappate e che alcuni Maestri sono preoccupati perché l'indebolimento dei sigilli sembra essere dovuto a un intervento esterno."

"Intervento esterno" ripeté Morgana corrucciata "stai dicendo quello che credo? Che qualcuno sta deliberatamente indebolendo i sigilli per facilitare l'evasione degli Antichi? È follia!"

Lei annuì concorde. "Lo è, ma non è possibile che i sigilli si siano consumati da soli. Non contemporaneamente in diversi pozzi, almeno."

Lei scosse la testa arresa. "Hai ragione. Vecchio, cosa ne pensi?"

"Penso che ci siano poche creature in grado di indebolire o annullare un sigillo."

"E per caso una di queste potrebbe essere un demone maggiore?" chiese Gabriel diretto. Morgana gli scoccò un'occhiataccia e lui sospirò "Morgana, Jareth è andato alla Nube, è evidente che anche lui sospetta di Sauro. Non nascondiamoci dietro a un dito." Lei sbuffò, ma annuì.

NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora