Il Destino

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"Padre", sussurrò il Giardino, avvicinandosi ad uno dei nodi di energia.

Figlio – rispose subito – ho percepito la tua ansia. Cosa accade?

"Jareth...", iniziò il Giardino tormentandosi le mani "lui...lui è stato nuovamente qui".

Beh, in fondo non c'è niente che glielo vieti – disse il Padre, aspettando che il figlio gli rivelasse il motivo reale della sua ansia

"Lui è venuto a paralre con Samael. Di Morgana", disse allora il Giardino.

Silenzio.

"Io temo che...Jareth sembra provare interesse per la Guardiana. Io penso che la stia considerando una sfida e ora-ora ha chiesto a Samael di Elettra", disse ancora preoccupato.

Il Padre sospirò e si avvicinò.

Ci sono cose che devono fare il loro corso

"Ma Jareth è pericoloso! Lui...e Morgana? Non Ti importa di lei?", disse per poi subito scusarsi "scusa, ho detto una sciocchezza. Sono solo preoccupato. Samael vuole bene a Morgana, ma sappiamo entrambi che non le ha fatto un favore, come ha detto a Jareth, ma le ha proposto uno scambio e", si interruppe, incerto.

Dimmi pure – lo incoraggiò il Padre

"Credo che lo abbia fatto per suscitare una reazione nel Demone Sovrano", ammise a malincuore "e credo anche che abbia funzionato".

Il Padre lo osservò attentamente.

Non le succederà niente – disse gentilmente

"Ma lui potrebbe", iniziò il Giardino, arrendendosi allo sguardo gentile del Padre "va bene. Però Jareth trama qualcosa, lo sento", aggiunse infine.

Il padre scoppiò a ridere.

Figliolo, quello che trama è Sauro. Jareth non trama, Jareth fa. Stai tranquillo, tutto andrà come deve andare – disse il Padre sparendo in una carezza.

"È proprio quello che temo", disse il Giardino a nessuno.

§

Morgana si trovava davanti alle ombre primigenie che, sempre più numerose, si stavano spandendo lungo tutta la superficie del Piano Acqueo.

"Cosa devo fare?", chiese a Saafa.

"Devi versare una goccia del sangue di Samael sulle due più grandi. Sono come un unico organismo, il sangue agirà come un virus, distruggendole tutte".

Morgana tentennò appena, erano pur sempre creature viventi.

"Sono pericolose, Morgana, l'unica cosa che fanno è distruggere, riprodursi e distruggere ancora", disse Saafa, un tempo afflitta dallo stesso dilemma.

Morgana annuì e inspirò profondamente, poi versò il sangue sulla prima macchia.

Inizialmente nulla accadde, poi la macchia tremolò, come colta da un brivido improvviso, ed il suo colore iniziò a mutare, dal punto in cui era caduto il sangue di Samael si diramarono linee nere e velenose, che si spansero lungo tutta la superficie. Lo stesso accadde a tutte le altre macchie, fino a che iniziarono a diminuire di dimensioni, come mangiate dall'interno, fino a scomparire.

"Le ha corrose", disse Gabriel fissando la superficie nuovamente pulita del Piano.

"In pratica sì. Ciò che le ha create, le ha anche distrutte". Morgana annuì, evidentemente scontenta.

"È stato così semplice. Tristemente semplice", aggiunse continuando a fissare la superficie "sparite come se non fossero mai esistite. Create per distruggere e, una volta inutili, distrutte a loro volta".

NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora