La scelta di Jareth

118 17 6
                                    

Il Demone Sovrano fece un cenno di intesa a Gabriel, poi portò Morgana in un varco.

Apparvero nel salotto della casa del Vecchio. Jareth teneva in braccio Morgana, così esausta da non riuscire a tenersi in piedi da sola.

"Non capisco... io non..." si accoccolò meglio fra le braccia di Jareth. "Sono stanca..."

"Riposa, Morgana, ci penso io a te" lei annuì, già mezza addormentata. Jareth la depositò sul divano, coprendola leggermente. Poi inspirò a fondo, concentrandosi per contattare il Vecchio.

Vecchio.

Jareth?

Ho bisogno che tu mi permetta di portare Darius in casa tua. Poi gli cancellerò ogni memoria, ma devo sapere che qualcuno è con Morgana mentre cerco di risolvere il problema sul piano cardine.

Cerchi? Te ne vuoi occupare personalmente? – sentì dell'incertezza nella voce dell'amico.

Morgana non può farcela, Vecchio. Ha tolto a malapena uno strato e ha perso i sensi. Tu sai cosa può fare il contatto prolungato con Samael.

Lo so, ma...

Vecchio, Samael ha messo in sospensione il piano cardine e ne ha saturato il terreno. Cosa dovrei fare?

Ci fu un attimo di silenzio, poi il Vecchio sospirò. – Stai attento – si limitò a dire.

Grazie, ti farò sapere.

Chiuse il contatto, senza attendere una risposta, poi chiamò Darius e aprì un varco.

Il demone si guardò intorno confuso. "Mio signore?" lo guardò titubante.

"Siamo in casa del Vecchio" vide il demone sbiancare. "Non ti preoccupare, sei autorizzato momentaneamente a stare qui, comunque ti cancellerò ogni memoria di questo posto" disse seccamente. "Voglio che tu stia qui con Morgana finché non sarò tornato, Darius. Puoi farlo?"

"Ma certo signore, devo stare qui per...?" chiese ansioso.

"Morgana è stata a contatto con l'essenza di Samael per più tempo del dovuto. È spossata, esausta e probabilmente lievemente intossicata. Controllala mentre riposa, se hai bisogno di qualcosa, la seconda stanza a sinistra è fornita di tutto ciò che possa servirti."

"Ma..."

"Lo so è basta, Darius, non farmi perdere tempo prezioso. Prenditi cura della mia compagna. Se così non sarà, per quanto tu sia il mio preferito, metterò fine alla tua esistenza. Sono stato chiaro, Darius?"

"Cristallino, mio signore" sorrise Darius un po' nervoso "solo per capire, quanto lieve è l'intossicazione?"

Jareth sorrise pericoloso. "Se lo avessi saputo non avrei contattato te, ti pare, Darius? Sei o no il miglior medico demoniaco? Allora datti da fare."

Detto ciò, sparì in un varco, lasciando Darius un po' tremante in mezzo al salotto. Il demone di settimo si girò verso Morgana, che dormiva sul divano e sospirò. "Che situazione" borbottò "va bene, vecchio Darius, ormai che siamo qui, e dato che amiamo vivere, diamoci da fare."

Si avvicinò e iniziò a esaminare Morgana.

§

Quando tornò sul piano cardine, Jareth vide che i demoni erano stati tutti trasportati nella Dimensione Buia. Cohan, Gabriel e Nero stavano combattendo contro le ultime essenze angeliche. Jareth non era lì per quello, ma la sua Morgana stava male, suo fratello stava sfidando il Giardino e quindi Lui, ed era particolarmente infastidito dalla stupidità dei suoi fratelli. Per quel motivo, si avvicinò lentamente, il volto severo.

NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora