Mi sveglio con il ginguettare degli uccelli, la finestra aperta ed io immersa sotto una marea di coperte con le lacrime agli occhi il cuscino bagnato e fazzoletti da tutte le parti.
No, niente raffreddore.
Le mie difese immunitarie sono sane come un pesce.È pura sofferenza.
L' arrivo di Luke nel bel mezzo della serata mi ha sconvolto l' esistenza.
Come si fa ad essere così testardi, egoisti, egocentrici?
Ovviamente, mai che una nostra discussione finisca come le fiabe.
Siamo andati avanti a litigare per ore.
Nonostante io non abbia tirato per niente fuori l' argomento bacio.
Vive in un mondo tutto suo, dove tutto ciò che fa va bene, e le persone che gli stanno accanto, devono semplicemente adattarsi.
Oscurato dai pareri altrui.
Una sua ideologia, incapace di essere capita dal mondo, tantomeno da me."Ben svegliata!" esclama Abby entrando in stanza con in mano un milione di asciugamani.
La guardo accigliata, dalla serie "cosa cavolo xi fa con questa roba?" mentre lei mi lancia uno sguardo che sta di certo a significare "lascia stare".
E difatti la lascio stare realmente.
Appena sveglia non ho la minima voglia di intraprendere discussioni o altro.
L'unica constatazione che riesco a percepire é che il dispiacere mo sta letteralmente lacerando l' anima.Sbadiglio sommessamente.
"Che ore sono?" chiedo subito dopo."Le 10:30" esclama Abby incurante.
A quella risposta spalancò gli occhi e salto su dal letto.
"Merda!" impreco mentre Abby mi guarda stranita."Devo partire! Avevo l' aereo alle 10:00" mi lamento, afferrando le prime cose che mi capitano in mano e le butto disordinatamente in valigia.
Il mio senso dell' l'ordine è davvero pessimo."Non me lo hai detto! Ti avrei svegliata altrimenti" esclama cominciando ad andare più in panico di me.
E così ci ritroviamo a buttare roba a caso in valigia."No aspetta! Calmiamoci." dico facendo un profondo respiro.
"Chiamo mio fratello, e gli comunico che prenderò il prossimo"
In realtà gli mando un messaggio, sapendo che appena leggera, sarà lui a chiamare."Come stai Anna?" chiede Abby mentre sono impegnata a mandare il messaggio.
Alzo la testa guardandola un po' bieca.
Se ne esce con delle domande che non c'entrano nulla."Mai stata meglio."decido di rispondere.
Mi lancia uno sguardo accusatorio, che deve essere, sicuramente, anche intimidatorio."Vuoi prendere in giro me?" chiede in tono di rimprovero.
"No." dico semplicemente afferrando la biancheria intima, mentre comincio a dirigermi verso il bagno, ex Abby, ovviamente mi segue.
"Guarda che si vede lontano un miglio che stai soffrendo." sputa palesemente irritata dal mio comportamento.
"Beh pazienza, un giorno smetterò di farlo" le faccio un sorrisino prima di chiudermi in bagno.
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"Abby io vado, ci vediamo domenica sera!" avviso la mia amica afferrando la valigia con le rotelle.
"Ciao bella, mi raccomando, relax totale e sorriso stampato in volto." dice abbracciandomi.
"Si Abby, fallo anche tu però! Vai da qualche parte questo week-end?"
"Beh resto qua, io..beh..I miei genitori non ci sono mai stati, e adesso sono in un posto qualsiasi del mondo" dice titubante.
Annuisco non sapendo più cosa dire.
Non voglio intromettermi nei suoi affari privati, ed anche se volessi, non avrei assolutamente tempo.
Se non mi sbrigo, perdo anche questo di aereo."Ciao Abby, ti voglio bene" la saluto per l' ennesima volta.
"Ciao Anna, anche io!"
Prendo la valigia e percorro a passo svelto l' edificio.
Il pensiero di Luke balena di nuovo nella mia mente, per la seconda volta in solo un' ora.
E se lo vedo?
Ecco che i miei dubbi esistenziali, la mia ansia e la mia paura, cominciano a mischiarsi e a trascinarmi nell' oscurità più totale.Beh faccio finta di niente, non lo guardo, non gli rivolgo la parola, semplicemente INDIFFERENTE.
È così che trovo le risposte alle mie ansie.
Scappando sempre.
L'unica cosa buona che so fare.Percorro i corridoi del dormitorio femminile e arrivo all'uscita.
Su una panchina vedo Luke con la ragazza dal seno prosperoso e dalla scollatura sexy.
Abby mi ha detto che si chiama Lidia Smith, una delle solite poco di buoni che frequentano il quarto anno, figlia di papà, "l'ochetta" come l' ha definita, della scuola e compagnia bella!Accanto a Luke un ragazzo, dovrebbe essere il migliore amico di Luke, Austin?
Un altro di quegli stronzi - cosa molto ovvia- che sta dietro alle ragazze facili.Ma poco me ne importa.
Il ragazzo si volta verso Luke e gli sussurra qualcosa all'orecchio.
Luke ovviamente si volta verso di me e rimane con gli occhi sbarrati.
Prendo il cellulare facendo finta di messaggiare, intanto mi avvio verso il.il cancello.
Noto però che qualcosa mi sbarra la strada, o meglio, qualcuno.
Alzo la testa e mi ritrovo davanti Luke, lo ignoro e cambio direzione, ma lui mi afferra.
È un vizio."Lasciami! Ti ho detto che non ne voglio più saperne di te!" gli urlo contro.
"Dove vai?" ringhia.
A momenti potrebbe anche farmi paura."Cazzi miei!!"Sbraito, sto decisamente perdendo la pazienza.
Lo odio, lo odio, lo odio!
"Quando torni?" Chiede con tono più pacato.
"Te lo ripeto Luke: cazzi miei! E ora lasciami, mi stai facendo male!" continuo ad urlare.
Mi lascia i polsi e noto che mi è rimasto un bel segno rosso.
Lo guardo schifata, mentre lui ha le pupille dilatate.
Gli urlo contro un 'vaffanculo' secco e mi dirigo da mio fratello.Angolo autrice
Vi ricordi il profilo della storia su instagram: _ilmioossigenoseitu_
Privato: veky_veky
Ask: ~Veky♥Per qualunque cosa scrivetemi.
Un bacio♥
~Veky♡
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《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]
RomanceNon tutti sono consapevoli delle origini della danza, ma la sua storia è davvero affascinante. Di questa storia Anna Rossi ne è a conoscenza fin da piccola, fin da quando i suoi genitori hanno riconosciuto in lei del potenziale e l'hanno sostenuta e...