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Torno in camera mia, mi stendo sul divano lasciando rilassare i muscoli, provocandomi una sensazione di piacere e comincio a fare un po' di zapping.

Non riesco a connettere il cervello alla realtà, la mia testa sembra vuota ma allo stesso tempo appesantita dai pensieri. Se venisse qualcuno a parlarmi in questo preciso istante, sono sicura che non capirei neanche una minima parola.

Devo solo riuscire a rassegnarmi, Luke non cambierà mai, e il fatto che io gli abbia confessato i miei sentimenti ha soltanto peggiorato le cose, per me. Adesso sa qual è il mio punto debole, adesso sa dove colpire ed incasserò, come ho sempre fatto. Per fortuna, o per sfortuna, lui, non è il mio unico punto debole. Non riesco a capire cosa gli passi per la testa. Vede il mondo da un' altra prospettiva, questo lo so, ma è la sua prospettiva. Sa che comportandosi come si comporta distrugge se stesso e gli altri, ma continua a farlo, perchè Luke è egoista. A lui non importa la sofferenza degli altri, non fa caso neanche alla sua. E mi verrebbe da pensare, anzi, l' ho sempre pensato che Luke, come molte altre persone, tra cui, anche io, abbia indossato una maschera da cattivo, che rivela appunto, solo questo lato, ma io, ho sempre pensato che in Luke ci fosse un lato dolce, un lato meno duro e più profondo. Ne ho avuto la conferma nel nostro posticino segreto. L'ho avuta guardando il suo sorriso vero, il suo sguardo luminoso, il suo corpo calmo e la sua mente spensierata. E adesso le cose non mi tornano più, perchè stamattina si è rivelato tutt' altro. Riuscirò mai a capirlo? A fargli capire che non deve distruggersi?  A fargli capire che non serve a niente nascondersi, perchè tanto io l'ho già scoperto?

Mi risveglio da questi pensieri sentendo un bussare alla porta. La forza di alzarmi è pari a zero.

"Chi è?" Grido mentre sono felicemente coricata sul divano impegnata a torturare la mia mente dai pensieri più difficili.

"Abby" risponde la voce femminile della mia amica al di là della porta.

Sbuffo sonoramente. Come al solito avrà dimenticato quelle chiavi maledette. Mi alzo svogliata dal divano e mi dirigo alla porta. Le gambe fanno fatica a reggermi, so di essere in un pessimo stato: occhi arrossati,  capelli arruffati, outifit da barbona, ma non me ne curo più di tanto. Lo stomaco è chiuso, niente fame, e sono le due del pomeriggio.

Appena apro la porta l'espressione di Abby muta, a momenti mi viene da ridere.

"Oddio ma che ti è successo?" esclama un po' preoccupata.

Tipico di lei. E' nata con l' ansia.

"Niente" rispondo semplicemente. Non mi va di farne un affare di stato, preferisco rimanga tra me e il mio cuore, e perchè no, anche la mente se vuole si può aggiungere, un trio perfetto.

"Neghi anche l'evidenza" dice fulminandomi con lo sguardo. Non le rispondo, non ho la forza di litigare, faccio finta di non aver sentito, è la cosa migliore.

"Mi da fastidio quando fai così" esclama seguendomi sul divano. Non ho neanche la forza di stare in piedi. Continuo a non risponderle. Anzi, sbuffo esasperata. Mi lascerà mai in pace?

"Ti tiro le chiavi della macchina in testa se non mi dici cos'è successo." mi guarda seria.

Annuisco.

"Meglio una pentola" si corregge.

In realtà sarebbe meglio una bella padellata, penso a mente mia.

"Non ne avresti il coraggio" rispondo provocandola.

"Scommettiamo?" mi guarda con aria di sfida.

"No, grazie" dico a voce flebile. Sono scoglionata, si vede?

"Okay....allora dimmi cosa cavolo è successo!" sbraita.

"Luke resta sempre Luke di sempre, altro che lato buono " dico con tutta la calma possibile.

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora