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Luke's pov

Quella ragazza mi fa letteralmente perdere la testa!
Me ne vado senza darle il tempo di dire altro.
I bollenti spiriti cominciano ad impossessarsi di me, e la voglia di calmarmi al mio solito è tanta.

Nonostante io stia cercando di distrarmi, tra i miei pensieri ronza sempre la ragazza dai capelli rosso fuoco.
Quel viso angelico, quegli occhi smeraldo, e quel caratterino!

Non capisco proprio cosa stia succedendo.
È tutto un tale casino.
Non provo alcun interesse verso di lei, ma la mia mente è accecata costantemente da quel pensiero.
Un pensiero fisso.
Ecco cos'è.

Il fatto che mi abbia letteralmente rifiutato mi ha lasciato allibito parecchio.
Pensavo facesse la dura solo per attirarmi.
Pensavo che appena avrei suonato a quella porta si sarebbe letteralmente fiondata su di me.
Ma si è rivelata tutt' altro.
Mi sbagliavo.
Lei non prova interesse per me, è semplicemente così.
Questo potrebbe essere un sano motivo per andare avanti.
Ma sono troppo testardo per rinunciare, nessuno ha mai rinunciato a me, e di certo lei non sarà la prima.

Il mio egoismo è così fottutamente egoistico.

E qual è il bello?
Che lei aveva capito già da subito che tipo ero, mentre io mi ero sbagliato, in tutto, su di lei.
Forse non è proprio una delle tante.
Ha fegato.
Mi incuriosisce così tanto.

Immerso fra i miei pensieri, non mi rendo neanche conto di essere finito di fronte la stanza di Lidia.

Già, Lidia.
Una delle tante, ma devo ammettere che ci sa proprio fare.

Al diavolo la ragazza dai capelli rosso fuoco, io sono sempre stato così, perché essere qualcun altro per dimostrare qualcosa che in realtà non sono?
Fanculo.
Sto per bussare alla porta, non so neanche da quando lo faccio, anche perché esiste il campanello, ma vengo interrotto dalla voce del mio migliore amico.

"Seratina in compagnia eh!" esclama facendo l' occhiolino.

"Mi conosci ormai"

"Ci vediamo più tardi allora, Jason da una festa! Tanto alcool, erba e belle donne amico, non possiamo perdercela!"

"Ci puoi contare!!"

"Ci si vede!" dice dandomi una pacca sulla spalla.

Siamo in stanza insieme...ma è scemo?

Lo guardo perplesso e capisco che sta solo recitando la parte dello stupido.
Sorrido e mi volto di nuovo verso quella fottuta porta per bussare, ma evidentemente, questo non è proprio il momento per rilassarsi con Lidia.

"Luke, amico!" esclama un mio compagno di corso.

Non mi chiamare amico, stronzo.

"Che vuoi?" dico con tutta la finezza del mondo.

"C'è un incontro stasera, ti reclamano" dice acido.

"Non ci andrò, Jason organizza una festa."

"Ma è il terzo incontro che perdi!"

"Cosa me ne fotte?" sputo.

"Perdi soldi amico, stasera c'è Callenor, sai con quello quanto ci fai?"

Che palle.

"Ho detto no." sbuffo e me ne vado.

È inutile, stasera non riuscirò a farmi Lidia, a meno che non si presenti alla festa.
Merda, tutti a rompere i coglioni.
Una vita, che si facciano una vita!

Ritorno in camera aspettandomi che ci sia Austin con qualche ragazza, invece c'è la quiete più assoluta.

Mi stendo sul letto, in attesa del mio migliore amico, devo pur  scroccare un passaggio da qualcuno, la mia moto non ha più rifornimento.

Ed ecco che il cellulare squilla.
Ho i nervi a fior di pelle, e se non la smettono di rompere le palle giuro che brucio tutti e tutto.

Guardo il nome sullo schermo e rispondo.

"Che cazzo vuoi?" dico.

"Luke! Ma cosa ti salta in mente amico? Stai perdendo tanta roba, Luke!" mi rimprovera l'uomo dall' altro capo del telefono.
Dalla sua voce posso decisamente dedurre che è fatto, e anche tanto.

"Senti, non mi va, io chiudo con queste cose, non faccio che procurarmi ferite, e la mattina dopo non riesco neanche ad andare a lezione, non comprometterò la mia carriera solo per soldi sporchi."

"Ma ti senti? Ma cosa ti sta succedendo amico!"

"Basta, ho una vita, sono in una delle più importanti scuole, non posso permettermi di sbagliare. Ciao." dico, attaccandogli il telefono in faccia.

Subito dopo la porta si apre ed entra il mio migliore amico.

"Luke" mi saluta per poi andare in bagno.

"Mi serve un passaggio alla festa" dico continuando a tenere gli occhi chiusi.

"Come sempre!!" esclama prima di chiudersi in quel gabinetto.

Due ore dopo siamo pronti e belli carichi per una nottata da sballo.

Prendo il cellulare ed usciamo dalla stanza, chiudo la porta alle mie spalle e saliti in macchina, Austin si dirige verso l' edificio in cui si terrà la festa.
Quei drogati l' avranno organizzata di sicuro in qualche palazzo ancora in costruzione, o nei seminterrati di qualche casa.
Qualcosa di illegale insomma, tutto normale.

Appena arrivati, un forte odore di erba mischiata ad alcool mi investe, e sono in paradiso.
Lo sballo ha inizio.

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora