Corro verso Abby abbracciandola.
"Sta' tranquilla, è tutto okay." le sussurro.
Austin è stato chiamato da Jason ed è dovuto andar via, da bravo amico, lo sostituisco, consolando io, quella che è la migliore amica, se così posso definirla, di Anna.
"Il dottore ha detto che se non si sveglia, c'è molta probabilità che sia andata in coma." dice singhiozzando, per poi scoppiare a piangere.
"Ci penso io, sst" le dico lasciandole un bacio fra i capelli e avvicinandomi al dottore che è appena uscito da una stanza con una delle sue solite cartelline in mano.
Mi stupisco del mio atteggiamento da bravo ragazzo.
E da buon amico."Scusi, possiamo entrare?" dico indicando la stanza nella quale si trova Anna.
"Non più di mezz' ora, non è consentito." dice il dottore facendomi un sorrisetto.
"Devi amare così tanto la tua ragazza, per essere qui." dice dandomi una pacca sulla spalla.Resto per un attimo interdetto.
Quelle parole mi hanno causato uno strano senso di pienezza e felicità."Oh no..io e lei.." comincio a dire, ma decido di lasciar perdere. "Già!" sospiro.
Mi giro verso Abby, facendole segno di avvicinarsi.
Entriamo in stanza, chiudendoci la porta alle spalle.
Mi fermo un attimo davanti alla porta, senza fare neanche un passo, mentre Abby le si avvicina subito.Non l'avevo mai vista in questo stato, e non avrei mai avuto intenzione di vederla così.
È li, stesa su un lettino da ospedale, coperta da un lenzuolo, bianco, delle macchine d' ospedale tutt'attorno, con dei fili attaccati al suo corpo, i muri anch'essi bianchi, e dalla finestra entrava un luce impressionante.
Prendo una delle sedie, e l' avvicino al suo letto.Abby mi guarda con un sorrisetto.
"Ei Anna? Mi senti? Sono Luke" comincio a sussurrare nel suo orecchio.
" per favore, svegliati, manchi tanto a tutti, me compreso, anzi, a me sopratutto." continuo.
"Sei una rompi palle assurda, sai?" ridacchio.
"Però ti amano tutti, perché hai un cuore d'oro. Sei entrata da poco più di due settimane, e già tutti ti adorano." le do un bacio sulla guancia.
"Io lo so che sei forte. Lo sei sempre stata. Non mollare ora, adesso che non è nulla di grave." le do un bacio in fronte.
"Devi svegliarti, devi aprirli quegli occhioni verdi magnetici."Cosa mi sta prendendo?
Alzo la testa, ed Abby sorride come per dire "io lo sapevo".Guardo di nuovo Anna.
È nella stessa condizione di prima.
Deve svegliarsi.
Cazzo.
Non penso di sopportare la sua perdita.
Per una cosa così stupida.
Non ho mai provato questa sensazione quindi non so nemmeno come chiamarla.
Ed è anche un po' dura da accettare visto che ogni volta che la vedo il mio cuore va su e giù.
Okay, dovrei preoccuparmi forse..
Mi fa una certa influenza.
Da quando l'ho conosciuta è come se fosse cambiato qualcosa dentro di me.
Ma cosa?
Mi viene d'istinto mettermi sul letto accanto a lei e abbracciarla, cullarla, e sentire il suo profumo.
Faccio finta che Abby non ci sia.
E il suo silenzio, mi rende le cose più facili.
Voglio proteggerla dal mostro che sono io.
Voglio proteggerla dal Mondo.
Lei non farà i miei stessi errori, lei sarà felice, lei dovrà vivere la sua vita nel vero senso di VIVERE perché non conta se vivi ma se esisti.
La tengo stretta.
Le accarezzo i capelli.
Le bacio la fronte.
La tengo fra le mie braccia.
La guardo, e per un momento mi pare si stia muovendo, mi pare stia stringendo la mia mano ma è tutta fantasia.
Mancanza.
Forse si chiama così questa senzazione allo stomaco.
Ne ho sentito parlare da parecchie persone, ma non penso di averla più sperimentata in questi ultimi miei anni di vita.
Letteralmente accantonata, tanto da non ricordarmene più.
La guardo, ed è così fottutamemte bella, i suoi capelli rossi, il suo fisico da paura.
Cavolo se non é bella!
Non rivedere più quelle iridi verdi mi fa venire una fitta allo stomaco.
Mi avvicino di più e la stringo più forte a me.
È così piccola e indifesa, gracile e bellissima.
Sento di nuovo una stretta alla mano.
Mi viene subito naturale pensare che forse avrei bisogno di uno psicologo.
Alzo la testa, conficcata nell' incavo del suo collo, mentre aspiravo il suo profumo di fiori.
La guardo in viso.
Il movimento delle palpebre la fa sussultare.
Poi apre gli occhi.
STAI LEGGENDO
《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]
RomanceNon tutti sono consapevoli delle origini della danza, ma la sua storia è davvero affascinante. Di questa storia Anna Rossi ne è a conoscenza fin da piccola, fin da quando i suoi genitori hanno riconosciuto in lei del potenziale e l'hanno sostenuta e...