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Sono più di quattro ore che ballo.
Non voglio fermarmi.
Mi sento bene: tutte le cose brutte si stanno dissolvendo solo grazie alla danza e so he quando smetterò ritorneranno nella mia mente più forti di prima.

Sento improvvisamente bussare alla porta.
Così forte da farmi sussultare e farmi cadere mentre ballo.

Il cuore comincia un po' a perdere battiti quando aprendo la porta mi ritrovo quel fisico ben scolpito e quegli occhi blu che mi fanno congelare.
Insomma non me lo sarei mai aspettata.
Pensavo fosse qualche insegnante o persone addette alla scuola che venivano a rimproverarmi o magari Abigail a farmi la ramanzina per quello che mi aveva detto il dottore e che non ho fatto.
E invece no, non era nessuno di queste persone.
Era l' ultima persona che mi sarei immaginata di trovare.

"Che ci fai qua?" chiedo evitando di guardarlo.

"Potrei dire lo stesso di te!" esclama.

"Io ho una motivazione valida.." ribatto.

"E quale sarebbe?" chiede beffardo.

"Ballare!!" sbotto fiera.

"Non importa. Il dottore ti aveva detto una cosa.
Perché non ascolti mai? Nessuno sforzo fisico porca miseria. Cazzo se sei testarda!!" alza la voce anche lui.
Nella sua voce si percepisce perfettamente rabbia.

"Senti Luke, ora mi hai scocciato.
Lasciami vivere la MIA vita.
I faccio ciò che voglio, e tu ne devi stare fuori!" ribatto convinta di avere tutta la ragione del mondo.

"Ma lo capisci che puoi stare male se non fai quello che il dottore ti ha detto?"

"Lo capisco.
Ma non importa. Non m'importa.
E a chi importarebbe se succedesse qualcosa?
A chi? Solo a mio fratello.Quindi lasciami stare!!!" comincio ad urlare.
Quando arrivo a questo punto, di solito urlo, e tirò fuori cose che vorrei solo tenermi dentro.
È uno sfogo.
Tutto qui.

"E a me? Tu pensi che a me non importi niente di te?" chiede guardandomi dritta negli occhi.

"Ovvio. Adesso vattene e lasciami stare. " dico senza neanche degnarlo di uno sguardo.

"Ti lascio.Se poi stai male cavoli tuoi!" sbotta.

Si sta incazzando sul serio?
Rido.

"Okay papà.
Ma non ho mai detto che devono essere cazzi tuoi infatti, io ho la MIA vita, e nella MIA vita faccio quello che voglio." ribatto contrariata.
Questa discussione non porterà a nulla di buono.

"Non chiamarmi più in quel modo. Non ti azzardare. Sei testarda. Cazzo!" impreca stringendo i pugni lungo i fianchi.

"Non te ne vai tu, me ne vado io!" concludo irritata.

Prendo di fretta le mie cose ed esco correndo dalla porta.

Mi deve lasciare stare!
Non mi posso affezionare a lui, proprio a lui no!

Sto scappando ancora.
Scappo sempre dai problemi invece di affrontarli, ma questa sono io, e non cambierò facilmente.

Esco dal college e comincio a correre.
Verso dove non lo so, una strada a caso, non conosco molto di Londra, ma ora voglio solo un posto dove poter stare tranquilla senza che nessuno possa dirmi qualcosa su ciò che faccio, senza che nessuno mi parli.
Voglio stare sola con me stessa, sentire anche solo per un attimo però che i miei genitori sono accanto a me, che mi stanno accarezzando, che mi stanno dicendo che andrà tutto bene, che devo solo fidarmi, vorrei ci fossero loro qua, davvero! Avrebbero sempre saputo cosa dirmi.

Arrivo in un posto magnifico di cui non sapevo neanche l' esistenza.
È bellissimo: mandorli in fiore, un laghetto limpido e puro proprio come l'aria che si respira, un'altalena, dei muretti con sopra fiori.
Sembra il paradiso.
Non c'è nessuno; è il posto più bello di sempre.
Non so come ci sono arrivata ma sarà da oggi in poi il mio posto segreto, dove poter venire ogni volta che voglio stare da sola con la mia solitudine. Prendo il cellulare dalla tasca, non smette di vibrare. Noto tantissime chiamate e messaggi da Abigail, Luke, Austin e da mio fratello, sicuramente Abby gli avrà detto qualcosa a riguardo.

Ma non m'interessa, non rispondo, anzi lo spengo e lo rimetto in tasca.
Turo fuori l' i-pod e gli auricolari, scelgo la playlist più triste e malinconica che ho, efaccio partire la prima canzone.
Trovo rifugio nel dolore ogni tanto, queste canzoni mi aiutano a riflettere, soprattutto alcune che rappresentano a pennello la mia vita.
È una cosa impressionante come riescano a farti rivivere e ricordare attimi passati da un pezzo.
Cammino verso l'altalena e mi ci siedo su.
Comincio a dondolarmi piano piano, avanti e indietro assaporando ogni momento felice passato.
Chiudo gli occhi e cerco di ricordare il viso di mia madre: era una donna così bella, poteva fare la modella.

Mi ricordo il mio primo saggio, ha voluto mettersi per forza in prima fila.
Quand'ero piccola diceva sempre che ero la ballerina più brava di tutto il mondo, mi diceva che un giorno il mio sogno si sarebbe avverato.
Quando cominciai a crescere cominciò a parlarmi di cotte e ragazzi; mi ripeteva sempre che avrebbe voluto diventare una nonna meravigliosa e che li avrebbe viziati tanto, senza che io sapessi nulla.

La sera mi veniva sempre a raccontare qualche storia.
C'è sempre stata per me, solo che adesso ho bisogno di lei, tantissimo bisogno.

Di mio padre invece non posso dire gran che: era sempre via per lavoro, ma per me in qualche modo, anche se non sempre cercava di esserci.

Era un uomo alto e robusto.
Mi ripeteva sempre che qualunque ragazzo si fosse avvicinato a me l'avrebbe fatto allontanare immediatamente e poi raccomandava Marco di controllarmi.

Ricordo quando giocavamo tutti insieme: le risate,gli scherzi, era tutto perfetto.
Ma quel giorno il mondo ha deciso di portarmeli via.

Comincio a piangere sempre più forte: le lacrime scendevano copiose.
Mi getto a terra e cominciando a dare pugni al suolo.

Improvvisamente mi sento prendere per la vita da mani calde e possenti.
E come confondere quel profumo, quel tocco.
Luke.

Mi stringe forte forte a lui, sul suo petto, mentre con una mano mi accarezza i capelli.
Lo ringrazio profondamente per non aver detto niente, non sarei capace di parlarne.

Mi prende il viso tra le sue mani e mi lascia un caldo bacio sulla fronte.
Poi mi porta vicino al lago, ci sediamo sull' erba verde e comincia a cullarmi e a tenermi stretta tra le sue possenti braccia.

Stavo bene.

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora