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"Svegliati!!Sei una dormigliona!"

Fui svegliata dal continuo scuotermi da una parte e dall'altra del letto da mio fratello e dalla sua voce impastata ancora dal sonno.

"Mm...altri 5 minuti ti prego " mugolo stringendo a me il cuscino.

"Vuoi arrivare tardi anche il tuo primo giorno?" dice stizzito.

"No ma dai altri 5 minuti perfavore!" lo supplico tenendo ancora gli occhi chiusi e allungando la "e" finale.

"Okay, ma ti avverto, sono le sette e venti, inizi scuola alle 8:30,e tu ci metti un' eternità a prepararti!!"

"Eh cavolo Marco, sembri il nonno..." Mi lamento.

"Muoviti e taci" mi ammonisce.

"Taci tu semmai" sbuffo.

"Okay, se vuoi fare tardi anche il tuo primo giorno al college,il tuo primo giorno ad una delle PIÙ IMPORTANTI SCUOLE DI DANZA fai pure, a me non importa,ma se poi ti becchi qualche nota o qualche rapporto o addirittura l'espulsione sono cavoli tuoi ok?"dice diventando sempre più rosso.

"Ok.." dico semplicemente.

"Finiscila!" mi rimprovera.

"Che c'è fratellino? Ti dà fastidio?" lo provoco.

"Oh cavolo Anna sei impossibile" dice esasperato portandosi le mani alle tempie.

"Ho preso dal migliore!" dico facendogli l' occhiolino.

"E questo cos'è un complimento o cosa?"

"Per me 'cosa' ma poi dipende dal tuo punto di vista" ridacchio.

"Scema" comincia a punzecchiarmi.

"Stupido" rispondo.

"Perfettina"

"Idiota"

"Puzzona"

"Barbone"

"Bellissima"

"Non la passi liscia!" dico guardandolo bieco.

"Sisi, poi quando vedrai cosa ti ho preparato per colazione penso avrai da ridire.." dice di sottecchi.

"Niente e nessuno potrà farmi cambiare idea" mi impunto.

"Scommettiamo?" mi sfida.

"50€?" accetto.

"Ma che ti sei fumata?? Stai da meno di tre giorni qui a Londra e già ti ha dato alla testa?" dice guardandomi con occhi spalancati cercando di trattenersi dal ridere.

"Che c'è fratellino paura di perdere?" continuo a provocarlo..ma quanto mi diverto?

"No, ma proprio per niente. Non voglio prendere soldi a mia sorella, sarebbe da fratelli cattivi. " dice sorridendo.
"stupido.." roteo gli occhi.

"E ci risiamo!!!" Impreca.

"Esci fuori da camera mia" sbuffo.

"Alzati da quel letto e scendi a fare colazione che si fredda e poi preparati sono già le otto meno un quarto!" sbotta.

"Okay, mi hai convinto...però voglio una colazione voi fiocchi!!"

"Come desidera madame" scherza.

"Non cominciare" roteo gli occhi, di nuovo.

"Ti aspetto giù" dice andandosene poi da camera mia chiudendosi la porta alle spalle.

Mi fiondo sotto il getto di acqua fredda, mi insapono e comincio a pensare a come sarà il mio primo giorno di scuola.
Farò amicizia?
Come mi troveranno gli altri?
Riuscirò a trovare qualcuno da reputare la persona di cui posso fidarmi sempre e comunque?
Con i dubbi che mi mi tormentano esco dalla doccia e mi vesto.
Opto come primo giorno di scuola un paio di vans nere, un jeans scuro e una maglia verde acqua.
Dopo essermi sistemata i capelli ed essermi truccata scendo velocemente giù in cucina e un odore frizzantino m'investe le narici.
Apro la porta ed entro.
Sul tavolo delle crepes e un sacco di condimenti.
Okay, questa è davvero una colazione coi fiocchi.

"Allora? Sono stato bravo eh?" dice mio fratello facendomi l'occhiolino.

"Mmh..ancora devo assaggiare!" dico un po' vaga.
Lo so che è unico ed insuperabile, ma la tentazione di stuzzicarlo è troppo forte.

"A lei signorina" dice porgendomi il piatto.

"Grazie signore" resto al gioco.

"Ma prego! E ora taci mangia e sbrigati che ti accompagno" dice serio.
Mi viene da sorridere, ed annusico roteando ancora gli occhi per la terza volta in un' ora.
Ma sarà qualche tic nervoso?.

Finisco velocemente di mangiare, prendo le ultime cose e raggiungo mio fratello in macchina.
Il tragitto sembra non finire mai.
Le mani e le gambe tremano..sono troppo agitata.
È tutto nuovo, è un altro mondo.

"Ei Anna, tranquilla.." Mi rassicura mio fratello poggiando una mano sulla mia gamba.

Il solo fatto che mi abbia chiamata "Anna" è sospetto, ed indica che è agitato anche lui.
Non mi chiama mai con il mio vero nome.
I nomignoli sono all' ordine del giorno.

"Sei agitato anche tu ammettilo!" indago.

"No ma che dici Anna!" dice picchiettando le dita sul volante.

"Mi chiami Anna solo quando sei agitato.." lo incastro.

"Okay hai vinto, sono agitato più di te forse..no questo no, però ti voglio bene, e voglio che questo giorno per te sia speciale, l'avrebbero voluto anche mamma e papà, e se ci fossero stati Lucas e Lucy ti avrebbero anche detto di insegnare loro qualche passo.
Senti sorellina, tu sei speciale, tu sei bellissima, tu sei tutto, quindi non devi preoccuparti di nulla. Sappi che ci sarò sempre per te.
Ah, un' ultima cosa, se qualche ragazzo ti si avvicina, non ci penso due volte a spaccaegli il naso, intesi?."

Lo guardo un po' sbalordita sia perché non si era mai espresso così, e sia per il fatto dei ragazzi...ti prego questo no!.
Lo guardo un po' senza sbattere ciglio, poi scoppiamo entrambi in una sonora risata riempiendo il tiepido silenzio della macchina.

Appena arrivata a scuola, cerco di calmarmi, respiro profondamente, poi, apro la portiera, e prima di chiuderla, saluto mio fratello con un bacio.

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L'edificio che si pone davanti a me è enorme.
Resto letteralmente a bocca aperta.
Ci  saranno almeno 700 stanze per dormire, moltissime aule, un sacco di scale..
Fuori è contornato da bellissimi giardini, prati, laghetti tavolini e panchine.
E la recinzione contornata da bellissimi lamponi lavorati.

La struttura è di un grigio scuro e le grandi vetrate danno un effetto luce meraviglioso.

Delle scale portano alla porta di ingresso e davanti a me si snoda un lungo corridoio.

Comincio a girovagare e guardarmi in giro per cercare la segreteria e farmi dire la stanza per poter sistemarmi.
È tutto enorme ed finirò per perdermi.
Perché non passa nessuno da qui?
Ma dove cazzo sono finita?

Intenta a guardarmi intorno per capirci qualcosa vado a sbattere contro un qualcosa di possente.
Succede tutto così in fretta, che quando me ne rendo conto, mi ritrovo a terra.
Cerco di capire cosa sia successo, e improvvisamente vedo una mano allungarsi nella mia direzione e, ancora un po' stordita, alzo la testa.

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora