Passò una settimana da quel giorno.
Ebbene si, è stata la cosa più carina del Mondo.
Derek continuava a venire a farmi visita la mattina e la sera, inutile dire che per me era un grande stress.
Luke stava 24 ore su 24 con me, apparte quando avevamo entrambi le lezioni.
Non parlavamo molto, io ero troppo impegnata per l'esibizione a quel teatro.
E tra meno di una settimana è Natale!!
Ho un'idea stupenda.
Luke mi aveva detto che restava qua per Natale, perché insomma..non ha famiglia,è stato adottato, e coloro che lo hanno adottato non si possono definire dei "genitori", lui preferisce non vederli, d'altra parte, loro ormai non hanno più nessun diritto su di lui, è maggiorenne.
Perciò, il genio s'è impossessato di me!Sono le due ed Abby entra salterellando dalla porta della stanza.
"Abby, dove sei stata!?" domando un po' arrabbiata.
Mi ha lasciata sola per una marea di tempo ad ingozzarmi di gelato e schifezze varie davanti a telefilm.
Non che sia stata una noia, ma avevo intenzione di, come dire, tenermi un po' più in forma.
Purtroppo l'ansia per lo spettacolo consegue in ciò: mangiare fino a scoppiare.
È una delle mie "abitudini", se così possiamo chiamarle, che mi danno più fastidio."Da Austin,che domande!" risponde ovvia.
Mi do mentalmente un colpo in testa.
È ovvio, ha ragione lei!"C'era anche Luke" dice passeggiando per la stanza.
Sentendo nominare quel nome mi giro di scatto mentre il mio cuore fa le capriole."Luke?" domando un po' stupefatta.
"Stava un po' giù e non so quale sia il motivo. Ma forse dovresti parlargli."
"Dove lo posso trovare?" domando in fretta e furia più agitata che mai.
"Calma, è in stanza." mi avvisa mentre cerca di tranquillizzarmi.
"Oh" dico pensando, quindi senza aggiungere altro.
"Capisci perché oggi non è venuto per niente?"
Annuisco.
Mi guarda.
"Abby" la richiamo.
"Dimmi"
"Ho un'idea" ammicco.
"Dici, sorella" rispondo entusiasta.
"Allora, sai la situazione familiare di Luke giusto?"
"Si, certo, e?"
"Beh, mi ha detto che restava qua per questo Natale, ma a me non sembra giusto, cioè, non voglio.
Il Natale è fatto per stare in famiglia e lui non può stare solo.""Quindi?" mi incita ad arrivare al dunque.
"Quindi ho pensato di farlo venire con me a New York, conoscerà mio fratello e i miei amici, volevo dirglielo oggi, ma non l'ho visto per niente.
Tu cosa ne pensi?""Io dico che sei un genio, e che dovresti andare a dirglielo subito."
"Vado?" cerco in lei un appiglio di sicurezza.
"Vai" mi incita a smuovermi.
Prendo il cellulare, metto le scarpe e mi avvio verso la camera di Luke.
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Busso.
La porta si apre, ma ne esce fuori Austin.
"Ciao Anna, dimmi" pronuncia con il suo solito sorriso.
"C'è Luke?" domando troturandomi le mani.
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《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]
RomanceNon tutti sono consapevoli delle origini della danza, ma la sua storia è davvero affascinante. Di questa storia Anna Rossi ne è a conoscenza fin da piccola, fin da quando i suoi genitori hanno riconosciuto in lei del potenziale e l'hanno sostenuta e...