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Continuo a piangere ininterrottamente.
Ho bisogno solo di questo adesso.
Ho bisogno di sfogarmi con me stessa, di soffrire per poi stare meglio, ho bisogno di piangere, piangere, piangere senza mai fermarmi.

Le 9.00 PM arrivarono in fretta.
Di Abby ancora nessuna traccia.
Le mando un messaggio per assicurarmi che stia bene, ma il mio credito è insufficiente, ed inviarlo è impossibile.
La finestra della stanza è aperta, e il rumore del vento si insinua dentro, e rispecchia tutto il casino che il mio cuore regge.
Mi alzo leggermente infreddolita e vado a chiuderla, per poi ritornare a letto subito.

Appoggio la testa sul cuscino.
E cerco un modo per distrarmi.
Ma non lo trovo.
In questo momento vorrei soltanto un abbraccio, uno di quelli che mi dava la mia mamma prima di andare a dormire, o quando, papà per lavoro non tornava ed io, nella mia mente incosciente, pensavo lo avessero portato via i mostri.
Un abbraccio caldo.
Chiudo gli occhi e immagino ci sia lei qui con me.
Avrebbe certo saputo cosa dirmi e come affrontare questa situazione.
Non è il ricordo di lei, o di loro, a farmi male, è l' accaduto.
Il ricordo non è doloroso.
Li ricordo solari, il sorriso della mamma era sempre spiccato sul viso, Lucy e Lucas, per quanto fossero piccoli, erano abbastanza grandi da capire che nella vita va avanti chi sorride.
Papà invece,  nonostante il suo sguardo stanco, il sorriso era sempre in agguato, pronto per noi.
E adesso, questa felicità dov'è finita?
Sono un' anima vagante, squarciata dal dolore, in cerca della felicità.
Forse mi ero davvero illusa che la mia felicità potesse essere Luke.
Non lo sopporto minimamente, ma, quando abbiamo parlato da soli, mi è sembrato più..umano.
E credevo davvero ci potesse essere qualcosa dietro quel ragazzo arrogante e misterioso.
Ma forse mi sbagliavo, Luke è semplicemente Luke, come lo si vede.
Ed è anche strano che adesso io provi questo dolore, poiché è da poco che lo conosco, e conoscere si fa per dire.
È meglio allontanarsi ora che sono in tempo.

'Mamma, se solo tu sapessi quanto mi manchi' sussurro.

Le lacrime cominciano a scendere più copiose di prima.
Il cuscino è ormai zuppo, bagnato fradicio.

Improvvisamente la porta della stanza si apre, e ne spunta Abby.

"Ehi, sei sveglia? Pensavo stessi dorm- ma cosa succede?" chiede avvicinandosi velocemente.

Scuoto il capo.

"Dimmi cosa succede, ora!" prende posizione.

"Nulla, proprio nulla, è questo il bello. Solo sofferenza." rispondo rimanendo totalmente impassibile.

"Calmati! Perché dici questo?" chiede Abby mentre avvolge le braccia intorno al mio corpo.
Ecco l' abbraccio.
Non è proprio quello della mamma, ma è pur sempre un abbraccio.
E ne ho bisogno.

"Perché? Perché è la verità Abby" rispondo frustrata.

"No, non lo è.
Anna tu sei una ragazza speciale.
Hai sopportato troppe cose nel corso della tua vita, e si vede, Anna, si vede dai tuoi occhi!
Ma nonostante tutto, ti sei sempre rialzata, e hai camminato a testa alta con il  sorriso stampato in faccia. Fin da quando ti ho incontrata ho pensato che tu potessi essere l'amica perfetta per me, e continuo a sostenerlo, io ti voglio un mondo di bene.
Anche se ci conosciamo solo da cinque giorni, sappilo, non ti abbandoneró mai, e te lo continuerò a ripetere all'infinito.
Vuoi sfogarti Anna? Vuoi sfogarti?
Fallo allora! Io sono qua!
E ti starò sempre vicino! Per qualunque cosa!!"

"Grazie, ma non è così facile.."

"Quando sarai pronta me lo dirai, io sono qua, con te, sempre."

"Grazie.." sospiro.

"Ho la netta sensazione però, che il tuo cedimento di adesso, non sia dovuto al passato.  Non è così?"

Cavolo, ma come fa?

"Si tratta di Luke, vero?" chiede.

Faccio un respiro profondo.

"Sì.." dico abbassando lo sguardo.

"Non c'è nulla di cui vergognarsi,  avanti, racconta. "

"Abbiamo avuto una strana chiacchierata quando te ne sei andata.
Ha chiesto di me, ha detto che ho qualcosa che le altre non hanno, che sono speciale e che dal primo giorno non fa che pensarci.
Sai mi ero solo illusa, pensavo che io vedessi  solo il lato cattivo di Luke e stavo cominciando a credere che il lato buono c'era, e anche se lo conosco da pochi giorni, è come se lo conoscessi da una vita.
Mi ero ricreduta, pensavo che forse Luke non era mai stato in quel modo, ma come ti ho detto prima mi ero solo illusa.
Mi aveva chiesto di confidarmi con lui perché poi mi sarei sentita meglio, mi aveva detto che lui non mi avrebbe mai tradito, che ci sarebbe stato sempre per me, ma io non mi sono fidata, non ero pronta a raccontargli di me, e avevo ragione, e sai perché?
Dopo che ti ho salutata in mensa, venivo verso la mia stanza...e..beh insomma, era con una ragazza.
Si stavano baciando, o meglio, si stavano divorando. Restai un po' lì davanti a guardarli, cercando di elaborare la situazione.
Cercavo di non piangere, non mi volevo far vedere debole da lui, non ci sarebbe neanche stato motivo.
Non mi spiegavo la mia stupida reazione.
A quel punto mi voltai, e continuai a caminnare a passo spedito verso la stanza.
Dio, dovevi vedere la sua faccia appena mi vide.
Era cosi fiero di lui.
Mi resi conto solo dopo, che lui era dietro di me.
Arrivata in camera cercò di non farmi chiudere la porta, mettendo un piede, ma dopo avergli detto con tutta la rabbia che avevo, che il suo sarebbe rimasto solo un graffio, e che non sarebbe mai riuscito a procurarmi dolore più grande di quello che già avevo sopportato,  tolse il piede ed io chiusi la porta violentemente. " concludo.

Lo sguardo di Abby non promette nulla di buono.

"Dammi il suo numero. Muoviti. "

"Abby, è tutto okay, davvero" dico cercando di farla stare calma.

"Ti ho detto di muoverti!" urla.

"Non ho il numero di Luke!" rispondo a mia volta.

Mi guarda per un attimo e poi sospira.
Digita qualcosa sul cellulare e subito dopo sorride contenta.

"Adesso abbiamo il numero" ammicca.

La guardo perplessa e scioccata.
Ma cos' è?  Un specie di detective?

Compone il numero e mette in vivavoce.
Squilla ed il mio cuore comincia a perdere battiti.
Poi una voce calda risponde.

Ma naturalmente Abby è incazzata nera. Nulla di nuovo.

"Sai cosa sei? Lo sai? Un coglione.  Uno stupido stronzo. Un bastardo. Vattene a fanculo!"

Resto sbalordita dalla sua reazione.

"Scusa..ma chi sei?" risponde Luke.

Ammetto che sto quasi per ridere!

"Sono Abby, l'amica, se non che compagna di stanza di Anna!" risponde lei ancora più arrabbiata di prima.

"Oh..dov'è? Sta bene?? È con te? Che fa?" chiede.

È qui altro che battiti perdo.
Perdo la testa.

"Oh senti caro, anzi no, stronzo, devi lasciarla stare, finiscila, le stai solo facendo del male. Smettila con i tuoi giochini pretenziosi del cazzo. Sparisci dalla sua vita."

"Sto arrivando, aprimi" è tutto ciò che dice.

"Cogl-"

Non fa in tempo a finire che Luke attacca.

E ora?

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora