"Che ci fai tu qui?"
"Ciao anche a te" risponde la persona presentatasi di fronte la mia porta.
"Cosa cavolo ci fai qui? Chi ti ha dato l'indirizzo, come fai a sapere che sono qui?" faccio una serie di domande a raffica, giusto perché sono leggermente agitata.
"Ho i miei amici.." risponde vago, lasciando trapelare un bel po' di mistero e forse anche un po' di inquietudine.
"Adesso puoi benissimo andartene." rispondo secca. Decido di troncare immediatamente il dialogo, se così lo posso chiamare.
Scoppia in una risata amara, mentre il mio viso comincia a farsi ancora più serio.
"Non me ne andrò da qui finché non otterrò ciò che voglio." dice con il massimo della serietà.
"Cioè?" inghiottisco il nodo in gola.
"Te."
Merda.
Dovevo aspettarmelo.
Non so come comportarmi.
Lo faccio entrare? Gli chiudo la porta in faccia? E come me ne sbarazzo? È solo un brutto ricordo che non merita di tornarmi alla mente."Allora, come va, tutto okay?" chiede. Forse per alleggerire la tensione.
"Sì, benissimo, tu?" chiedo, più per cortesia che per altro, in fondo non m'interessa nulla.
"Anche, grazie. Proprietà di qualcuno?" Chiede.
Rimango perplessa a riflettere sulla sua domanda per cercare di capire cosa voglia dire.
"Intendevo se sei fidanzata" scoppia a ridere.
Lo guardo male, poi rispondo: "No." secca e coincisa.
"Neanche io. Non ho fatto altro, oltre che pensare a te." risponde in un tono quasi, dolce e delicato.
"Ci dovevi pensare prima di più a me." rispondo con la rabbia che comincia a ribollire.
"Già, scusami." dice neutro.
Che ha detto?
Non penserà mica che io lo perdoni.
Mi sembra di essere stata già abbastanza chiara a suo tempo."Non crederai mica che due sempliciotte scuse sistemino tutto il casino che hai combinato. Nulla lo sistemerá, ormai è successo. Mi sembra di averlo già detto."
"Sono ritornato per riaverti, non certo per fare una vacanza." dice in tono aspro.
"Allora puoi ritornare da dove sei venuto, perché io non ho alcuna intenzione di riallacciare i rapporti o altro. Ho già i miei problemi, non ho bisogno di aggiunte." chiarisco.
"Non me ne andró. Non aspettarti che con un discorsino da diplomata che non sei, tu possa convincermi a mettere da parte il mio obiettivo."
"Ti avverto soltanto: tu potrai fare tutto ciò che vuoi per attirare la mia attenzione, ma io continuerò sempre a rimanere sulla mia decisione. Non puoi farmi cambiare idea. Rassegnati, è questa la realtà, non si può avere tutto ciò che si desidera."
Rimane di stucco, ed io non mi stupisco. Sa che ho ragione.
Cerco di fare veloce nel mandare un messaggio a mio fratello, so che non riuscirà a fare nulla da lì, ma un sostegno morale è bel accetto, magari anche una camomilla non mi farebbe male.
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Il ragazzo che siede davanti a me con aria sfacciata, come se tutto gli è dovuto, si chiama Derek.
Lui, quel capellone dagli occhi verdognoli, è stato il mio fidanzato per circa un anno e mezzo.
Lui era il mio per sempre, una volta.Lo era quando ancora credevo che l'amore fosse una bella cosa, quando ancora credevo che lui mi amasse, quando ancora credevo di aver trovato il mio principe azzurro, quando ancora credevo di aver imparato tutto della vita e invece non avevo imparato un bel niente, finchè l'ho sorpreso con un' altra ragazza una sera che aveva detto che doveva uscire con i suoi.
Da lì ho capito che l'amore non è affatto una bella cosa, deve essere piacevole, deve renderti felice, ma alla fine soffri sempre; per i ragazzi siamo solo giocattoli..una notte, una settimana poi ci si stanca e ci abbandonano.
Noi rimaniamo con il cuore squarciato mentre loro si divertono, cambiano ogni giorno una ragazza e si lasciano dietro il passato, prima siamo il loro futuro, dopo il presente ma alla fine restiamo solo il passato, uno stupido e acido passato.Beh si, amavo Derek, lo ammetto, ma ora non più, dopo quello che ha fatto non lo volevo più ne vedere ne sentire, non era odio, volevo solo tenermelo lontano il più possibile, ero arrabbiata a morte!
Insomma, l'amore fa schifo.
Il vero amore è solo nelle fiabe: Cenerentola, Biancaneve, il principe azzurro, sciocchezze!! Tutte schiocchezze! La vita non è quella, questa è la realtà: sofferenza, odio, rabbia, disprezzo.
Sarò pure pessimista ma giudico la vita da quello che ho passato, da quello che ho provato, da quello che ho visto, dalle esperienze che mi hanno colpito.
E si forse ce ne saranno di cose belle in questa vita, tante, ma in vita mia, quelle che credevo lo fossero, alla fine si sono trasformate in sofferenze.
Da lì, non sono stata più quella di prima.
Sono diventata acida, fredda, distaccata, evitavo le persone, non raccontavo più niente a nessuno.
Rinchiusa dentro una bolla, trafitta dalla solitudine.Ho visto il Mondo come un enorme mostro che ti inghiottisce, ti porta nelle oscurità più buie che possano esistere...e po? Po sei finita.
Anche se pensandoci, la mia non era aciditá: preferivo non far entrare nessuno nel mio cuore, così da evitare di starci male, così da evitare di soffrire, così da evitare di affezionarmi.
Avevo giurato che quel muro, quella bolla, non li avrebbe più oltrepassati nessuno.
Vedere Derek è come rivivere il passato.
Ricordi che riaffiorano e lacrime che scendono.
Non so perché.
Non so come.Il cuore va a mille, non riesco a proferire parola, la testa mi pulsa, mi gira.
La stanza comincia a roteare, le gambe tremano e non so come non cedono, ma non riesco a stare in piedi. Ecco che sudo freddo, inghiottisco rumorosamente e il mio respiro è ormai affannato.
Non capisco più dove sono, sono ritornati. Eccoli.
Poi: Oscurità.
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《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]
RomanceNon tutti sono consapevoli delle origini della danza, ma la sua storia è davvero affascinante. Di questa storia Anna Rossi ne è a conoscenza fin da piccola, fin da quando i suoi genitori hanno riconosciuto in lei del potenziale e l'hanno sostenuta e...