Anna's pov
"Oh mio dio." sento dire mentre apro lentamente gli occhi.
Il mal di testa è tremendo, neanche avessi bevuto tre bottiglie di tequila."Mh.." mugugno accecata dalla luce della stanza.
Provo a capire dove io possa trovarmi, ma non ricordo proprio nulla.Metto a fuoco, e noto Luke sorridermi impaziente.
Noto le sue grandi braccia circondarmi e stringermi forte.
È steso accanto a me, e il suo profumo mi inebria.
Cerco comunque di allontanarmi ma le forze che ho in corpo sono davvero poche.
Mi sento debole."Ehi, calma, non ti faccio nulla" dice guardandomi negli occhi.
"Lo so.." sussurro.
A dire il vero no, non lo sapevo.
Per quanto io cerchi di fidarmi di lui, non ci riesco.
Forse perché ha un caratteraccio? Probabile.
Forse perché usava le ragazze? Molto probabile.
Forse perché è stronzo? Sicuro!"Sono così contento di rivedere i tuoi occhi smeraldo" sospira.
Lo guardo perplessa.
"Cos' è successo? Dove sono?" chiedo con la voce ancora un po' roca.
"Davvero non ricordi nulla? Sei in ospedale, la causa non si sa, ma stavi davvero malissimo, e sei svenuta tra le mie braccia" accenna un sorrisino finto.
"Non mi ricordo nulla.." sbuffo.
"Non sforzarti di ricordare, ti verrà naturale in seguito." mi consiglia.
Cerco di alzarmi ma sprofondo di nuovo sul letto.
"Aspetta, ti aiuto" dice Luke sciogliendo le sue enormi braccia da me, alzandosi e prendendomi le mani.
"No grazie" rifiuto.
Posso farcela da sola.
Non ho bisogno di nessuno, tantomeno di lui."Ma cosa ti prende?" sbuffa.
"Nulla!
Non so nemmeno perché cavolo mi parli! Ti ho detto che noi due non ci conosciamo!!" sbotto irritata, sentendo poi ingigantirsi il dolore alla testa."Anna sta calma, non ti agitare, starai male poi" mi riprendere Luke.
"Non importa. Dov'è Abigail?" chiedo cercando di darmi una calmata.
"È qui fuori.." risponde
"Chiamamela per favore..e tu vattene, è inutile preoccuparsi per una sconosciuta" sento qualcosa allo stomaco, ma mi dispiace, o le cose vanno così oppure finirò per starci male.
Mi guarda con gli occhi spenti, poi se ne va.
Dopo qualche minuto entra Abigail."Anna! Che ti è saltato in mente? Volevi forse farmi morire di paura?"esclama abbracciandomi.
"Mmh...forse" rispondo scherzando.
Poi l' abbraccio.
"Allora, come stai?" mi chiede.
"Ho un mal di testa fortissimo, e non ricordo cosa sia successo precisamente. "
"Luke non te lo ha detto?"
"Mi ha accennato qualcosa, ma ha detto che comunque non ne sapeva la causa."
"Oh..no ti ha mentito.
Tstava seguendo, poi Lidia ti è saltata addosso, e lui ha cercato di fermarla allontandola da te, poi ha detto che eri strana, e sei svenuta tra le sue braccia. Quindi ha chiamato Austin e poi me, e adesso sei qui." riassume."Lui ha fatto che?" rispondo stupita.
"Te l'ho detto. Siete cotti uno dell'altra" ammicca.
"Non dire cazzate. Non eri tu a dire che doveva starmi lontano e viceversa?" la guardo impassibile.
"Ti ho detto che ho cambiato idea. E come fai a non accorgerti? Non vedi come ti guarda?"
"Come guarda tutte le altre ragazze." rispondo.
"No, ti guarda come fossi la cosa più bella che c'è"
"Si Abigail, vai convinta!" ridacchio.
"Sono più che convinta piccola Annina.." ammicca di nuovo.
"Basta parlarne ora.." dico.
Abby annuisce e mi abbraccia.
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Dopo circa 1 ora, finalmente sono fuori da quel posto.
Non mi sono mai sentita così: il mal di testa si è alleviato, la schiena mi fa un po' male e le gambe sono ancora un po' doloranti.Con l'aiuto di Abigail finalmente torniamo al college. Luke da quando gli ho detto di scomparire, non l'ho più visto, e non so se esserne contenta, o triste.
Non so neanche se parlargli di ciò che sono venuta a sapere sul suo conto, da Jason."Potrò ricominciare a ballare finalmente.
Sai sono passati pochi giorni dall'ultima lezione,e stamattina l'ho saltata ma a me pare un'eternità!" sospiro."Anna, mi sono scordata di dirtelo, il dottore ha detto niente danza o sforzi di qualsiasi tipo per una settimana circa.
Devi stare a letto e non fare alcuno sforzo." mi avverte."Ma anche no. Io non sono mai stata meglio di così."
"Si, ma per sicurezza ascolta le indicazioni del dottore.." risponde lanciandomi un' occhiataccia.
"Quindi ciò vuol dire che adesso devo tornare in camera?" chiedo abbassando lo sguardo.
"Ovvio."
"Vieni con me?" le domando.
"Vengo tra un po', houna lezione." mi avverte.
"A dopo allora" la saluto e m'incammino verso la mia stanza.
Mentre attraverso il campetto da calcio della scuola, mi sento afferrare e sbattere al muro.
Le gambe tremano, e il cuore va a mille un po' per lo spavento un po' per la sorpresa.Quegli occhi blu mi fissano, pretendendo una risposta as una domanda che non mi era stata posta.
Fanno per un po' destra e sinistra guardando i miei, poi quel corpo caldo e confortante si avvicina.
Riusco a percepire il suo respiro sul mio viso, mi accarezza lentamente le braccia, per poi avvicinarsi sempre di più.
La sua bocca è a pochissimi centimetri dalla mia, un passo in più e le nostre labbra si sarebbero congiunte.
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《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]
RomantizmNon tutti sono consapevoli delle origini della danza, ma la sua storia è davvero affascinante. Di questa storia Anna Rossi ne è a conoscenza fin da piccola, fin da quando i suoi genitori hanno riconosciuto in lei del potenziale e l'hanno sostenuta e...