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Continuazione...

"E tu sei scemo caro mio"

"Non sei la prima a dirmelo!"

"Oh perfetto" esclamo ridendo.

"Ma a te non dispiacerebbe perderci vero? Così potrai stare con me tutto il tempo, accoccolata tra le mie braccia eh!" ghigna.

Nella sua voce si può benissimo sentire un pizzico di divertimento.

"Pff, non dire sciocchezze!" dico con aria di alta sufficienza.

"Oh piccola, ma io non dico sciocchezze" ammicca.

"No, infatti, spari solo stupidate a raffica ogni secondo."
"Nah! Ogni secondo no..."mi corregge.

Non rispondo.

Ad un tratto ferma la macchina.

"Siamo arrivati?" chiedo girandomi verso di lui.

"No."

"E allora perché ti sei fermato?" domando.

"Abbiamo finito la benzina cazzo!" impreca.

"Oh di bene in meglio! Ma non ti hanno insegnato che prima di partire si controlla?" lo rimprovero.

"Si, ma non seguo molto gli insegnamenti" dice semplicemente.

"Oh ma dai? NON MI DIRE! Non l'avevo proprio notato!! Cazzo! Mai più!! Maledetta me quando ho detto che volevo passare la giornata con te! Cretino irresponsabile!" dico sbottando.

"Ma dai Anna, abbiamo più tempo per stare insieme!" dice con voce calda da farmisciogliere in un minimo secondo.

"L'hai fatto apposta! Lo sapevo!!" dissi mentre aprivo lo sportello dell'auto per scendere e andarmene.

"Anna dove cazzo vai?" urla.

"Ritorno al college" urlo io di rimando.

"A piedi?"

"Si!" urlo.

"Torna qua!"dice mentre scende anche lui dalla macchina.

"No!"grido di nuovo.

Corre verso di me, che cammino a passo svelto, e mi raggiunge affermandomi il polso, girandomi poi verso di lui.

"Resta qui, è pericoloso " dice calmo.

"Sono le due del pomeriggio,è giorno, cosa vuoi che succeda!"impreca.

"Ascoltami per una volta! Cazzo!"urla in faccia.
Lo scruto per un momento guardandolo negli occhi.

"E tu quand'è che mi ascolti?"domando calma.

Mi guardò.

Restò in silenzio.

Non rispose.

"Appunto " dico voltandomi e ricominciando a camminare.

"Questo non vuol dire che tu non debba ascoltarmi! Non si tratta di me, ma di te, e io ci tengo, troppo, quindi ti prego Anna, ti prego, ascoltami!" mi supplica.

Mi fermo, senza voltarmi, assimilando le parole che aveva appena pronunciato.

Tiene a me? Davvero?

Mi giro.

"T-tieni davvero a m-me? " dico balbettando grattandomi il collo.

"Certo Anna! È ovvio che tengo a te!"

Corro verso di lui, che è ancora fermo sul vialetto della strada e lo abbraccio fortissimo.

"Sei il primo." sussurro.
Spero sia la verità.

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora