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"Scusa...io volevo solo.." inizia Abby, ma la blocco prima che possa aggiungere altro.

"Va bene così, tranquilla. Non capisco neanche perché tu abbia cambiato idea. Prima lo odiavi" sospiro afflitta.

"Hai ragione, è cambiata qualcosina." Mi fa un sorrisetto ed io la guardo accigliata.

"Cosa intendi?" chiedo perplessa.
La mia mente è così stanca che fatica a porsi perfino dei dubbi.

"Te lo spiegherò, in seguito." ammicca sorridendomi.

La guardo per un po', poi vado verso camera mia.

Non possono costringermi a chiarire con una persona di cui io non sapevo neanche  l'esistenza fino ad una settimana fa.
Insomma non possiamo non chiaririci a vita,  o forse si?
Sono così confusa.
Non so più decidere cosa voglio.
E questa situazione è così strana e fastidiosa.
Ultimamente sono diventata più emotiva, e non è un bel segno.
Devo decidere al più presto cosa fare.
La vita purtroppo non è tutta rose e fiori, e questo lo so bene.

Sento bussare alla porta della mia camera.
Ed è ovvio sia Abby, così le dico un semplice "entra".
Apre la porta, entra e poi la richiude.

"È tutto okay?" mi chiede sedendosi di fianco a me sul letto.

"Sì" rispondo senza pensarci.

"Sai, Luke non è cattivo.." mi informa.

"Non ricominciamo con questo argomento." Mi impunto.

Abby abbassa gli occhi, e riesco a capire che non ha alcuna intenzione di continuare.

"Non ne posso più di questa storia. Va avanti solo da una settimana, e già mi sento distrutta. Ha questo infallibile potere di farmi sentire proprio una bambina alle prime armi." mi sfogo.

Abby sorride, consapevole che la conversazione non sarebbe finita lì.

"Cosa ridi?" le dico offesa.

"Nulla..sapevo che ti saresti sfogata."

"Non so davvero cosa stia succedendo.." ammetto.

"Ti piace?" mi chiede.

Alzo di scatto la testa.
"Cosa?" mi acciglio.

"Luke intendo. Ti piace?" ripete ammiccando.

"Assolutamente no!" urlo.

Abby si mette a ridere.

Cosa c'è da ridere?

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Luke's pov

"Luke, è inutile aspettare qui davanti. Si arrabbierá di più." dice Austin camminando avanti e indietro.

Respiro profondamente, cercando di trattenermi dal rompergli il naso.

È da una buona mezz' ora che non fa che ripetere questa frase.

Sono le 10 P.M e le luci della casa di Anna sono ancora accese.

Non sono riuscito a parlarle, è stato come se ci fosse stato qualcuno ad imoedirmi di proferire parola.
E come al solito, rovino sempre tutto.

Sono felice sia ritornata, non sarei riuscito a stare un altro giorno senza vederla.
Ed è orribile ammettere una cosa del genere.

Ad Austin suona il cellulare, e in poco tempo lo afferra dalla tasca premendo il tasto verde per accettare la chiamata.

Non sto attento al sola conversazione, non me ne frega più di tanto.
Quello che voglio adesso...non so neanche cosa voglio adesso.
La mia mente dice di ritornare in dormitorio, il mio cuore di restare su questi gradini freddi.
Ma da quando do ascolto al mio cuore?

"Era Jason" mi informa Luke.
"C'è un incontro stasera, e non puoi assolutamente mancare."

Sbuffo esasperato e mi alzo dai gradini.

"Dov'è?" chiedo.

"Alla vecchia caserma, tra due ore"

"Contro chi devo combattere?" domando.

"Jack Collins" sgrano gli occhi.

"Sta' tranquillo, lo batterai!" mi incoraggia dandomi una pacca sulla spalla.

Tiro fuori dalla tasca dei pantaloni una sigaretta, la accendo e la porto alle labbra cominciando ad aspirare il fumo che finisce diritto nei polmoni.

"E cosa ti dice che ci andrò?" dico impassibile.

"Non puoi mancare." si mette davanti a me fissandomi dritto negli occhi.

"Un sacco di gente ha scommesso su di te, pensa quanti bigliettoni ti farai. Un sacco di soldi amico, un sacco!" sorride Austin.

"Ti hanno per caso avvisato per quando sarà la prossima gara?" chiedo.

Esatto, sono in un giro di illegalità epocale.
Ma mi rilasso, e tutti i miei problemi si dissolvono.

"Ho visto Jason ieri, mi ha detto che sarà in questa settimana, dopo una delle sue solite feste."
Annuisco.

"Amico, andiamo" mi incita.

"Fammi fare solo un ultimo tentativo" dico avviandomi verso la porta.
Tremante allungo il dito verso il campanello e lo piggio.
Il suono si disperde, e riesco a sentirlo perfino io.
Sento dei passi sulle scale e mi raddrizzo.
È come se il mio cuore avesse avuto un balzo.
Ma la persona che apre la porta non è colei che mi aspettavo di trovare.

"Abby.." sussurro "Dov'è Anna?"

"Sta dormendo Luke, perfavore va' a casa."

"Sta bene?" chiedo.

Mi guarda con diffidenza, poi annuisce.

"Avanti Abby, sai che puoi dirmelo"

"È tutto okay, torna a casa." dice prima di richiudere la porta.

"Andiamo" dico camminando verso la macchina del mio migliore amico.

"Destinazione: vecchia caserma."

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora