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"Vedremo.."

Abbasso la testa.
So che non resisterò a quello sguardo, ma devo farcela, per me, per il mio cuore, ormai graffiato da delusioni, delusioni che non finiscono mai, delusioni di un dolore atroce.

"Luke..esci dalla stanza, perfavore" lo supplico.

"No" risponde calmo.

"Come scusa?" dico irritata.

"No!" ripete.

"Sei nella mia stanza, quindi esci! Voglio stare sola!!" sbotto.

"Perché?" chiedere.

"Devo riflettere"

"Su cosa?"

"Sulla mia schifosa vita, quindi adesso esci!!" dico cercando di spingerlo fuori.
Ma non si muove neanche di un millimetro.

"Ma perché fai sempre la dura?" chiede lasciandomi di sasso.

"Perché sono fatta così!!" rispondo ricomponendomi subito.

"No, è solo una maschera, guarda che lo so!" mi sospendere.

"Te ne devi andare. Non sono problemi tuoi." dico guardandolo decisa negli occhi cercando di cacciare indietro le lacrime.

"Perché? Perché non vuoi capirlo che tu sei un problema mio? Perché mi allontani?" dice mettendosi le mani fra i capelli.

"Non voglio altre ferite." dico rossa in viso.

"Ma non ti sembra che sia arrivato il momento di confidarti con qualcuno?" mi guarda fisso.

"Tipo? Non farmi ridere!" sghignazzo.

"Sto parlando sul serio" mi riprendere, stringendomi le mani alle sue.

"Si, come quando hai detto che ti è piaciuto baciarmi, vero?" sorrido.

"Ero e sono serio, davvero" ammette.
Le mani tremano e non so per quanto ancora posso resistere.

"Ora esci, ti prego" lo supplico trattenendo per l' ennesima volta le lacrime.

"Non posso lasciarti qui, così, in questo stato"

"Luke, non attacca! Lo fai solo perché sono l'unica a non esserti caduta ai piedi.
Ma con me non attacca nessuna delle tue tattiche hai capito? E quel bacio non lo volevo nemmeno!!" urlo.

"Ah no? E perché non mi hai respinto?" mi provoca alzando un sopraciglio in segno devi sfida.

Colpita ed affondata.

"Perché...oh senti non lo so, momenti di debolezza! Ora lasciami stare! Non mi aspettavo il mio primo bacio con un puttaniere, doveva essere un momento magico,memorabile, invece è memorabile ma deludente.." dico mentre alcune lacrime cominciano ad averne abbastanza di stare rinchiuse, e quindi, fuoriescono.

"Perché dici così?" chiede asciigandomi le lacrime con un dito.

"Perché si, e ora finiscila con i 'perché' ed esci dalla mia stanza" allontano le sue mani dal mio viso.

"Cazzo! Finiscila tu! Non puoi sempre scappare!" sbotta irritato.
La situazione comincia a traboccare.

"Questo lo dici tu.."

"Testarda! Come sempre"

"Coglione, come sempre!"

"Tu conviene smetterla. Mi stai facendo innervosire."

"Vedi? finiscila di perdere tempo con me e vai a letto con la prima che incontri.." gli rifaccio.

"Sempre con questa storia, sei gelosa?" ammicca.

Scoppio a ridere istericamente.

"Di quelle poco di buono?Ma perfavore!! Ringrazio Dio e mia madre di non avermi creato come loro.." sghignazzo.

"Gelosa di me quindi.." constata.

"Di un puttaniere?No grazie" dico rivolgendo il mio sguardo verso la finestra.

"Anna. Piantala!!" urla.

Ma cosa vuole? Io ho la mia vita, e lui di questa vita non ne può e non ne deve fare parte!

"Vattene. Ora" urlo.

Le lacrime cominciano a scendere impetuose.
Odio questi momenti, odio farmi vedere debole, odio me e la mia stupida vita!

《Il mio ossigeno sei tu》[veky_veky]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora