19.

975 36 0
                                    

Ormai è una settimana che io e Pietro ci siamo lasciati, ed una settimana che non ho notizie di lui. Alessandro mi ha portato con la forza a lezione per farmi distrarre ed evitare di morire prosciugata per tutte le lacrime che ho versato, ma oltre all'università non sono mai uscita di casa.
Ci sono stata male, non ha senso negarlo. Ho amato troppo ed amo ancora Pietro, nonostante mi abbia fatto male.
Lo vedo che tutti tentano di distrarmi, Martina ogni giorno mi ha proposto di andare a fare shopping insieme ma ho sempre rifiutato, ed ogni giorno mi ha riportato qualcosa. Una t-shirt, un braccialetto o semplicemente un dolcetto.
Adoro la sua dolcezza, adoro anche la simpatia di Filippo che mi ha raccontato barzellette per tutta la settimana. Non adoro particolarmente l'indifferenza di Andrea che non mi rivolge la parola da quel giorno al centro commerciale. Si deve essere offeso, ma ho già troppi problemi per pensare anche a lui.
Comunque tra due giorni, questo sabato, si sposa la cugina di Andrea, ed ora siamo all'aeroporto di Milano per prendere il prossimo volo.
Dormiremo in un albergo vicino alla casa di sua cugina, io in camera con Martina, anche se credo che trascorrerà la maggior parte del tempo con Alessandro che in teoria dovrebbe stare in camera con Michele, e poi Filippo insieme ad Andrea.
Seduta accanto a noi mentre aspettiamo il volo c'è anche la madre di Andrea e sua sorella Amanda, che credo dormiranno insieme.
Finalmente la voce robotica chiama il nostro volo e ci accomodiamo ai nostri posti, io sono seduta tra Martina e un ragazzo che ha gli occhiali da sole sugli occhi ma credo che già dorma.
"Cos'è questa faccia? Stiamo andando ad un matrimonio, non ad un funerale!" Mi pizzica una guancia Martina e sorrido leggermente.
"Non sono in vena." Borbotto.
"Su con il morale! Michele non vede l'ora di essere il tuo cavalliere!"
Mi scappa una risata a pensare alla faccia di Michele quando gli ho proposto di essere il mio accompagnatore. Non che ce ne sarebbe stato bisogno, però Michele è molto simpatico e Filippo mi ha confidato che aveva questa speranza. Non ho voluto infrangere i suoi sogni.
"Con quel vestito sei un incanto..." dice lei con occhi sognanti "inoltre io ti faró dei bellissimi boccoli, ti metteró lo smalto e ti presteró i miei tacchi argento."
Annuisco accennando un sorriso e lei mi appoggia una mano su una guancia e mi bacia l'altra.
"Non voglio vederti così per un ragazzo, tesoro." Dice dolcemente "Ci ha perso lui."
Mi volto e le lascio un bacio sulla guancia, Martina è proprio una persona speciale.
Non appena l'aereo decolla, appoggio la testa e mi rilasso. Meglio dormire e non pensare, ultimamente le rotelle hanno lavorato troppo.


Quando riapro gli occhi do un'occhiata al finestrino e mi accorgo che ancora siamo tra le nuvole, chissà quanto manca all'atterraggio.
Mi stropiccio gli occhi e guardo Martina che dorme a bocca aperta accanto a me, devo farle assolutamente una foto! Cerco il telefono che avevo lasciato tra le gambe ma mi blocco nell'esatto istante in cui realizzo una cosa.
Ma se Martina è seduta alla mia sinistra ed io sono appoggiata alla spalla che si trova alla mia destra, a chi sono appoggiata?
Mi sollevo di scatto e mi volto, il ragazzo sta ridendo ed io credo di essere rossa in viso.
"Scusami, stavo dormendo e non mi sono resa conto! Scusami ancora, potevi svegliarmi!" Dico mortificata.
"Tranquilla, mi sono svegliato anche io da poco e non ho avuto il coraggio di svegliarti. Dopotutto non è stata mica una fatica fare da cuscino ad una bella ragazza..." mi guarda con dei grandi occhioni verdi che prima non avevo notato solo perché aveva gli occhiali da sole che ora sono in fronte. Mio Dio, ha degli occhi bellissimi.
"Che figura!" Esclamo coprendomi gli occhi con le mani.
"Non preoccuparti." Mi porge la mano destra "Io sono Cristian."
"Ginevra." Stringo la mano.
"Io sono Martina." Dice una voce assonnata dietro di me e quando mi giro Martina sta sbadigliando.
"Cosa è successo? Siamo arrivati?" Domanda ancora assonnata e sia io che Cristian scoppiamo a ridere.
"Manca ancora una mezz'oretta." Ci informa lui "Ora vi lascio ai vostri discorsi che preferisco non ascoltare. Ho sentito solo che parlavate di un ex ed anche la mia ragazza mi ha lasciato da pochi giorni, preferisco non sentir parlare di faccende amorose."
"È troppo carino per essere stato mollato..." mi sussurra Martina ad un orecchio e mi viene da ridere. Ma ha ragione. Ha tremendamente ragione.


Quando arriviamo in hotel sono le nove di sera, abbiamo mangiato un hamburger al volo e siamo stanchi morti. Ora ci siamo lavati e cambiati velocemente per scendere a fare una passeggiata, fortunatamente l'hotel è al centro di Messina.
"Domani faremo un figurone! Saremo la coppia più bella del matrimonio, dopo gli sposi ovviamente." Dice contento Michele circondandomi le spalle con un braccio. Si passa una mano nel folto ciuffo biondi e sorride come un bambino.
"Come avrà fatto Pietro a lasciarti?" Si chiede.
"Perché devi sempre ricordaglielo?" Lo ammonisce Alessandro.
"Gli ricordo che è un idiota." Mi lascia un bacio sulla fronte e poi si allontana per raggiungere Filippo ed Andrea.
Alessandro scuote la testa mentre mi guarda, qualcuno potrebbe trovare insopportabile il comportamento di Michele, ma io lo trovo solo molto genuino.
Alessandro e Martina camminano mano nella mano e ne approfitto per scattargli una foto: sono davvero troppo belli insieme!
Siamo entrati in un locale e abbiamo ordinato da bere, ma non appena la pista si è riempita e la musica è esplosa nella sala, Michele mi ha invitata a ballare.
Tutto stupendo se non fosse che lui balla davvero male, ma mi fa ridere ed una risata fa sempre bene.
Mi fa girare in continuazione, mi pesta i piedi e credo che una scimmia si muova meglio di lui!
"Ballo male solo per farti ridere..." m'informa "non credere che io sia così scoordinato."
Annuisco poco convinta e lui mi afferra di nuovo la mano per farmi girare, forse un po' troppo forte perché colpisco qualcuno dietro di me.
Mi giro per scusarmi tra le risate di Michele e mi accorgo che la persona che ho urtato è Cristian.
"Ancora tu!" Esclama lui. Si è cambiato ed ora indossa una camicia che gli fascia perfettamente il petto, ha le maniche arrocciate, i capelli biondo cenere ingellati e gli occhi che splendono.
"È proprio destino..." urla lui per farsi sentire.
"Senti, non flirtare con la mia ragazza anche se lei ancora non lo sa." S'intromette Michele e mi colpisco la fronte con la mano.
Cristian si fa di colpo serio e punta lo sguardo su Michele che dice: "Sto scherzando, amico! Vado a bere qualcosa."
E lo seguo con lo sguardo mentre si allontana.
Cristian mi passa un bicchiere e alza il suo per brindare: "Alle conoscenze in aereo."
"Alle conoscenze in aereo!" Ripeto io facendo tintinnare il mio bicchiere con il suo.

SerotoninaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora