Ho rimesso piede nell'appartamento verso le 13 e devo ammettere che mi era mancato, o forse mi era mancato il clima che si respirava qui. In realtà ora è un po' diverso, è un po' più teso.
Quando siamo arrivati c'erano ad aspettarci Filippo e la madre di Andrea a cui lui mi ha presentato come la sua ragazza.
Nonostante l'iniziale imbarazzo devo dire che poi mi sono tranquillizzata, forse perché già la conoscevo. Lei era visibilmente sorpresa ma felice tanto che le è uscita anche una lacrimuccia mentre mi diceva che sono la prima ragazza che Andrea le ha presentato. Mi ha fatto molto piacere sapere questa cosa perchè so che ha avuto molte ragazze ma solo me ha presentato a sua madre e questa cosa è sufficiente per farmi capire che ci tiene veramente a me.
Poi è arrivato Michele e una mezz'ora fa anche Alessandro e, con mio grande piacere, anche Amanda.
"Sono davvero felice per voi." Dice a bassa voce Amanda per non farsi sentire dagli altri "Sei proprio quello che serviva a mio fratello, ha cercato una come te una vita intera e io l'ho capito fin dalla prima volta che ti ho vista che eri tu."
"Grazie." L'abbraccio stringendola forte a me.
Siamo tutti seduti in cerchio, chi sul divano e chi per terra, mancano solo Andrea e sua madre che sono usciti per comprare qualcosa da mangiare e passare del tempo da soli.
Ora ci stiamo raccontando diverse cose, Filippo ad esempio si è tatuato un geco secondo la tecnica del mosaico sulla caviglia, ma siamo poco sciolti. Vedo Alessandro che ogni tanto lancia delle occhiate a Martina che fa di tutto per non incrociare il suo sguardo, allo stesso modo Amanda e Filippo che non si sono nemmeno salutati. Si sono lasciati veramente male, ed è un problema per il gruppo ma soprattutto per loro che sono costretti a vedersi di continuo.
Io e Michele in tutto ció siamo molto a disagio così lui decide di prendere in mano la situazione e buttarla sul ridere.
"Ho conosciuto una ragazza a Barcellona." Parla attirando l'attenzione di tutti e Alessandro e Filippo già ridono.
"Mi sono finto francese solo perché mi aveva confessato di avere un debole per i francesi." Aggiunge.
"Ma come hai fatto? Sai il francese?" Domanda Martina sorridendo.
"L'ho studiato alle medie, quindi le parlavo con il poco che mi ricordavo. Peró all'inizio ci aveva creduto: mi sono presentato con Jean-Luis di Parigi. Poi sono arrivati questi due stronzi che mi hanno chiamato Michele e hanno parlato in italiano e mi ha sgamato."
"Avreste dovuto vederlo mentre faceva finta di non conoscerci, ad un certo punto si è confuso e le ha detto in inglese I don't know them." Ride Alessandro.
"Il fantastico appuntamento si è concluso con uno schiaffo e lei che gli urla contro Italiens de merde!" Aggiunge sbellicandosi dal ridere Filippo.
"Ridete pure, io intanto ho conquistato Alex." Incrocia le braccia lui.
"Ora ti piacciono anche gli uomini?" Domanda Amanda e Michele la guarda male.
"No, è una ragazza."
Tra pochi minuti saranno le sei del pomeriggio ed io e Amanda abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata con la speranza che sia un po' meno caldo.
Vogliamo passare un po' di tempo da sole per parlare e raccontarci di questi mesi dove non ci siamo minimamente sentite. Non ce ne facciamo una colpa di questo, me lo aveva spiegato anche Martina, l'unica con cui parlava, che Amanda voleva restare un po' di tempo da sola per riflettere e per disintossicarsi da Filippo. Restare a contatto con noi le avrebbe fatto solo male e comprendo che sia tornata solo quando se la sentiva.
"Mio fratello non mi aveva mai detto nulla, riguardo al fatto che gli piacevi." Mi dice mentre passeggiamo fianco a fianco "Ma io da buona sorella avevo già capito tutto. È sempre stato fin troppo riservato e restio ad esternare i propri sentimenti, ecco perchè mia madre si è molto sorpresa del fatto che ha condiviso con noi te."
È proprio per questo motivo che all'inizio non andavamo d'accordo, perchè ogni passo avanti che io facevo lui tornava indietro di due passi, mi parlava con parole cattive per poi scusarsi, anche se attraverso i gesti ci siamo sempre capiti.
"Se qualche volte è più stronzo del solito avvisami, ci penso io." Mi dice lei "Non puó trattare male l'unica ragazza che ha la pazienza di sopportarlo."
A queste parole scoppio a ridere perchè effettivamente è vero che ho tanta pazienza, ma dopotutto sono riuscita a lasciare da parte i brutti momenti con lui non solo per la pazienza ma perché lo amo.
Mentre ci stiamo rilassando su una panchina con in gelato in mano sento della dita bussare sulla mia spalla e mi volto. Cristian è in piedi alla mia destra in veste ginnica e pochi metri dietro di lui ci sono dei ragazzi.
"Ciao." Mi dice semplicemente mentre mi alzo in piedi e lascio il mio gelato nelle mani di Amanda.
"Ciao." Ricambio.
"Vedo che sei tornata a Milano, finite le vacanze?" Domanda lui sorridendo lievemente.
"No, siamo tornati per lasciare un saluto ai ragazzi e alla famiglia di Andrea." Spiego e lui annuisce.
"Procede tutto a gonfie vele perció..."
"Sì, devo dire che sta andando bene." Ammetto ma sono un po' imbarazzata perchè l'ultima volta che ci siamo visti è stato un po' burrascoso.
"Digli che lo perdono per il naso solo se ti tratta bene." Dice con un sorriso dolce.
"Lo faró." Incrocio le dita tra di loro sorridendo.
"Va bene, io devo andare..." indica i suoi amici dietro di lui "ci mettiamo una pietra sopra?"
Annuisco e mi avvicino a lui stringendolo in un abbraccio sincero, poi lui si allontana e riprende a correre salutandomi.
Bè, è andata bene.
Mi siedo lentamente sulla panchina mantenendo lo sguardo su di lui finchè non scompare dietro agli alberi e poi riporto l'attenzione su Amanda.
"È impressionante come tu riesca a gestire i ragazzi, come fai?" Domanda lei sorridendo ed io scoppio a ridere.
"Non sono così brava."
Riprendo il mio gelato e lo finisco in silenzio dato che si sta sciogliendo mentre sono assorta nei miei pensieri.
Mi torna in mente la leggenda cinese del sottile filo rosso che ci lega alla persona a cui siamo destinati: non importa il tempo che passerà, le distanze, le circostanze e le mille peripezie, quelle due persone saranno destinate ad incontrarsi e a rimanere insieme.
Così non importa che Andrea partirà, perchè così mi ha rivelato questa mattina dato che è stato assunto, se lui è la persona legata al mio filo rosso sarà ancora qui, ad aspettarmi tra le mura di quell'appartamento che ha visto cose troppo belle per restare lì dentro.Pronti al conto alla rovescia per la fine della storia?🌸
STAI LEGGENDO
Serotonina
Storie d'amoreA tutti i genitori capita che prima o poi i figli chiedano "Mamma, papà, come vi siete conosciuti?" E anche se i genitori non lo danno a vedere, sono contenti di questa domanda, perché per loro è un'occasione per ripensare con nostalgia alla loro gi...