40.

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Come da tradizione il primo dell'anno ho dormito fino a mezzogiorno ed ora che sto facendo un pranzo-colazione in hangover mi sento uno straccio. Filippo e Martina stanno ancora dormendo e sono andata a controllare ora che siano vivi. Respiravano entrambi, comunque.
Alessandro ha avuto il coraggio di andare a fare  una corsetta mattutina per smaltire la sbornia, ma secondo me si è seduto a qualche tavolo di un bar ed ha fatto semplicemente colazione. Michele invece è tornato a casa dei suoi genitori stamattina, ma lo sono passati a prendere perchè non era in grado di guidare.
Notiziona del secolo: ho la macchina!
Finalmente mio fratello è andato a ritirare la macchina ad un concessionario l'altro ieri, l'ha nascosta in garage e me l'ha mostrata prima che partisse, ovvero mezz'ora fa.
"Fil, vuoi mangiare qualcosa per pranzo?" Domando entrando in camera sua. È spalmato sul letto a pancia sotto e con le braccia allargate di lato, indossa ancora la camicia bianca di ieri sera ma aperta ed ha dei boxer neri.
"Voglio morire." Mugugna contro il cuscino.
"Va bene, ma prima vuoi pranzare?" Domando.
"Non sono in grado di capire in questo momento se ho fame oppure no."
"Andiamo bene..." rido mentre salgo sul letto ed inizio a picchiare con dei piccoli pugni la sua schiena muscolosa.
"Gin" mi chiama ed io smetto di picchiarlo "ho fatto cazzate ieri sera? Non mi ricordo nulla."
Oh, nulla di che. Hai solo baciato la tua ex fidanzata, niente di serio.
"Perchè mi fai questa domanda?" Chiedo.
"Perchè so che faccio cazzate quando bevo." Mugola girandosi a pancia in sù e guardandomi con gli occhi socchiusi, forse perchè lo infastidisce la luce.
"Non dare di matto ma..." dico mordendomi il labbro inferiore "hai baciato Amanda."
"Cosa cazzo ho fatto?!" Urla mettendosi a sedere con un balzo. Io scoppio a ridere nel vedere i suoi occhi spalancati e la sua espressione preoccupata.
"Esatto, a mezzanotte."
"Mio Dio, ma sono deficiente! E lei...cos'ha fatto?" Chiede.
"Cosa doveva fare, Filì?" Rido io scendendo dal letto.
"Come ha reagito? Che ha detto? Sono un cretino, ma come mi è venuto in mente?" Si mette le mani tra i capelli.
"Fil, tranquillo." Esco dalla stanza e urlo "Chi si bacia il primo dell'anno si bacia tutto l'anno!"
Saltello come Heidi fino al soggiorno, ma poi, ricordandomi che devo chiedere a Martina se ha fame, mi giro per tornare indietro ed incontro Andrea e le sue stampelle in corridoio. Colui che è il più sobrio qui dentro si è alzato per ultimo, complimenti.
Gli passo accanto per entrare in camera di Martina e mentre aspetto che lei mi risponda che posso entrare fuori dalla porta, le labbra di Andrea si appoggiano sulla mia guancia.
Mi giro sorpresa verso di lui: "E questo perchè?"
"Hai appena detto che chi si bacia il primo dell'anno si bacia tutto l'anno." Spiega avanzando verso la cucina.
Forse ha bevuto anche lui ieri sera con mio padre e sua madre. Forse hanno fatto un festino. Forse si è drogato. Ma sicuramente non è in sè.
"È un messaggio subliminale?" Domando nuovamente a distanza di poche ore da ieri sera.
"Mi avvalgo della facoltà di non rispondere." Dice mentre si siede sul divano ed accende la televisione. Decido di non andare avanti con il discorso perchè potrebbe sprofondare in una situazione imbarazzante, così entro in camera di Martina. Il vestito e le calze che indossava ieri sera sono sparsi per terra, lei è rintanata sotto al piumone che la ricopre quasi interamente.
"Marti, mangi con noi?" Le domando sedendomi accanto a lei.
"Ovvio, ho una fame tremenda ma non avevo voglia di alzarmi." Solleva subito la testa, evidentemente era già sveglia.
"Perfetto, allora alzati e vieni a darmi una mano." Faccio per alzarmi ma mi blocca afferrandomi il polso.
"Senti, ma per caso, mio cugino si droga?" Domanda ed io scuoto la testa non capendo.
"Ho sentito quello che ti ha appena detto." Mi fa sapere e poi aggiunge "Le cose sono due: o questa convalescenza lo sta facendo impazzire, oppure io non so qualcosa..."
"Marti, ma non dice seriamente. Lo fa per scherzare..." la tranquillizzo io sorridendo.
"Tu me lo diresti, vero, se la situazione diventasse complicata?" Mi guarda alzando le sopracciglia.
"Martì, ti stai facendo dei film. È tutto apposto: io non interesso a tuo cugino e lui non interessa a me. Stava solo scherzando, lo fa di continuo." Parlo in tono pacato.
"Va bene, hai ragione." Mi sorride lei "Forse sono solo ancora un po' stordita da ieri sera. A proposito, non dovevi andare a pranzo a casa dei genitori di Cristian?"
"Ci vado a cena, ora sono impresentabile." Indico con l'indice le mie occhiaie e i miei capelli arruffati prima di uscire dalla camera.
Filippo è appoggiato al tavolino esattamente come era vestito prima, o meglio svestito. Potrebbe fare benissimo il modello, sembra un'opera d'arte in questo momento.
"Buongiorno!" Esclama Amanda arrivando con il suo pigiama colorato. Cammina a passo svelto verso la credenza, forse per prendere una tazza, ma lo sguardo gli cade su Filippo e sulla sua camicia aperta. Non la biasimo.
Filippo continua a guardare il telegiornale con disinvoltura anche se so perfettamente che sta recitando: prima sembrava farsela addosso da un momento all'altro. È preoccupato, ne sono sicura, ma forse come lui non si ricorda di nulla nemmeno Amanda. Erano veramente ubriachi.
Mi sarebbe piaciuto un tempo vederli insieme come coppia, dovrebbero essere stati veramente carini. Lei che gli tiene testa e lui che riesce a far sciogliere il suo cuore duro con l'ironia. Adorabili. Chissà, forse una seconda chance...


"Lei è mia madre Caterina e lui mio padre Leonardo." Cristian mi presenta i suoi genitori a cui stringo la mano. Abitano in un piccolo appartamento dentro Milano, molto sfizioso. Cristian è figlio unico quindi in questa casa abitano in tre, più la sua cagnolina Stella con cui sto giocando da quando sono arrivata.
"Tesoro, cosa studi?" Mi chiede amorevolmente Caterina mentre siamo a tavola. È una donna veramente deliziosa, cordiale e affettuosa con me sin dal primo minuto.
"Medicina."
"Perfetto! Man mano che ci invecchiamo ci servirà un dottore in famiglia!" Mi sorride Leonardo ed io ricambio.
Ovviamente all'inizio ero un po' agitata, dopotutto è la prima volta che incontro i suoi genitori. Cristian ogni tanto si volta e mi sorride, oppure mi stringe la mano sotto al tavolino per dirmi di stare tranquilla. Sono tranquilla, voglio solo fare una buona impressione.
"Mio figlio ti ha mai portata in moto?" Domanda Caterina ed io scuoto la testa.
"Quando lo farai, perchè so che lo farai..." si rivolge a Cristian "mi raccomando il casco e non andare troppo veloce. Ricorda che non sei da solo, ma hai la sua vita sulle spalle."
"Mia moglie non ha mai sopportato le moto." Interviene Leonardo.
"Ma sia io che papà abbiamo questa passione." Conclude Cristian mentre sua madre rotea gli occhi al cielo.
Dopo cena suo padre mi fa vedere delle foto di Cristian da piccolo, molte delle quali in sella a moto giocattolo, dove sembra un pulcino con i suoi capelli biondi. Mi hanno raccontato molti aneddoti divertenti sul loro bimbo dispettoso, come quando è entrato a scuola in motocicletta e ha girato tutti i corridoi. In seguito a ció è anche stato sospeso. Oppure quando per saltare un fosso con la moto è caduto e la moto ha continuato a camminare da sola con lui che la rincorreva. E molte altre cose da cui ho capito che non ha mai amato studiare e non ha mai amato le regole.
Ora è andato ad aiutare la madre con il dolce e sono rimasta da sola con Leonardo. Si toglie gli occhiali da vista e li ripone sul tavolino davanti a lui, poi mi guarda e mi dice: "Non vedevo Cristian così da tanto tempo. Sono veramente felice che abbia incontrato te."
Sorrido forse arrossendo un po' e sposto lo sguardo sul mio fidanzato che sta discutendo con sua madre in cucina perché ha tagliato il dolce male. Ogni tanto si gira verso di me e ridacchia mostrandomi il disastro che ha combinato.
"Sul serio, Ginevra, spero vivamente che questa storia duri. Lui non ci ha mai fatto conoscere una ragazza, oltre a te e alla sua ex." Torna a parlare Leonardo "Ma stai tranquilla, tu sei mille volte meglio di quella traditrice."
Lo ringrazio con un sorriso tirato ma anche un po' imbarazzata. Per fortuna Cristian torna con il dolce e spostiamo il discorso su quanto sia imbranato in cucina. Ottimo argomento, dato che prima mi sentivo soffocare.

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