"Mi sei mancata tantissimo." Soffia sulle mie labbra Cristian mentre mi stringe forte a sè.
"Anche tu." Lo guardo negli occhi sorridendo mentre afferra la sua valigia ed usciamo insieme dall'aeroporto.
Adoro gli aeroporti solo perchè è bello vedere le persone che si abbracciano perchè non si sono viste da tanto tempo oppure da pochi giorni come me e Cristian.
Quando ho detto che mi è mancato, ho detto la verità. Non è uno stupido bacio a cambiare i sentimenti che provo per lui, e non sarà nemmeno una notte in bianco a farlo.
"Vieni a cena da me, vero?" Domando retorica quando intravediamo Filippo pronto per portarci a casa in macchina.
Dovró prendermi una macchina anche io, ormai.
"Dove vi porto, signorini?" Chiede Filippo guardandoci attraverso lo specchietto retrovisore.
"Su una stella." Risponde Cristian.
"Io direi in un fantastico appartamento al terzo piano." Ribatte Filippo facendoci ridere.
I ragazzi lo salutano abbracciandolo e quando vedo Andrea colpirgli la spalla con un pugno prima di abbracciarlo ho una fitta allo stomaco. È tornato il senso di colpa.
Questa sera siamo veramente tutti e, mentre posizioniamo la polaroid per scattare una foto di noi intorno ad un tavolo con i cartoni della pizza, penso a quanto voglio bene a queste persone.
Quando è finito l'amore con Pietro e l'amicizia con Vanessa mi è crollato il mondo addosso. Peró tutto passa e ció che ci sembra la fine del mondo è solo un altro insegnamento della vita. Ed io amo i miei nuovi amici, anche se li conosco da pochi mesi. Ma non importa perchè lo capisci fin da subito se stai bene con una persona.
"Il prossimo mese ci verrà a trovare Amanda." Annuncia Andrea versandosi della Coca cola.
Bene, Filippo sarà contento. Anche se ora finge di non aver sentito e guarda il telegiornale, come se ci trovasse qualcosa d'interessante. Chissà se si ricorda della confessione che ha fatto quella sera...
"Dopo cena vogliamo giocare a Taboo?" Domanda Michele.
E così, come proposto, dopo cena ci troviamo a discutere per colpa di Taboo. Io e Cristian giochiamo insieme, ma stiamo perdendo. È che non capisco mai quello che mi vuole dire.
"La cosa che fanno in Ghost!" Esclama vedendo il tempo scadere.
"Ehm...acchiappare fantasmi?" Provo confusa e Michele scoppia a ridere.
"Vaso, amore, vaso." Dice Cristian esasperato.
"Non hai mai visto Ghost?!" Esclama Martina scioccata "È uno dei film d'amore più belli!"
"Non c'è nulla da fare, la coppia più forte siamo noi!" Michele batte il cinque a Martina.
Il turno successivo tocca a Filippo e Andrea, che non hanno fatto altro che insultarsi a vicenda. Non sono fatti per stare insieme.
Alessandro intanto si trova sul divano, ha rinunciato a giocare perchè eravamo dispari.
"Ale, vuoi giocare al posto mio?" Gli chiede Martina.
"No! Stiamo vincendo! Non puoi abbandonare ora!" Si oppone Michele ma Martina ride e ripropone la domanda ad Alessandro.
"Non vi preoccupate, tra un po' arriva Veronica." Dice Andrea guardando il telefono, forse gli ha scritto ora "Possiamo giocare tutti."
"Che bello..." dice Michele poco entusiasta facendoci ridere.
Non è che odiamo Veronica, peró non è proprio la persona più simpatica del mondo. Ancora mi ricordo quando mi ha detto che a lei non importa nulla dei conquilini di Andrea, non le importa di essere nostra amica, vuole solo Andrea.
Lui aveva detto che non era nulla di importante, peró se la fa venire alla nostra serata tra amici vuol dire che un po' di importanza ce l'ha.
Veronica arriva dopo dieci minuti, con i suoi jeans attillati, i tacchi a spillo ed un top che le fa risaltare il seno. Saluta Andrea con un bacio sulle labbra e poi viene a sedersi. Ora le squadre sono cambiate: Andrea con Veronica, Martina con Alessandro e Michele con Filippo.
Continuiamo a ridere e ad essere competitivi, peró non c'è la stessa spontaneità di prima. È evidente che siamo tutti a disagio.
"Mi sorprende che tu non l'abbia guardata per nemmeno un secondo..." sussurro in un orecchio a Michele.
"La sua bellezza è oscurata dalla sua cattiveria e dal suo essere scialba." Mi sussurra a sua volta e mi viene da ridere.
Ha ragione, peró. Involontariamente mi torna in mente quella sera davanti al Duomo quando Andrea mi ha detto che riuscirei ad incantare il mondo anche se fosse cieco e non vedesse la bellezza. Forse il più bel complimento che mi abbiano mai fatto.
Restano tutti a dormire qui stasera, ormai è diventato un albergo questa casa.
Mi richiudo la porta alle spalle e quando mi volto trovo Cristian a dorso nudo mentre osserva i miei appunti.
"Serotonina?" Domanda.
"L'ormone della felicità." Gli spiego "Ma non sono miei quegli appunti, non sono ancora arrivata a quel punto, quei fogli sono di Alessandro."
Lui annuisce e si alza per poi circondarmi la vita con un braccio e attirarmi a sè.
"Ed ora, sei felice?" Sussurra a pochi centimetri da me. Mi rifletto nei suoi occhi blu radianti e sorrido.
"Molto." Mi fiondo sulle sue labbra e mentre cadiamo sul letto sto ridendo.
Serotonina in abbondanza."Buongiorno..." Dico confusa entrando in cucina seguita da Cristian. Filippo e Michele sono stesi l'uno sul divano e l'altro sopra una coperta per terra.
"Perchè avete dormito qui?" Domando svegliandoli.
Intanto arrivano anche tutti gli altri che li fissano proprio come me e Cristian.
"Perchè..." si alza Filippo palesemente irritato "è dura vivere da single in una casa con tre coppie, avete messo sù un concerto stanotte!"
Arrossisco subito e Cristian si gratta la nuca, gli altri invece sembrano essere più tranquilli. Forse ci sono abituati dopo tutti questi anni.
"Dovremmo trovarci una fidanzata anche noi..." Michele si alza appoggiando un braccio sulle spalle di Filippo.
Scoppiamo tutti a ridere mentre prendiamo posto a tavola, alcuni di noi sono costretti a restare in piedi perchè il tavolino non è molto grande e le sedie mancano. Ad un certo punto il campanello suona e Andrea si precipita ad aprire, chi sarà a quest'ora del mattino?
"Sorpresa!" Esclama Amanda entrando in casa e trascinandosi dietro una grande valigia.
Abbraccia per primo il fratello che non sembra per nulla sorpreso quindi quasi sicuramente già sapeva del suo arrivo, e poi saluta tutti noi.
"Pensavo che tornassi il mese prossimo." Le dice Martina mentre la stringe forte.
"Delle circostanze superiori mi hanno costretto a tornare a casa prima..." dice lei mostrando un sorriso forzato.
"Cosa succede?" Domanda Martina.
"Riccardo mi ha mollata." Fa spallucce lei e per poco Filippo non si strozza con il latte.
Ci giriamo tutti verso di lui che è appoggiato con le mani al lavandino e sta tossendo, si gira verso di noi mostrando il pollice e dicendo: "Sto bene, ragazzi."
Trattengo a stento un sorriso, forse è arrivata la seconda possibilità di Filippo.

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Serotonina
RomanceA tutti i genitori capita che prima o poi i figli chiedano "Mamma, papà, come vi siete conosciuti?" E anche se i genitori non lo danno a vedere, sono contenti di questa domanda, perché per loro è un'occasione per ripensare con nostalgia alla loro gi...