"Buongiorno principessa." Cristian mi offre il buon giorno più dolce del mondo.
È domenica, fuori fa freddo, io sono sotto le coperte e Cristian ha un vassoio con la colazione in mano.
Lo appoggia sul comodino e si china per darmi un bacio.
"Buongiorno." Increspo in un sorriso le mie labbra contro le sue.
Si fa spazio nel letto e mi fa appoggiare la testa sopra la sua felpa.
Indossa una semplice tuta grigia ed ha i capelli un po' scompigliati. Ma è bellissimo lo stesso.
"Che ti va di fare oggi?" Mi domanda.
"Restare sotto le coperte con te." Dico.
"Non è una brutta idea." Mi sorride e poi mi lascia un bacio veloce sull'angolo della bocca.
Lo osservo per diversi secondi. I suoi occhi chiari e luminosi, il viso pulito e perfettamente disegnato, la fossetta sulla guancia.
È dannatamente bello.
Ed io mi sto friggendo sempre di più il cervello.
"Smettila di osservarmi."
"Sei bello." Ammetto con sincerità.
"E tu sei uno spettacolo!" Inizia a farmi il solletico sulla pancia facendomi contorcere tutta.
La maglietta mi si solleva un po' sulla pancia ed il contatto con la sua pelle mi provoca dei brividi lungo tutto il corpo.
Ok, forse mi sto innamorando veramente di lui.
Non vorrei parlare troppo presto, peró sto veramente bene.
E non credevo fosse possibile. Cioè non ho mai creduto al colpo di fulmine, forse anche perché con Pietro la situazione si è evoluta dopo anni, peró con Cristian mi sono trovata bene al primo sguardo.
"Lavatrice appena fatta!" Esclama Andrea entrando in camera con una cesta piena di panni miei, puliti e asciutti, ma gettati alla rinfusa.
"Non si usa bussare?" Domando sporgendomi un po' per guardarlo oltre Cristian.
"Tu entri quando ti pare in camera mia."
"Non è vero!" Esclamo e lui sorride malefico mentre esce dalla stanza.
Che urto! Ha interrotto questo momento tra me e Cristian, e quest'ultimo ne sembra abbastanza innervosito.
"Vogliamo mangiare?" Chiedo e lui annuisce rimanendo in silenzio.
Perfetto, è riuscito a metterlo di cattivo umore!
Mangiamo i nostri cornetti in silenzio e quando mi accorgo che ha un po' di zucchero a velo sull'angolo della bocca, glielo tolgo con il pollice. La mia mente torna a quella sera a cena con Andrea, a quando ha appoggiato la sua mano sulla mia guancia e ha scosso tutti i miei organi.
Mio Dio perchè ci sto pensando?
"Usciamo?" Domanda alzandosi.
"Potremmo anche rimanere a casa..." propongo io.
"Sai, vorrei evitare interruzioni..." allude a quello che è successo poco fa e a questo punto acconsento.Dopo aver trascorso l'intera giornata con Cristian, ora siamo appena rientrati in casa e sono quasi le una. Ho deciso di farlo dormire in camera mia, anche perchè è tardi e l'idea che possa tornare a casa da solo in auto e di notte mi spaventa. E poi non mi dispiace che dorma con me.
"Fai piano." Sussurro attraversando in punta di piedi il corridoio e non lasciando la sua mano.
Una volta entrati in camera, chiudo la porta a chiave così domani mattina nessuno ci disturberà.
"Se non hai il pigiama ho qualche maglietta da uomo di mio fratello nell'armadio." Lo informo mentre sfilo le scarpe. Adoro le magliette da uomo, e ne ho rubate molte anche a Pietro. Ora peró sono alla discarica.
"Penso di poter dormire anche così..." dice sfilandosi la maglietta "se per te non è un problema."
"Assolutamente no." Dico scuotendo la testa e ammirando il suo fisico asciutto. È perfetto.
Smettila di sbavare, Ginevra.
Almeno i pantaloncini della tuta che gli propongo li accetta, per fortuna.
"Se ti volti, mi metto il pigiama." Gli dico estraendo da sotto il cuscino il mio pigiama a pois rosso e bianco che lui guarda divertito.
"Va bene." Dice sorridendo e accomodandosi a pancia sotto sul letto con il volto rivolto verso il lato opposto al mio.
Sfilo velocemente tutto e mi metto il pigiama con una velocità che mi sorprende. Lego i capelli in uno chignon morbido e mi infilo sotto le coperte al suo fianco.
"Non hai sbirciato, vero?" Mi volto per guardarlo negli occhi e lui cerca di trattenere un sorriso.
"No..." si morde il labbro.
"Cristian..." dico con tono severo "ti facevo un bravo ragazzo."
"Anche i bravi ragazzi hanno le loro debolezze, e la mia è una ragazza con gli occhi azzurri come l'oceano." Si avvicina di più a me e mi abbraccia facendo passare un braccio dietro le spalle ed uno sullo stomaco.
"Sei stupenda anche con quest'orrendo pigiama." Ride lui tra i miei capelli.
"È uno dei miei pigiami preferiti!" Esclamo sottovoce, non vorrei svegliare gli altri.
Appoggia le sue labbra sulla mia fronte ed io chiudo gli occhi assaporando questo momento di dolcezza.
Ho sempre criticato chi dopo una storia d'amore importante si fidanza dopo poco tempo, peró ho sbagliato. Ho sbagliato a giudicare queste persone.
Io ho vissuto con Pietro la mia prima storia seria e, nonostante l'epilogo, è stata una bella storia. Ed ora ho incontrato Cristian, e non credevo che fosse possibile dare e ricevere così tanto in così poco tempo.
"Quindi, a questo punto, noi cosa siamo?" Domando appoggiata alla sua spalla.
"Non so, dimmelo tu." Fa spallucce "So solo che ora mi trovo nel tuo letto."
"Quindi saresti il mio fidanzato?"
"Se proprio lo desideri..." dice con aria insolente ed io gli colpisco la spalla con una mano.
Lui si abbassa e mi bacia con passione, poi sposta le sue labbra sulla mia fronte e mi bacia come fa un padre con la sua bimba prima di andare a letto.
"Buonanotte." Sussurra.
"Buonanotte." Ripeto io.
"Oh, sarà sicuramente una delle notti migliori della mia vita."
E ci addormentiamo così, abbracciati, il mio corpo minuto completamente coperto da suo, e quando ci svegliamo la mattina seguente siamo nella stessa identica posizione.
"Buongiorno." Mi dice con voce rauca non appena apro gli occhi e lo trovo che mi sta fissando.
Mi stiracchio e poi gli bacio il sorriso che ha stampato in faccia.
Raggiungiamo gli altri che sono già in cucina e, proprio come Martina ed Alessandro, ci scambiamo un bacio mentre la macchina del caffè si sta scaldando.
"Andrea, non ti viene da vomitare?" Domanda Filippo mentre è appoggiato con i gomiti sul tavolino e ha una tazza di latte tra le mani.
"Ho smesso di bere il latte apposta." Dice Andrea schifato mentre fissa la sua tazza.
"Siete solo invidiosi." Dice Martina addentando una fetta biscottata.
E forse ha ragione. Perchè è bello svegliarsi la mattina e voler dare il buongiorno solo ad una persona per prima, è bello svegliarsi con un bacio, è bello bere il cappuccino insieme ed è bello abbracciarsi dentro casa.
È bello ricevere amore, e ultimamente ne avevo proprio bisogno.Buon pomeriggioooo!! Allora vi dico solo una cosa, giusto per fare la cattiva e mettervi curiosità, nei prossimi capitoli ne vedrete delle belle. 🥰
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Serotonina
RomanceA tutti i genitori capita che prima o poi i figli chiedano "Mamma, papà, come vi siete conosciuti?" E anche se i genitori non lo danno a vedere, sono contenti di questa domanda, perché per loro è un'occasione per ripensare con nostalgia alla loro gi...