Il silenzio che segue l'attacco dei due ragazzi mai visti prima è imbarazzante e mi pone in una situazione di disagio.
"Ciao Aaron, è bello rivederti, anche se non immaginavo di trovarti in pericolo, di solito sei tu quello che fa male agli altri" dice il ragazzo con un velo di arroganza.
Stringe ancora il suo machete e ci guarda con occhi da maniaco.
"Bloody, non fare così, magari il nostro vecchio amico ha perso un po' del suo stile" dichiara la ragazza; sorride maliziosa e posa una mano sulla spalla del suo compagno.
Aaron cerca di non ridere, ma il suo sorriso parla da sé.
"Qualcuno mi spiega che succede? Chi siete voi?" domando.
Loro due mi guardano; la ragazza mi esamina dalla testa ai piedi.
"Siamo quelli che ti hanno salvato la vita, non ti basta sapere questo?" chiede lei.
"Effettivamente...no, non mi basta" rispondo irritata.
"Zoe, ti prego" mi dice Aaron, che mi guarda come per dirmi di stare zitta.
"Ti prego cosa? Tu conosci queste persone? Come fai a..."
Mi interrompo da sola, in preda al nervosismo.
"Certo che ci conosce. Piuttosto, noi dovremmo chiederci: come fa a conoscere te? Non ti abbiamo mai vista prima" replica il ragazzo, o come l'ha chiamato lei prima: Bloody.
"Lei è una di famiglia, una dei morti, per intenderci" dice Aaron che si avvicina a me.
"Come? Ci sono altri morti a parte te, Justin e Sam?" chiede la ragazza stupita.
"Solo lei, quindi non fatele nulla, è dei nostri" risponde Aaron.
Parla con una serietà che mi tranquillizza; ciò vuol dire che gli interessa davvero proteggermi.
"Dei nostri? Ma che vuol dire? Chi sono queste persone?" domando sempre più confusa, guardando verso Aaron.
Lui esita a rispondere.
Non capisco cosa stia succedendo ma la situazione non mi piace.
"Lascia che mi presenti, tesoro: io mi chiamo Bloody Hole, sono un demone, uno dei più pericolosi, e adoro uccidere le persone. Dimmi un po', tu sei single?" chiede Bloody con un sorrisino stampato sulle labbra, rivolgendosi a me.
Non riesco neppure a rispondere, sono semplicemente esterrefatta.
"Ignoralo, il mio amico è un cretino. Io invece sono Killer Joy, e sono io il demone più pericoloso al mondo, non lui" afferma la ragazza, lanciando a Bloody un'occhiata di sfida.
"Va a chiederlo a tutti i bambini che terrorizzo ogni notte e poi ne riparliamo" scherza lui.
"E tu va a chiederlo all'uomo senza testa steso qui e poi ne riparliamo."
Lo provoca con tutta la sicurezza e tranquillità del mondo.
Questi due sono fuori di testa e non fatico a credere che siano anche amici di Aaron.
"Ah, ragazzi, per favore, mantenete la calma. Come avete fatto a trovarci? Pensavo foste andati via da New Hope molto tempo fa" dice Aaron preoccupato.
"Siamo tornati quando a New York ha iniziato a girare la voce dei fantasmi. È vero che il libro degli spettri è stato aperto?" domanda Killer Joy curiosa.
"Sì, è vero, ma voi cosa c'entrate in tutto questo?" chiedo.
"Nulla, volevamo solo proteggere il nostro amico; ti stiamo seguendo da giorni" sorride Bloody eccitato; nel mentre guarda Aaron allegramente.
"Wow, ma è...meraviglioso!" Aaron risponde con tono nervoso; capisco che non è molto contento di questa rivelazione.
"Allora, amico, ti è piaciuto il nostro salvataggio? Era abbastanza nel tuo stile?" domanda Bloody.
"Sì, certo, siete stati bravissimi, ma adesso dovete andare via, non sapete contro chi vi siete messi."
"Non abbiamo paura del re della morte, o di nessun altro" ribatte killer Joy.
"Dovreste, invece, quindi levatevi di torno" risponde Aaron con tono duro.
"Ma dai, dopo tutto quello che abbiamo fatto per te! Ho anche ucciso quella puttanella che stava cercando di farti fuori, l'altro giorno."
Nel momento in cui Bloody ci mette al corrente di quello che ha fatto a Joanne - di chi altri potrebbe mai parlare? - , io e Aaron perdiamo colore in volto.
"Aspetta, tu hai ucciso Joanne?" chiedo, faticando per contenere l'attacco di rabbia che sta per colpirmi.
"Era quello il suo nome? Si addice a una puttana."
Ride lui.
"Oh mio Dio..." sussurro portandomi una mano tra i capelli.
Aaron è incapace di aprire bocca.
"Che c'è? Ho sbagliato qualcosa?" chiede Bloody divertito.
Killer Joy sembra capire la gravità della situazione, quindi resta in silenzio.
"No, non hai sbagliato niente, tu sei stato...un buon amico, ma adesso credimi, è meglio che ve ne andiate; se ci tenete a me, fatelo!" dice Aaron, che mantiene a stento la calma.
Si comporta con loro come se fossero dei bambini, o degli schiavi al suo comando.
Mi chiedo che razza di rapporto macabro abbiano.
"Credo sia troppo tardi per andare, le altre guardie ci hanno visto, stanno venendo a prenderci" replica Killer Joy.
I passi rumorosi e decisi di quegli uomini si avvicinano a noi.
"Scappiamo!" ordina Aaron indietreggiando.
"No, amico, Bloody Hole non scappa mai, ma uccide" ribatte Bloody stringendo forte il suo machete, sorridendo scaltro.
"Che facciamo?" domando ad Aaron nervosamente.
"Noi dobbiamo andare, Sam è qui vicino" risponde lui.
"Ma quel tipo è completamente pazzo, non possiamo lasciarlo combattere" lo contesto.
"Proprio perché è pazzo dobbiamo farlo. Forza, seguimi."
Aaron mi prende per mano e inizia a correre. Bloody resta fermo.
Non sembra proprio voler andare via.
Io e Aaron corriamo il più veloce possibile e imbocchiamo un altro sentiero.
Vediamo finalmente uno spiraglio di luce e ci precipitiamo al suo interno.
Il muro dietro di noi si chiude non appena entriamo qui dentro e ci ritroviamo bloccati.
"Non guardare indietro, siamo sulla strada giusta" dice Aaron deciso.
"Ma i tuoi amici?"
"Loro troveranno un modo, credimi, lo fanno sempre" risponde.
Mi obbligo quindi a non fargli altre domande e a proseguire.
Camminiamo lungo il sentiero, finché non sentiamo delle voci.
Appartengono a degli uomini, ma c'è anche la voce di una ragazza che continua a urlare sofferente.
"Sam!" affermo vedendola legata al muro con delle catene - sicuramente bollenti- .
Sam e gli uomini che la torturano non possono vederci, dato che siamo nascosti dietro a un muretto in pietra.
"È lì che mi tenevano legato quando volevano torturarmi" dice Aaron; posso scorgere la rabbia nel suo sguardo.
Questo posto nascosto sotto terra è un luogo buio e caldo; il pavimento è ricoperto di fango, ci sono numerosi sentieri e stanze nascoste. Si tratta di un labirinto che cambia forma continuamente, dove sarebbe quasi impossibile non perdersi.
"Come li fermiamo? Hanno delle armi per ucciderci" dichiaro.
"E noi abbiamo i nostri poteri. Basta farci bloccare dalla paura!" risponde stringendo un pugno.
"Non ne sono più capace, lo sai che non riesco a controllare le mie emozioni."
La voce mi trema per l'ansia.
"Beh, inizia a farlo, perché mia sorella è anche la tua migliore amica e non deve morire a causa nostra."
Aaron parla con decisione, poi guarda verso Sam che viene colpita con la stessa spada che hanno usato su di noi.
Una forte collera prende il sopravvento su di me ripensando a quel dolore, alle mie stesse urla.
Non posso più avere paura.
"Vado" dico tutto d'un tratto.
Aaron mi guarda sorpreso.
Annuisce poco dopo e mi trasmette un po' di sicurezza.
Mi precipito verso il primo di quegli uomini che cattura la mia attenzione e, senza aspettare un secondo di più,
afferro le sue spalle e le stringo, fino a ucciderlo, rubando la sua anima.
Gli altri uomini si voltano preoccupati e Sam mi guarda sconvolta.
"Zoe" dice debolmente.
"Sam, non preoccuparti, presto sarà tutto finito" rispondo sorridendo.
"Questo è da vedere" controbatte un'altra guardia; mi salta addosso e prova a colpirmi con la spada. Prima che possa farlo, Aaron la blocca grazie ai suoi poteri.
La fa volare in aria e la spinge verso altre due guardie; così, cadono tutti e tre e io ho il via libera per attaccarli.
Rubo le loro anime e colpisco gli uomini che tentano di uccidermi, mentre Aaron imita i miei gesti.
Stiamo combattendo e Sam non può far altro che dimenarsi spaventata.
"Ehi, Aaron, ti sono mancato?" domanda un uomo piuttosto alto e con una cicatrice sulla guancia, colpendolo con una corda bollente.
Aaron cade a terra e guarda il suo aggressore con aria furente.
"Di nuovo tu, che bella sorpresa!"
Ride aspramente.
Credo si tratti dell'uomo di cui mi ha parlato qualche tempo fa, lo stesso che l'ha torturato.
Aaron si rialza e, con i suoi poteri mentali, lo fa volare in aria; gli salta addosso e gli tira un pugno talmente forte che posso sentire la sua mascella rompersi.
"Vedo che non sei poi tanto forte se io non sono legato" lo provoca Aaron.
In tutta risposta, riceve uno sputo in faccia
È disgustoso.
Utilizzo i miei poteri per spezzare il collo a una guardia, poi tiro un calcio a un'altra e la faccio cadere a terra, prendendo la sua anima con una mossa rapida.
I miei poteri si stanno piano rafforzando e sento di poter fare qualsiasi qualcosa.
Corro verso Sam e provo a liberarla, ma lei mi ferma subito.
"Le catene, sono bollenti" dice.
Il suo volto è pieno di graffi e dalle sue labbra cola qualche goccia di sangue.
"Ok, uso i poteri" rispondo e mi allontano leggermente da lei.
Sto per liberarla ma qualcuno mi attacca alle spalle, spingendomi a terra.
Sam grida in preda al terrore mentre tira calci al vuoto.
Guardo l'uomo sopra di me; è una delle guardie e sta per pugnalarmi.
Mi dimeno ma la paura prende di nuovo il sopravvento. Mi immobilzzo.
Proprio quando sta per uccidermi, arriva Justin che con i suoi poteri lo spinge via e lo fa volare fino al muro in pietra, spaccandolo quasi.
"Dammi la mano" mi dice Justin porgendomi la sua.
La prendo subito e mi alzo in piedi, felice di vederlo sano e salvo.
"Ma che fine avevi fatto? Credevo ti avessero rapito" dico con il fiato corto.
"Ho preso una scorciatoia, non pensavo che voi sareste rimasti indietro" risponde.
"Beh, ti sbagliavi, ma almeno stai bene, ne sono felice."
Sorrido.
"Non me lo sarei mai aspettato, ma ok."
Lui ridacchia e si avvicina a Sam, per liberarla.
Utilizza i suoi poteri sulle catene che si spezzano.
Sam cade a terra ma Justin la prende prima che possa farsi male.
"Justin" dice lei con voce flebile.
Lui la guarda e sorride.
"Ciao piccola Sam" risponde accarezzandole il volto.
Li osservo sorpresa, soprattutto confusa dal modo in cui la sta guardando; sembra quasi un ragazzo innamorato.
Aaron sta lottando ancora con quella guardia; tenta disperatamente di fermarla, prima che lo pugnali.
"Porta fuori Sam, qui ci penso io" dico a Justin.
"Cosa? sei sicura?" chiede lui poco convinto.
"Sì. Andate via, forza!" rispondo senza mostrare la minima esitazione.
Justin prende in braccio Sam e corre via. Una volta trovata l'uscita, potrà teletrasportarsi fuori; ma, fino a quel momento, potrà solo correre in questo labirinto.
Mi precipito verso Aaron; prova in tutti i modi a bloccare la guardia che spinge la spada verso di lui.
Tiro un calcio a quell'uomo e lo afferro per la gola.
"Aaron, uccidilo!" esclamo aumentando la presa su di lui.
Aaron non se lo fa ripetere due volte e gli afferra una spalla, risucchiando velocemente le sue energie vitali.
"Non importa, tanto presto morirete tutti insieme a me" afferma la guardia mentre il suo volto si fa pallido.
"Allora mi divertirò a torturati all'inferno" risponde Aaron, prima che lui cada a terra.
Ora sono tutti morti, tutti tranne noi due.
Ci guardiamo negli occhi, sfiniti.
"Sei stata brava" mi dice Aaron, fiero.
"Lo siamo stati tutti e due" rispondo abbozzando un sorriso.
Aaron ricambia e mi guarda con un barlume di eccitazione.
Il nostro entusiasmo viene interrotto dal terreno che inizia a tremare e ad aprirsi.
Siamo costretti a separarci e sotto di noi si apre un squarcio; al suo interno si alzano delle fiamme, proprio come accadde durante la battaglia con il lato oscuro di Justin.
"Aaron" lo chiamo spaventata.
"Mantieni la calma, sta giocando con noi" risponde.
"Chi?" chiedo allarmata.
Un rumore assordante mi costringe a coprirmi le orecchie e mi piego leggermente.
Poi, la voce calda di un uomo si espande ovunque.
"Bravi, dovrei farvi un applauso, avete dimostrato del vero coraggio poco fa" asserisce.
Il suo tono è oscuro e destabilizzante.
Mi irrigidisco, sempre più confusa.
"Ma, se credete davvero di poter sconfiggere il re della morte..." continua a parlare e un'ombra si insinua sul muro davanti a noi.
La osservo muoversi con l'ansia e la paura che avanzano.
"Beh, vi sbagliate di grosso" dice ancora lui, che si fa sempre più vicino.
L'attimo dopo, un uomo si palesa a noi; i suoi capelli sono scuri, la sua carnagione è abbronzata e i suoi occhi sono di un nero fin troppo intenso.
È alto e muscoloso, come se fosse stato scolpito da un dio greco in persona, e ci guarda con un sorriso furbo sulle labbra.
Mentirei se dicessi che non mi stanno venendo i brividi.
Il re della morte è qui, davanti a me, e io lo sto guardando dritto negli occhi.Spazio autrice:
Finalmente vediamo il re della morte, e non sembra affatto un tipo amichevole.
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Undead 2 (Il Libro Degli Spettri)
ParanormalA New Hope arrivano nuovi misteri, sta volta si tratta di due bambine che seminano il terrore per tutta la città, risucchiando la vita delle persone. Zoe si ritroverà a combattere contro i suoi sentimenti, contro i demoni del suo passato e contro ci...