Mi ritrovo a terra, ancora una volta circondata dalla nebbia, talmente intensa da non poter vedere nulla; così non sono in grado di capire dove Sam mi abbia trascinata.
Tossisco e non riesco in alcun modo ad alzarmi.
Ho la sensazione che le mie gambe siano state legate da delle catene ma non è così.
"Sam, dove mi hai portata?" chiedo con un filo di voce ricolma di confusione.
Sento il rumore dei tacchi e vedo una figura ancora indefinita che cammina lentamente.
"Sam..." dico il suo nome cercando di capire se sia lei.
Piano, la figura diventa più chiara e riesco a vedere, anche se con fatica, la persona di fronte a me.
Riconosco i suoi capelli scuri e il vestito lungo e nero che arriva a coprirle metà collo, gli occhi marroni, la pelle candida e l'espressione dolce ma allo stesso tempo malinconica che ho già visto nella residenza dei Perry.
"Anastasia!" esclamo in preda allo shock.
È proprio lei, la donna che è stata sacrificata e che ha intenzione di tornare in vita possedendo un essere umano di New Hope per sempre.
Anastasia mi guarda sorridendo acutamente.
"Zoe Evans, è un piacere vederti, finalmente posso presentarmi con le mie naturali sembianze" risponde.
C'è entusiasmo nei suoi occhi ma cerca di mascherare questa emozione parlando con un tono pacato.
Mi siedo sul terreno e la guardo sbigottita.
"Tu...tu...non può essere, prima eri..." Per quanto mi sforzi, le parole non riescono a venir fuori come vorrei.
"Nel corpo di una sedicenne idiota e con poco gusto nel vestire? Sì, lo so" ammette ridacchiando.
Era davanti ai miei occhi, Anastasia Barks era lì e io non mi sono accorta di nulla.
Non posso credere stia succedendo davvero, le mie gambe tremano al solo pensiero.
"Eri nel corpo di Sam, ecco perché ha rubato il libro!" affermo sconcertata.
"Diciamo che mi serviva una persona più forte di un semplice umano ma, allo stesso tempo, della quale nessuno avrebbe mai sospettato. Mi sarebbe piaciuto possederti ma le mie bambine non sono riuscite a prenderti; hai conquistato la loro fiducia, bel lavoro."
Sorride forzatamente, infastidita dalle sue stesse parole.
"Come hai fatto? Credevo che un fantasma non potesse entrare nel corpo di un morto" ribatto.
Claire ci ha fatto credere fosse così, ma se si fosse sbagliata? Se, in realtà, un fantasma potesse davvero possederci e diventare poi quasi imbattibile?
"Con Aaron sarebbe più difficile, ma la povera e indifesa Samantha Fletcher, lei è stata una preda facile, e guardala ora! Ora sì che è capace di difendersi ed è tutto merito mio" dice.
Sam non era così forte grazie alla sua rabbia, il merito era di Anastasia Barks che si trovava nel suo corpo.
Non oso immaginare cosa questa donna abbia in mente adesso e il motivo per il quale mi abbia trascinata in un posto del genere.
"Non ti lascerò andare avanti con questo piano, io e i miei amici salveremo la città e anche Sam" dichiaro risoluta.
"Tu e i tuoi amici? Intendi Justin e Aaron? L'eroe idiota e il ragazzo troppo impulsivo per essere ancora vivo? Oppure la fantasmina buona e l'umano inutile che ti porti dietro? Non credo proprio, Zoe, nessuno di loro avrà mai una possibilità contro di me" risponde e pare convinta di tutto ciò che ha detto.
Non ha affatto paura.
"Sono stata sacrificata da un gruppo di uomini che volevano l'approvazione di un essere molto più potente. Mio marito mi ha lasciato per una puttana qualsiasi e ha permesso che lei lo uccidesse nel sonno; alla fine voleva solo i suoi soldi. E poi...poi ho perso le mie bambine mentre quegli stronzi che mi hanno uccisa le stavano portando via dall'America per darle in pasto a chissà quale maniaco. Se credi che perdere tutto non ti faccia diventare così cattiva da essere disposta a ogni cosa per vincere, allora ti sbagli di grosso" continua, adesso infuriata.
Anastasia sta soffrendo molto e negarlo mi renderebbe una persona senza cuore; non posso neanche immaginare quale dolore si porti dentro.
"Mi dispiace per quello che ti è successo ma ciò non ti dà il diritto di minacciare la città. Stanno morendo così tante persone a causa tua, te ne rendi conto? Hai superato il limite."
"Non mi lamenterei se fossi in te, alla fine è solo colpa tua; tutto ha avuto iniziato con la tua nascita: la bambina speciale, destinata a diventare il più forte degli esseri soprannaturali al mondo. Non sono io il vero male a New Hope, ma tu!" asserisce con una rabbia sempre più evidente.
Deve star delirando, perché non ho alcuna idea di cosa stia dicendo.
"Di che cazzo stai parlando? Io non ne so niente!" controbatto.
"Certo che non lo sai, ma noi della seconda dimensione sì; le informazioni in quel posto girano velocemente e tutti sanno chi sei davvero, qual è il tuo compito sulla terra e che, per colpa tua, siamo rimasti bloccati in quel posto, tutti quanti!"
Ancora una volta assumo un'aria confusa.
Anastasia vuole confondermi per prendere tempo, così Sam potrà nascondere il libro degli spettri e non verrà mai chiuso.
"La nascita del male ha condannato tutti noi, ogni anima dannata è stata rinchiusa nella seconda dimensione perché tu sei nata. La cattiveria che avresti portato sulla terra un giorno sarebbe stata troppo grande e serviva ristabilire un certo equilibrio, sacrificando gli esseri soprannaturali o umani che un tempo potevano viaggiare liberamente per il mondo, pur essendo fantasmi, in cerca della pace."
Mi disprezza e, più mi guarda, più lo comprendo.
Ricambio le sue occhiate ricche d'odio e, in quel preciso istante, mi sento nuovamente un essere umano impaurito e con il fiato corto, incapace di reagire.
Credevo di aver superato la paura ma non avrei mai potuto prevedere che Anastasia Barks mi avrebbe rapita e minacciata; è come se non avessi più dei poteri e, anche se li avessi, come se non fossi in grado di utilizzarli.
"Sei morta quasi un secolo fa, ti rendi conto che non potrebbe mai essere colpa mia?" domando.
"Un secolo fa le cose erano diverse e noi fantasmi eravamo liberi di vagare per New Hope; nessuno ci poteva vedere, certo, ma non eravamo condannati a soffrire e a guardare il mondo attraverso uno specchio sfocato..."
Il suo sguardo si sposta altrove; il ricordo deve renderla vulnerabile e non ha intenzione di mostrarmi questo lato di sé.
"No...io non sono nata così, lo sono diventata perché il re della morte mi ha dato una seconda possibilità, qualsiasi cosa ti abbiano detto lì dentro è una cazzata" le spiego angosciosamente.
"Tu credi? Allora spiegami, Zoe, perché sei così forte nonostante tu non abbia ucciso tutte quelle persone come Aaron? Perché sei imbattibile? Perché il lato oscuro di Justin avrebbe dovuto scegliere te e non Aaron?"
Mi pone queste domande camminando verso di me che indietreggio senza alzarmi in piedi; non avrei abbastanza forze per correre via.
"Non lo so ma non ho intenzione di giocare a questo gioco con te. Riportami indietro!" replico inquieta.
Anastasia mi raggiunge e io realizzo che, se continuerò a muovermi, cadrò dritta in un burrone e non ho idea di quale luogo oscuro possa attendermi lì sotto.
"Non posso, tu sei l'unica persona che può fermarmi, se ti lascerò andare per me sarà finita" afferma.
"E come potrei se nemmeno so come fare?" parlo con un tono più alto e lei mi fissa intimorita.
"Hai provato a manipolare le mie bambine, tu sei una minaccia!" risponde accarezzandosi il collo per un breve momento.
Potrei dirle che è vero e che ho intenzione di rispedirla nella seconda dimensione a tutti i costi, ma la renderebbe solo più agguerrita.
Anastasia mantiene i suoi occhi puntati su di me, poi mi afferra per il collo e mi solleva da terra.
"Ho passato sedici anni ad aspettare che qualcuno aprisse il libro degli spettri, ora non lascerò che una ragazzina qualunque rovini tutto!" mi urla contro mentre i suoi occhi diventano bianchi e la sua pelle si sgretola come fosse di cartapesta.
"Anastasia, ferma!" dico e la mia voce si blocca in gola.
Ora sono davvero pietrificata dalla paura.
"Né tu, né Aaron, né Justin, nessuno si metterà più in mezzo, perché in tal caso...vi ucciderò uno per uno!" aggiunge prima di portarmi verso il burrone.
Guardo alle mie spalle con sgomento, pronta a tutto quello che potrebbe accadermi a breve.
"E tu, Zoe Evans, sarai la prima" termina così il suo discorso, per poi lanciarmi nel burrone.
Urlo e provo a tornare sù utilizzando i miei poteri, ma ogni tentativo si rivela inutile.
Sto cadendo in un buco nero dal quale potrei non uscire e mentirei se dicessi che sono convinta di potermi salvare.
Sto per raggiungere il suolo quando vengo nuovamente tirata su.
Delle mani morbide mi stanno guidando verso la salvezza ma non riesco a capire a chi appartengano.
Riconosco, però, lo stesso profumo che mia madre aveva sempre addosso.
Mi sorprende, durante i primi istanti, poi non sono più in grado di pensarci;
vengo lanciata in alto e, in un battito di ciglia, un vortice di luce bianca mi riporta nella mia dimensione e cado nella cucina di Sarah.
Davanti a me c'è Justin che torna a sorridere non appena lo guardo negli occhi.
"Sta bene!" dichiara lasciandosi scappare una risata gioiosa.
"Justin, Aaron" rispondo bisbigliando, rendendomi conto della presenza del secondo ragazzo.
Qui dentro ci sono solamente loro.
"Ciao novellina, Sam ti ha fatto il culo sta volta" scherza Aaron che mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Anastasia era entrata nella mia testa, facendomi credere di avermi portata chissà dove, ma sono sempre stata qui. Ciò vuol dire che mia madre non è venuta a salvarmi e che era tutta una stupida illusione.
Perché avrebbe mai dovuto fare qualcosa di buono per me? È stata lei a uccidermi e non la perdonerò mai.
"Dov'è Sam? E Sarah e Joy?" chiedo subito ai ragazzi, tornando in piedi grazie all'aiuto di Aaron.
"Sam ha preso Sarah e sono scappate insieme, Joy, invece, è andata a cercare Bloody" risponde Justin.
"Dobbiamo cercare Sarah, lei è...è in pericolo" dico mentre esco dalla cucina e mi dirigo in salotto frettolosamente.
"Non credo, Sam è arrabbiata con noi ma non le farebbe mai del male" replica Aaron, aspettando un po' prima di seguirmi.
"Forse la vera Sam non lo farebbe, peccato che quella ragazza non lo sia" ribatto e tutti e due mi guardano disorientati.
"Che cosa?" domanda Justin.
"Il fantasma di Anastasia Barks è stato sotto il nostro naso per tutto questo tempo ed è nel corpo di Sam; credo abbia aspettato di prendere del tutto possesso su di lei, così da poter rubare il libro, e ora lo nasconderà chissà dove" affermo turbata.
"Non è possibile, me ne sarei accorto se mia sorella fosse stata posseduta" dice Aaron scettico.
"Ha fregato tutti quanti allora" lo contesto lanciandogli un'occhiata nervosa.
Lui non risponde e sospira avvilito.
Continuare a discutere non servirà a molto e, per fortuna, o malauguratamente, a interromperci sono delle urla provenienti dal piano di sopra.
"E questo?" chiedo inarcando un sopracciglio.
Corriamo spediti lungo le scale ed entriamo nella stanza da dove arrivano le urla disperate.
Qui ci aspetta una visione a dir poco raccapricciante:
Lo zio di Sarah è legato al letto, non indossa i vestiti, se non per la biancheria, e si dimena freneticamente.
"Aiutatemi, vi prego!" strepita.
Deve essersi appena svegliato; Sam l'avrà attaccato prima che arrivassimo qui.
Lo guardiamo sconcertati mentre continua a gridare e piangere con disperazione.
Anastasia non si fermerà facilmente e dovrò colpire Sam se voglio impedire che nasconda quel libro.
Sarò mai in grado di farlo?
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Undead 2 (Il Libro Degli Spettri)
ParanormalA New Hope arrivano nuovi misteri, sta volta si tratta di due bambine che seminano il terrore per tutta la città, risucchiando la vita delle persone. Zoe si ritroverà a combattere contro i suoi sentimenti, contro i demoni del suo passato e contro ci...