Sono sul punto di addormentarmi; i miei occhi stanchi si chiudono nonostante io voglia restare sveglia per ricordare ogni attimo del ballo con Aaron.
Non so ancora come definire il nostro rapporto e non so nemmeno se mi interessi farlo; adesso conta solo quello che provo per lui e come mi facciano sentire i suoi baci.
Mi giro sul fianco opposto e sorrido mordendomi il labbro inferiore.
Papà andrà su tutte le furie ma non ha potere sui miei sentimenti e spero lo capisca prima che sia troppo tardi.
Di colpo sono costretta a sobbalzare, dato che sento cadere qualcosa al piano di sotto.
Papà russa nella stanza accanto, quindi non può essere stato lui.
Mi alzo preoccupata e scendo con cautela al piano di sotto, controllando cosa sia caduto poco fa.
Uno dei miei libri di psicologia è stato buttato a terra e mi piego per prenderlo, stando attenta a guardarmi intorno, nel caso dovesse esserci qualcuno.
Ripongo il libro al suo posto, poi mi volto.
Non sento alcuna presenza negativa, solo il silenzio della notte che dovrebbe tranquillizzarmi ma non ci riuscirebbe mai adesso.
Torno verso le scale, mettendo un piede sul primo gradino; qualcosa mi tira giù e vengo lanciata contro il muro.
Cornelius cammina davanti a me e i suoi occhi tetri mi scrutano rabbiosi.
"Tu dovresti essere morto!" esclamo sconcertata, con il fiato corto.
"Mi dispiace deluderti ma non posso morire" risponde, poi si avventa su di me rapidamente.
Mi sposto e attivo i miei poteri; dovrebbero essere abbastanza forti da batterlo.
Cornelius mi lancia contro la sua energia ma la fermo e gliela spingo addosso, facendolo cadere a terra.
"Come puoi essere uscito dal limbo?" domando correndo da lui e costringendolo ad alzarsi.
"Che cosa credevi? Che me ne sarei rimasto lì dentro a farmi torturare? No, Zoe, ti avevo avvertito, nessuno mi può battere!" afferma sorridendo senza scomporsi.
Lo spingo in cucina grazie alla forza del mio lato oscuro e lui cade sul tavolo, scivolando poi a terra per la seconda volta.
È debole, quasi come se i suoi poteri si stessero spegnendo.
"Vedo che hai perso il tuo smalto."
Mi prendo gioco di lui elettrizzata.
Cornelius si porta una mano alla bocca mentre io gli tiro un calcio e lo faccio piegare sulle ginocchia.
"Fermati, tu non vuoi farmi del male" dice.
"No, hai ragione, io voglio ucciderti."
Lo immobilizzo.
"Zoe, guardati, sei diventata un mostro anche tu."
Ride ancora, così non ci vedo più dalla rabbia e lo afferro per i capelli, facendo incontrare i nostri volti.
Prendo un fiammifero e lo accendo.
"Non ti ucciderà ma farà male, molto male" dichiaro crudelmente.
"Ti prego, fermati..."
"No, non mi fermerò più, mai più!" Avvicino il fiammifero al suo collo mentre lui prova a liberarsi dalla mia energia che è troppo potente per combatterla.
"Zoe, no!" sbraita con tutte le sue forze.
"Spero non bruci troppo" dico sarcasticamente.
Sto per colpirlo ma lui mi ferma con l'ultima frase che pensavo di poter sentire in tutta la mia vita.
"Sono tuo padre" asserisce.
Le parole mi si bloccano in gola e il fiammifero si spegne tra le mie mani mentre perdo la forza che avevo fino a pochi secondi fa.Spazio autrice:
Ed ecco che si conclude anche questo secondo libro, con una rivelazione direi shock.Voi ve lo aspettavate? O magari pensate sia una bugia?
Ci sarà ovviamente un terzo libro, e ci sto già lavorando, per chi se lo stesse chiedendo 😉.
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Undead 2 (Il Libro Degli Spettri)
ParanormalA New Hope arrivano nuovi misteri, sta volta si tratta di due bambine che seminano il terrore per tutta la città, risucchiando la vita delle persone. Zoe si ritroverà a combattere contro i suoi sentimenti, contro i demoni del suo passato e contro ci...