68: Zoe

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Il detective Roger si dimena davanti ai miei occhi mentre ci troviamo in cantina.
Lui è legato a una sedia e urla frasi sconnesse.
Claire lo guarda annoiata, Aaron cerca disperatamente di non ridere.
"Fatemi uscire! Aiuto! Qualcuno mi aiuti!" grida il detective.
"Detective Roger, deve calmarsi, così non riesco a pensare" mi lamento.
"Voi siete matti! Avete rapito un agente della polizia, vi sbatteranno in carcere!" dice.
Aaron non resiste più e scoppia a ridere.
"Sta parlando di carcere, che carino" dice divertito.
"La polizia mi verrà a cercare, siete praticamente già dentro" ribatte lui che continua a dimenarsi.
"Non si deve agitare, presto non si ricorderà nulla" lo informo.
"Oh, io credo proprio di sì."
Si divincola sulla sedia ma i suoi tentativi per liberarsi non vanno mai a buon fine.
"Claire."
Le rivolgo uno sguardo seccato e lei sbuffa alzando gli occhi al cielo.
"Essere una strega è un vero calvario" dichiara e prende il suo libro con gli incantesimi.
"Che cosa volete farmi?" chiede il detective Roger.
"Io vorrei ucciderti" risponde Aaron, facendolo sussultare per la paura.
"Aiuto!" grida dimenandosi con sempre più frequenza.
"Fammi finire: voglio ucciderti ma non posso, quindi rilassati."
Aaron gli dà una pacca sulla spalla e sorride amichevolmente.
"Non mi toccare, pazzo!" strepita il detective.
"Modera il linguaggio, non è carino dare del pazzo a qualcuno che lo è davvero" controbatte Aaron indispettito.
"Ma come cazzo parli?" domanda il detective Roger confuso.
Aaron lo ignora e si avvicina a me che gli rivolgo un'occhiata di rimprovero.
"Zoe, ti ho visto fare delle cose assurde prima, che cosa vuol dire tutto questo? E perché questa donna dice di essere una strega?" chiede il detective puntando i suoi occhi su di me.
Mi sta pregando, con quel suo sguardo da cucciolo smarrito, di dirgli tutta la verità.
"Ciò che hai visto non ha importanza, e nemmeno quello che stiamo dicendo; presto non ricorderai nulla" asserisco.
"Hai fatto volare quel ciondolo e hai...hai detto qualcosa; hai usato la magia, ne sono certo, è per questo che succedono cose strane in città, siete voi..." risponde convincendosi da solo.
Mi innervosisco, restando zitta.
"Ok, detective, è arrivato il momento di chiudere la bocca" dice Claire che si avvicina a lui.
"Sta lontana da me!"
Il detective si muove con fatica.
Claire finge di non averlo sentito e posa entrambe le mani sulla sua fronte.
"Non toccarmi! Non toccarmi, strega!" grida lui saltando come un pazzo sulla sedia.
"Zoe Evans, io scoprirò cosa sei, non mi farai dimenticare quello che ho visto, lo scoprirò e te la farò pagare!" strepita mentre Claire fa pressione sul suo volto, adesso pallido.
"È una promessa, ricordalo!"
Questa è l'ultima cosa che riesce a urlare prima che Claire pronunci l'incantesimo e lui si addormenti.
I miei occhi stanno guardando qualcosa che dovrebbe mettermi paura ma non ha alcun effetto su di me, non ora che ho visto lo sguardo disperato di Anastasia mentre mi pregava di non farle male.
Il detective Roger viene riportato a casa sua da Aaron e io mi stendo a letto, riflettendo sulle ultime parole che gli ho sentito dire.
"Come stai? Con il lato oscuro attivo e tutto il resto" chiede papà seduto accanto a me.
"Non lo so, è strano, pensavo che sarebbe stato più...oscuro" rispondo.
"Sei la prima tra tutti i rinati ad averlo attivato, nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo" afferma comprensivo.
"Non è brutto, sono più forte e posso fare delle cose con i miei poteri che mi fanno sentire potente, indistruttibile."
Sorrido involontariamente.
"Spero che questo non ti cambi; il potere ti fa perdere la testa, come per Cornelius..."
"Non posso diventare come lui, non farò soffrire le persone a cui tengo." Mi guarda e sorride dolcemente.
"Sono felice di sentirtelo dire, perché quello che hai fatto per salvare tutti noi è stato pazzesco, tu sei pazzesca." Accarezza la mia mano senza distogliere lo sguardo da me.
"E voglio che resti così per sempre, piccola mia" continua.
Ci proverò fino alla fine ma, anche se lo volessi con tutto il cuore, so che non potrò più mandare via il lato oscuro che mi possiede; sono pronta ad accettare le conseguenze delle mie scelte.
Prima di addormentarmi ricomincio a pensare al detective Roger.
Non può scoprire la verità se non ricorda nulla ma sento comunque un nodo alla gola.
Continuo a pensarci e mi rigiro nel letto.
Mi fermo a guardare il soffitto e i miei pensieri si concentrano sulle parole di Cornelius e su quelle del detective Roger; poi penso a quelle di Anastasia e la mia testa sembra star per esplodere.
Mi porto entrambe le mani sul volto, soffocando un urlo disperato.
Ho tanta voglia di vendicarmi, di riversare l'odio che cresce in me sulle persone che mi hanno fatto del male, finché non capiranno cosa si prova a sentirsi strani, giudicati, presi in giro da tutta la vita.
Sorrido quando sposto le mani dal mio volto, vedendo l'ombra del lato oscuro e, ancora una volta, quegli occhi gialli che ora mi appartengono.
Sono la stessa Zoe di sempre ma la mia parte cattiva mi rende più forte e non ho alcuna intenzione di mandarla via.

Undead 2 (Il Libro Degli Spettri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora