Claire non ha ancora detto una parola ma ha continuato a squadrare il re della morte con freddezza.
"Ti vedo in forma, sei una perfetta donnina di casa ora" la prende in giro avvicinandosi a lei.
"Una donnina di casa che sta per attaccarti con un incantesimo" risponde Claire con tono sprezzante.
"Ok, sapevo che vi conosceste ma non immaginavo fino a questo punto" commento stupita.
"Circa dieci anni fa, quando studiavo occultismo, Cornelius non restava poi così nascosto, anzi, era una vera e propria spina nel fianco" dichiara Claire senza distogliere il suo sguardo minaccioso da lui.
"Già, questo prima che tu mi chiedessi quel piccolo favore" replica lui sorridendo.
"Un favore che ti è costato caro, visto come sei ridotto ora" lo provoca tranquillamente, per nulla impaurita dalle occhiate intimidatorie di Cornelius.
"Mi chiedo quanto sia costato a te, invece."
Lui regge il suo sguardo con decisione.
Sembrano sul punto di uccidersi.
"Vattene, nessuno di loro ha intenzione di stringere accordi con te. Cornelius è un manipolatore, non fidatevi mai di lui."
Claire si rivolge prima al re della morte, poi ci guarda uno per uno.
"Non sarei venuto qui se Zoe non avesse rubato il ciondolo a Padre Peres; lo rivoglio, adesso!" ribatte Cornelius camminandomi in contro, aggiungendo mentre mi guarda negli occhi:
"E in cambio ti darò il libro degli spettri, quello che tanto desideri."
"Voglio anche mio padre, non solo il libro" dico.
"Zoe, non devi fidarti di lui" si intromette Claire con timore.
"È di te che non dovrebbero fidarsi: li hai salvati un paio di volte ma non ti è mai importato realmente di loro, nemmeno dei tuoi stessi nipoti." Cornelius guarda Aaron e Sam; lei abbassa per un attimo la testa.
"Ti ho pregato per salvargli la vita quella notte!" esclama Claire inalberata.
"Non l'hai fatto per loro ma perché lo dovevi a tuo fratello" risponde Cornelius mentre Claire esplode dalla rabbia.
Sam guarda ancora il pavimento, trattenendo le lacrime.
"E ora torniamo a noi; il ciondolo!" mi ripete Cornelius.
"Mio padre" replico con la sua stessa serietà.
"Tuo padre è in un posto sicuro adesso; io e lui abbiamo ancora qualche conto in sospeso da risolvere."
"Parli di mia madre?"
Questa risposta lo colpisce a tal punto da farlo sorridere.
"Sì, la tua dolce mammina che tanto ho ammirato per anni" dichiara maliziosamente.
"Sei disgustoso..."
Lui ride, sistemandosi la cravatta.
"E poi, perché vuoi così tanto quel ciondolo? A cosa ti serve?" domando.
"L'ho dato in dono a Padre Peres molti anni fa, credevo che lui fosse la persona adatta a custodirlo ma mi sbagliavo e ora mi serve; non hai idea di quale potere contenga."
"Ce l'ho, perché l'ho usato" controbatto, facendolo infuriare.
"Zoe" dice Claire preoccupata.
"Dammelo, adesso!" ordina nuovamente Cornelius mentre la sua mano si chiude in un pugno.
"Tu dammi mio padre, adesso!" rispondo.
"La metti così? Bene, allora a farsi male sarà qualcun altro."
Cornelius afferra Joy con forza e fa cadere la sua spada che le scivola dalle mani.
"Non toccarla!" sbraita Bloody sventolando il machete.
"Non lo farò, la butterò direttamente giù dal tetto" risponde Cornelius e si teletrasporta fuori.
Corriamo in giardino, alzando lo sguardo verso l'alto. Cornelius e Joy si trovano sul tetto; lui la stringe per un braccio mentre lei si dimena.
"L'impatto con il terreno da quassù grazie alla mia forza sarà letale e lei morirà all'istante" annuncia il re della morte con entusiasmo, sorridendo allegro.
"Cornelius, fermati subito, non otterrai nulla in questo modo" lo prega Claire.
"Aaron deve pagare per i suoi peccati e anche Zoe; otterrò il loro rispetto" afferma lui.
"Devo andare a salvarla" dice Bloody risoluto, impugnando il machete con una presa sempre più salda.
"No, ti farà del male, resta giù" risponde Aaron.
"Non posso, lo sai, lei è tutto quello che ho" asserisce Bloody che, come un fulmine, salta sul tetto.
"Fermati!" urla Aaron; a differenza di qualche mese fa, non nasconde il bene che nutre verso i suoi amici ma dimostra di volerli proteggere a tutti i costi.
Il vento si intensifica e Joy prova a liberarsi dalla presa di Cornelius, divincolandosi sempre più disperatamente.
"Ora, tesoro, dovrai stringere i denti, perché farà male, molto male" l'avverte con un sorrisino sulle labbra.
Cornelius si avvicina al bordo del tetto e Joy rischia di perdere l'equilibrio, urlando spaventata.
"Re della morte, perché non te la prendi con qualcuno pazzo quanto te?" domanda Bloody, attirando la sua attenzione.
Cornelius lo guarda e, venendo colto ancora da una forte eccitazione, sorride.
"Sai, hai proprio ragione" dice poi e aumenta la presa su Joy che è terrorizzata.
Bloody caccia un urlo e prende la rincorsa per raggiungere Cornelius, puntando verso di lui il machete.
Stringe la sua arma come se potesse davvero ferirlo ma ciò non accade; Cornelius lascia andare Joy e, grazie ai suoi poteri mentali, fa in modo che Bloody venga pugnalato dal suo stesso machete.
Il ragazzo cade a terra e, proprio come quando Aiden è stato ucciso dalle bambine fantasma, tutto sembra fermarsi.
Sento l'urlo di Joy che corre subito verso di lui, e poi quello di Aaron che sussulta sconcertato.
"Bloody!" strilla Joy, buttandosi a terra disperata, accanto al suo più caro amico ormai in fin di vita.
"Ridammi il ciondolo o, la prossima volta, vi ucciderò tutti" mi minaccia Cornelius, poi va via senza indugio, svanendo così velocemente che non posso nemmeno seguirlo con lo sguardo.
Claire rimane in giardino con un'espressione triste in volto mentre noi altri saltiamo sul tetto.
"Posso riportarlo in vita, io posso farlo" dico piegandomi verso Bloody che sputa del sangue adesso ma non è ancora morto.
Il suo battito sta rallentando.
"Non se a ucciderlo è stato il re della morte, nessun rinato può sfidare il suo volere" risponde Claire turbata.
Quindi mi zittisco e lancio un'occhiata colma di dispiacere ad Aaron.
"Bloody, ti prego, respira, tieni duro, adesso ti porto dentro e..."
Joy, disperata, prova a parlare ma lui la interrompe.
"No" dice Bloody calmo.
"Come no? Ti devo salvare, stai perdendo troppo sangue" ribatte Joy.
"Non importa, mi sono sacrificato per te e va bene così" afferma e lo sguardo di Aaron si spegne ancora.
"Forse possiamo fare qualcosa, ma se resterai qui morirai" dice lui alzando il tono.
"È ok" dichiara Bloody che non mostra la minima paura mentre tossisce stanco.
"Non è ok se muori, cazzo! Non posso perderti, sei il mio migliore amico!" strepita Joy.
"Ragazzi, sono stato un pezzo di merda ogni giorno da quando sono morto, sono diventato un demone perché dentro di me ho nutrito così tanta rabbia nei confronti di mio padre; ho ucciso...ho ucciso delle persone, tutto questo me lo merito" dice Bloody.
Ormai parla con fatica e il suo respiro diventa sempre più flebile.
"Stai vaneggiando, devi venire dentro, ora!" gli ordina Joy indispettita, non volendosi arrendere per nessuna ragione al mondo. Nemmeno io lo farei.
Prende la sua mano ma lui resta fermo a guardarla.
"Bloody, per l'amor del cielo! Vieni dentro!" sbotta Joy, adesso con la voce che le trema.
"Non lo capisci che la mia vita senza di te non avrebbe senso? Io ho bisogno di te, se tu dovessi morire io...non posso nemmeno pensarci. Non puoi farmi questo, non puoi farmi..."
"Ti amo, Joy" dice, togliendole il fiato, inizialmente.
"Cosa?" chiede lei sconvolta.
"Ti amo, ti ho sempre amata, da quando ti ho vista la prima volta, e ti amerò anche quando sarò all'inferno" dice mentre il labbro inferiore di Joy prende a tremare, dato che sta trattenendo le lacrime.
"Perché me lo stai dicendo?" domanda con un filo di voce.
"Perché dovevi saperlo, almeno una volta, dovevo dirlo, così potrò andarmene in pace."
Le sorride, poi passa una mano sul suo volto.
La maglietta di Bloody si riempie di sangue e il machete tra le sue mani è sporco della medesima sostanza.
"E tu, Aaron Fletcher, è stato un onore proteggerti per tutto questo tempo" continua Bloody voltandosi verso Aaron che prende la sua mano istintivamente.
Il mio cuore, credo che in questo momento si stia spezzando. Distruggerò Cornelius non appena me lo ritroverò davanti, portandogli via ogni cosa, compreso il potere che crede di esercitare sul nostro mondo.
"È stato un onore conoscerti, Bloody Hole" dice Aaron sorridendo tristemente; è un sorriso amaro che serve a mascherare il dolore.
"Vaffanculo, coglione" risponde Bloody ridacchiando, poco prima che il machete gli cada dalle mani.
"Vaffanculo" ripete e i suoi occhi si chiudono lentamente, davanti ai nostri sguardi ormai devastati.
Joy gli stringe la mano, aspettando che vada via per sempre, riportando su le lacrime ogni qual volta minaccino di uscire.
Sam sta piangendo e Mike ha la testa bassa; nessuno, però, è triste come lo è Aaron.
Scendiamo giù dal tetto, avviliti, e Claire ci guarda.
"Mi dispiace" dice.
Aaron ricambia il suo sguardo, poi scuote la testa, come se non le credesse.
"E ora? Ora che cazzo si fa? Il mio migliore amico è morto! Si è sacrificato per me, lui..."
Joy si porta una mano tra i capelli, devastata e assalita dai sensi di colpa.
"Abbiamo bisogno di qualcosa che ci porti un passo avanti al re della morte" dice Mike.
"Qualcosa tipo questo?" interviene Justin correndoci in contro dall'altro lato della strada.
Ci mostra il libro degli spettri con aria trionfante.
"Justin, ma come hai fatto?" chiedo sbigottita.
"L'ho rubato mentre il re della morte era distratto a parlare con Aaron nel limbo, è stato facile" replica soddisfatto, sorridendo persino.
"E te l'avevo detto che me la sarei cavata da solo" continua rivolgendosi a Sam che si stringe nelle spalle.
"Sorprendente! Dov'era questa grinta l'anno scorso quando dovevi combattere il tuo lato oscuro?" ironizza Aaron, ma non come al solito; il suo tono è spento, vuoto.
"Va bene, abbiamo il libro, ma non ho ancora mio padre; devo andare a prenderlo" dico.
"E come pensi di fare? Sai che cosa vuole in cambio" risponde Aaron.
Lo guardo ed estraggo il ciondolo dalla tasca dei miei jeans.
"Sì, lo so" affermo mentre lo fisso.
"Non vorrai dargli davvero il ciondolo?" domanda Claire impaurita.
Assorbo il potere contenuto in quell'oggetto e chiudo per un istante gli occhi.
"Non glielo darò, ho in programma qualcosa di più...divertente."
Sorrido scaltra.
"Preparate Emily per la trasformazione, io tornerò tra poco" continuo iniziando a camminare.
"Zoe, non ti lascio andare da sola" dice Aaron che mi afferra dal braccio.
Lo guardo e un mezzo sorriso si forma sulle mie labbra mentre Mike ci fissa indispettito.
Senza aspettare un altro secondo, gli do un bacio veloce ma che lascia intendere che i miei sentimenti per lui, nonostante abbia attivato il lato oscuro, non siano cambiati.
"Fidati di me" sussurro poi al suo orecchio e lascio un bacio anche sulla sua guancia.
Aaron si tranquillizza; so che mi darà fiducia come sempre.
Riprendo a camminare e faccio roteare il ciondolo nella mia mano, godendomi un altro po' l'immenso potere che mi trasmette.Spazio autrice:
Questo è un capitolo triste a mio parere, perché nonostante bloody fosse un personaggio negativo ha avuto una crescita personale, e per questo ho deciso di far morire lui, perché sono una pezza di merda haha.
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Undead 2 (Il Libro Degli Spettri)
ParanormaleA New Hope arrivano nuovi misteri, sta volta si tratta di due bambine che seminano il terrore per tutta la città, risucchiando la vita delle persone. Zoe si ritroverà a combattere contro i suoi sentimenti, contro i demoni del suo passato e contro ci...