Quando torno a casa, dopo aver lasciato Amanda nel suo appartamento vicino alla chiesa, Sam mi riempie di domande:
"Come ti senti? Hai bisogno di qualcosa? Di un'aspirina o di un po' d'acqua?"
"Sam, non ho combattuto contro il re della morte, io l'ho solo ingannato" rispondo per la terza volta di fila.
"Ok, ma eri lì, tutta sola, e ti avrà detto delle cattiverie; sono preoccupata per te" dice.
"Non devi; se non mi sbaglio abbiamo ancora un problema da risolvere."
Giro lo sguardo verso Emily, stesa sul divano con le braccia incrociate al petto.
È pronta per diventare una rinata; dovrò essere veloce a trasformarla, il libro degli spettri non può rimanere aperto ancora per molto.
"Forse è una cattiva idea, incomincio ad avere paura" si agita Emily che continua a tremare.
"Em, ne abbiamo già parlato, andrà tutto bene" risponde Alec accarezzandole i capelli.
"E se poi non fossi abbastanza forte? E se il mio lato oscuro prendesse il sopravvento? Se non funzionasse? Ci sono così tante domande e così poco tempo per rispondere" dice Emily nervosamente.
"Con Aiden ha funzionato e io credo di poterlo rifare" affermo.
È una bugia bella e buona ma non ho altra scelta:
devo mentirle per rassicurarla.
"Ovviamente."
Ride Justin, al quale rivolgo un'occhiata sprezzante.
"Ragazzi, dobbiamo sbrigarci, non sappiamo che fine abbia fatto Anastasia Barks o se stia tramando qualcosa" interviene Claire preoccupata.
"Io sono già pronto" risponde Mike.
"Sarà meglio" dice Claire guardandolo gravemente.
Lui, in un primo momento, viene scosso dal suo modo di scrutarlo e dal tono autoritario che utilizza quando gli parla.
"Em, devo farlo adesso" l'avverto.
"Ce la puoi fare, crediamo tutti in te" dice Sam toccandole una spalla.
"Parla per te" bisbiglia Aaron seccato; non ammetterà mai di tenere anche ad Emily, sarebbe un passo troppo in avanti per un sadico come lui.
"Non sei d'aiuto così" rispondo.
"Scusa novellina, ti lascio lavorare" scherza e io alzo gli occhi al cielo.
Il nostro rapporto sarà sempre così provocatorio ed è questo a piacermi, in fondo; Aaron mi fa divertire, mi sfida e sono totalmente attratta da lui.
"Ok, sono pronta!" dichiara Emily ma si esprime con poca convinzione.
Mi avvicino a lei e la guardo, chiedendomi se funzionerà davvero, se sarò in grado di riportare di nuovo qualcuno indietro dalla morte.
"Spero non faccia male" aggiunge agitata.
"Aiden non si è lamentato" dico.
"Lui non era cosciente" ribatte lei.
"È una giusta osservazione" commenta Aaron, facendomi sbuffare di conseguenza.
"Ah, fanculo! Fallo e basta" mi prega Emily disperata.
Poso entrambe le mani sul suo volto mentre Alec ci guarda intimorito.
"Chiudi gli occhi se ti fa stare più tranquilla" le dico e lei fa come richiesto, dopo attimi di esitazione.
"E non preoccuparti, ci sono io con te" asserisce Alec che afferra la sua mano.
"Forse è meglio che tu stai indietro, potrebbe essere pericoloso" gli consiglio.
"Non ho paura" controbatte.
Prima lo guardo seria, poi minacciosa.
"Ma devo ammettere che tu sei davvero inquietante, quindi mi faccio da parte."
Si allontana subito dopo, senza reggere le mie occhiatacce.
"Grazie" sussurro esasperata.
Attivo i miei poteri mentre Aaron si avvicina a me per guardare meglio cosa succede.
Non riesco a scacciare il pensiero che Emily potrebbe farsi male e, rivolgendo una rapida occhiata ad Alec, vedo che si sta mangiando le unghie in preda al nervosismo.
La lampada sul tavolino trema.
Un fruscio di vento penetra dalla finestra e fa muovere i miei capelli mentre mi concentro così tanto da poter percepire i pensieri di Emily e le sue paure più recondite.
"Sta succedendo qualcosa" dice Justin.
Emily apre gli occhi e diventano bianchi; credo sia stato un gesto involontario, ciò vuol dire che sta funzionando.
Il suo corpo trema e piano le sue guance assumono un colorito più roseo.
Le sue mani smettono di tremare; l'energia che canalizzo su di lei si espande per tutta la stanza, proprio come accadde con Aiden.
Il mio viso si illumina e Alec sorride fiducioso.
Quella che provo adesso è una sensazione stupefacente che mi inebria ed esalta, facendomi sentire la persona più potente al mondo.
Mentre sono convinta di avercela fatta, Emily torna come prima, dato che qualcuno afferra il suo braccio e la fa rabbrividire.
Lei è priva di coscienza e non se ne accorge nemmeno, ma noi vediamo benissimo May che ha appena rovinato tutto.
"No" dico prima che arrivi anche Katy e che l'anta della finestra sbatta, facendoci sobbalzare.
Una nube di fumo appare davanti ai nostri occhi, fino a liberare l'ultima persona che avrei voluto vedere.
Aaron indietreggia e Alec sbianca mentre Anastasia Barks ci guarda con un sorriso trionfante stampato sulle labbra.
Ci sono degli attimi di silenzio; la paura mi invade e non riesco a reagire.
Poco dopo, Anastasia urla, saltandomi addosso.
Cado sul pavimento e lei prova a cavarmi gli occhi, rimanendo sopra di me, bloccando i miei movimenti.
"Mike, devi chiudere il libro..." dice Claire che gli tocca il braccio spaventata.
"No, Emily non è ancora una rinata" disapprova Alec.
"Non c'è più tempo!" risponde Claire, passando il libro a Mike.
Intanto lotto contro Anastasia; mi odia per averla spedita fuori dal mio corpo e sta riversando tutta la sua rabbia su di me.
"Questa è la resa dei conti, piccola sgualdrina" dice sorridendo con fare disgustoso.
Mi dimeno ma Anastasia, che ha acquisito molto potere nutrendosi di anime, è troppo forte adesso.
Aaron la colpisce in testa e la spinge via, lanciandola poi verso il tavolo.
"L'unica sgualdrina qui sei tu" dice, saltando verso di lei e bloccandola con i suoi poteri.
Mi alzo e corro verso Emily.
Le bambine fantasma provano a cancellare gli effetti della mia magia e ci riusciranno, dato che non avevo ancora completato la trasformazione.
"Katy, May, dovete fermarvi, non siete costrette a comportarvi in questo modo" le supplico.
Come se nemmeno mi sentissero, aumentano la presa sul braccio di Emily.
Mike enuncia quindi l'incantesimo, venendo interrotto da Alec che gli strappa il libro dalle mani.
"Ehi, ma che fai?" chiede lui stizzito.
"Salvo la mia ragazza" risponde Alec correndo verso le scale, ma Justin gli blocca il passaggio teletrasportandosi davanti a lui.
"Non credo proprio" gli dice e, alzando una mano, lo spinge a terra e recupera il libro.
Alec raggiunge la porta d'ingresso, cadendo di sedere a terra, mentre Justin lancia il libro degli spettri verso Mike che lo guarda riconoscente.
"Alec ha ragione, non possiamo chiudere il libro, non così" dico.
"Brava Zoe, finalmente siamo d'accordo su qualcosa" dichiara Anastasia, poi tira una testata ad Aaron, che la stava ancora immobilizzando, e si catapulta verso Emily.
"Grazie bambine, ma ora ci pensa la mamma" dice prendendo Emily, stringendola a sé.
Alec si alza in piedi sgomentato.
"Abbiamo qui un ragazzo innamorato, vedo; che teneri voi giovani, spero che, quando avrò distrutto quel libro e non esisterà più una seconda dimensione, entrerò in uno dei vostri corpi e ci resterò per sempre" asserisce Anastasia emozionandosi.
"Ci hai già provato e hai fallito; stavi invecchiando" rispondo.
"Ecco perchè tu mi riportarai in vita e troverò un incantesimo per restare giovane per sempre" afferma senza lasciar andare la povera Emily, ancora addormentata.
"No, Anastasia, non sarai mai una di noi; sei una persona meschina e i rinati combattono per difendere il bene" dice Sam temeraria.
"Lei è sempre così noiosa?" chiede Anastasia ridacchiando.
Sam non risponde ma la guarda con disappunto.
"Ha ragione, nessuno crederà mai che tu sia una persona normale; sei una manipolatrice scaltra, una vera psicopatica e, perdonami, ma hai anche qualche ruga; per caso stai invecchiando anche fuori dal mio corpo?" domando e lei corruga la fronte, smettendo improvvisamente di ridere.
"Non osare..." dice.
"Cosa? Dire la verità? Ma è così liberatorio!" la prendo in giro.
"Se chiuderete quel libro Emily verrà con me e Alec non avrà mai il suo lieto fine."
"Anastasia, per favore..." risponde
Alec angosciato, con gli occhi lucidi e la paura nello sguardo.
"Per favore? Nessuno di voi mi deve pregare, non me ne faccio nulla delle vostre lacrime da coccodrillo! Bambine, prendete il libro!" ordina impassibile e loro due si girano a guardare Mike.
Katy allunga una mano verso di lui che viene tirato in avanti, mentre May gli blocca il respiro.
"Ragazzi, mi dareste un aiutino?" domanda Mike; la sua voce viene soffocata dal dolore.
"Ci penso io" Aaron salta davanti alle bambine ma, quando sta per attaccarle, Anastasia lo ferma e lui cade a terra.
Aaron scivola lungo il pavimento e viene trascinato sul tappeto, che prova a stringere pur di aggrapparsi a qualcosa.
"Questo è un colpo basso!" esclama rivolgendosi ad Anastasia.
"Scusa, è che le persone come te stanno bene solo a terra, per essere calpestate" risponde avvicinandosi a lui e bloccandolo con il tacco della sua scarpa, appoggiandolo sul suo petto.
Sam, contro ogni aspettativa, colpisce Anastasia; nonostante ciò, lei non si fa nemmeno un graffio e la blocca con un gesto della mano.
I poteri di Sam le tornano in contro e la fanno volare via, verso la libreria.
"Sam!"
Justin corre da lei ma finisce per essere colpito da Anastasia che lo fa sedere sul divano e lo immobilizza lì.
"Come fai a essere così forte?" chiede Aaron, provando disperatamente a liberarsi dal suo tacco.
"Un piccolo regalo del re della morte" lei sorride, poi fa saltare in aria anche Claire.
Mike ha raggiunto le bambine e non può fare nulla per scappare; è bloccato dalla forza che il re della morte ha donato ad Anastasia.
Katy prende il libro, poi Anastasia spinge Mike sul pavimento accanto ad Aaron, dandogli un calcio che lo fa imprecare.
"Bene, manco solo io, che aspetti ad attaccarmi ora che sei così forte?" le chiedo con uno sguardo di sfida.
"Per te ho riservato un trattamento speciale, diciamo 'poetico', per ricordare i nostri bei momenti passati insieme" risponde rivolgendomi un sorriso furbo.
Katy si avvicina a sua madre e le passa il libro.
"Credo che passare qualche mese o anno nel limbo ti farà bene, so che è un po' umido lì dentro ma ci farai l'abitudine, forse" continua a parlare sfogliando il libro.
Rivivo ogni secondo che Anastasia ha passato nel mio corpo, ricordando come mi ha fatto sentire, come si è approfitta di me.
Se ho affrontato quei momenti a testa alta non dovrei avere paura adesso ma dovrei sapere come batterla; la conosco ormai, so cosa la spaventa e da cosa sta cercando di scappare.
"Guardati, hai manipolato le tue bambine, per tutti questi mesi le hai costrette a uccidere per te, le hai trattate come delle schiave" dico e loro due mi fissano senza proferire parola.
Hanno paura di Anastasia ma non lo ammetteranno finché lei avrà tutto questo potere.
"Loro sono felici così, chi se ne importa? E poi io sono tutto ciò che hanno" afferma Anastasia.
"Non è vero, loro hanno paura di te, ma non ti biasimo per essere diventata così cattiva, ne hai passate tante."
"Già, ok, dove vuoi arrivare?" chiede irritata.
"Da nessuna parte, sul serio, ti sto dando ragione; tuo marito era uno stronzo e gli uomini che ti hanno sacrificato erano dei mostri, tu hai tutto il diritto di essere incazzata" ammetto e Anastasia mi rivolge un'occhiata dubbiosa.
"Ma le tue bambine no, loro meritano di essere felici, ecco perché devo fare questo..." continuo.
"Fare cosa?" domanda mentre tutti i miei amici sono ancora bloccati e mi ascoltano con agitazione.
Prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi, poi risveglio il mio lato oscuro e, solo per un secondo, lascio che mi controlli.
Anastasia si allarma nel vedere i miei occhi diventare scuri come quelli di un demone e il mio corpo venire circondato da una grande fonte di energia che sta per liberarsi.
"Zoe, non puoi..." dice spaventata.
Claire è in preda allo shock e lo sono anche gli altri ragazzi, soprattutto Aaron che fatica a non spalancare la bocca.
Non controllo più i miei poteri e, all'improvviso, lascio che l'energia si liberi e colpisca Anastasia, travolgendola completamente.
Emily cade a terra dormiente e lei urla dimenandosi mentre i miei poteri la indeboliscono.
Le sue grida sono acute, strazianti e talmente forti da far tremare le porte e le finestre.
Continuo ad alimentare l'energia, lanciandone altra su di lei; è come se le mie mani si stessero muovendo da sole e nessuno sarebbe in grado di fermarmi; c'è troppo potere dentro di me.
"Basta! Che cosa mi stai facendo?" grida Anastasia che viene spinta sempre più lontano, verso il muro.
Le bambine fantasma non provano ad aiutarla; sono bloccate anche loro e forse hanno paura di me.
Pochi istanti dopo, Anastasia sparisce e il libro degli spettri le cade dalle mani.
Tutti vengono liberati; Aaron si alza in piedi, correndo da me.
"Zoe" dice ma non l'ascolto, ancora controllata dal lato oscuro, troppo potente per metterlo a tacere.
"Calmati, è andata, è andata via" continua lui che afferra entrambe le mie braccia e tenta di guardarmi negli occhi.
Mi dimeno con lo sguardo perso nel vuoto, invasa dall'eccitazione.
"È finita, Zoe, guardami, è andata." Aaron mi costringe a guardarlo.
Lo faccio e piano i miei muscoli si rilassano.
Tremo ancora ma mi sto tranquillizzando grazie a lui.
Il modo in cui mi guarda è quasi tenero.
Gli sorrido mentre mi sento meglio, rilassata e in pace con me stessa.
Aaron mi stringe in un abbraccio inaspettato.
Non ricambio subito, ma poi mi lascio andare e sospiro sollevata.
Lo stringo forte; non voglio perdermi nemmeno un attimo di questo abbraccio che era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Mike afferra il libro e se lo porta al petto, sorridendo anche lui.
"Sei stata grande!" dice Aaron fiero di me.
Non rispondo e lo stringo ancora.
Mi lascia andare e mi guarda negli occhi, spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Gli direi quanto mi piaccia adesso ma le bambine fantasma prendono parola:
"Mamma...è stata ferita" dice Katy dolorosamente.
Senza ricevere ordini da Anastasia non faranno nulla e lo so per certo.
"Mamma sta male" afferma May.
Le guardo compassionevolmente, sapendo di doverle spedire di nuovo nella seconda dimensione e che presto la loro sofferenza avrà fine.
"Se la caverà e anche voi sarete di nuovo felici, magari in pace, sta volta" dico mentre piangono a singhiozzi.
Anastasia le ha sempre controllate ma la verità è che queste bambine non sono cattive, hanno solo bisogno di trovare la pace.
"Avete sofferto tanto e delle persone cattive vi hanno fatto del male, ma non ci sono più adesso e andrà tutto bene" continuo.
Non dicono nulla; le lacrime bagnano i loro volti, sono distrutte nel profondo.
Rivolgo il mio sguardo a Mike che annuisce.
Mi avvicino alle bambine, lasciando Aaron dietro di me, e mi fermo una volta raggiunte.
"Farà male?" chiede May impaurita.
"Nulla vi farà più male" rispondo e accarezzo a entrambe il capo, facendole sorridere leggermente.
Katy mi afferra una mano e la stringe per alcuni istanti, poi May fa lo stesso con l'altra.
Non mi odiano e sono felici io le abbia liberate dalla ferocia di Anastasia.
"Grazie Zoe" dicono insieme, ottenendo uno sguardo dolce da parte mia.
"Tu ci hai liberato" dichiara Katy.
L'ho fatto davvero e spero che tutto ciò sia servito a qualcosa.
Sospiro e sorrido anche io, per poi lasciar andare le loro mani e tornare da Emily.
È arrivato il momento, la salverò e Mike potrà chiudere il libro una volta per tutte.
Poso una mano sul volto di Emily e continuo a utilizzare i miei poteri per riportarla in vita.
Nonostante io sia debole rispetto a prima, sento che sta ancora funzionando.
Alec si avvicina a noi incuriosito mentre Mike pronuncia le parole dell'incantesimo.
Le bambine fantasma vengono accecate da una luce bianca che le condurrà verso la pace.
La guardano preoccupate e poi lanciano un'occhiata a me.
Le incito ad andare sorridendo a entrambe, però con un velo di tristezza.
Ricambiamo il mio sorriso e seguono la luce subito dopo, camminando con passo insicuro.
Sta accadendo davvero, i fantasmi stanno andando via da New Hope e farò in modo che nessuno di loro metta più piede nella mia città.
Le bambine entrano nella luce che, attraverso la finestra, posso vedere espandersi lungo tutta la strada; sta andando a prendere gli altri fantasmi.
Claire respira profondamente più volte e stringe il braccio di Mike che parla ancora in latino.
Un rumore assordante fa tremare le finestre e anche le porte, disorientandomi; mi sembra di non capire più nulla ma resto concentrata.
Alec stringe forte la mano ad Emily prima che salti la corrente a causa di un blackout; l'incantesimo è giunto al termine.
Qualcosa esplode in strada e ci copriamo le orecchie.
Dura pochi secondi ma basta a farci capire che è davvero la fine di tutto e che i fantasmi sono appena andati via.
La luce torna subito dopo e Mike mette giù il libro, sfinito.
Mi rivolge uno sguardo il quale ricambio con un mezzo sorriso; gli sarò riconoscente per sempre.
Claire esulta, Justin e Sam si sorridono a vicenda e Aaron avvolge un braccio intorno alla mia spalla, stringendomi a sé.
New Hope è salva ancora una volta.
Emily si sveglia un'ora dopo nel letto di Aaron.
È stordita e si passa una mano sul viso, sbadigliando.
"Mh, che cosa è successo?" chiede stanca.
Alec la guarda, poi sorride a trentadue denti.
"Zoe ce l'ha fatta, ti ha portata indietro!" dice lui ed Emily per poco non sobbalza.
"Cosa? Lei ha...ha davvero...?"
Mi guarda sconcertata.
"E abbiamo anche chiuso il libro degli spettri, adesso siamo al sicuro" rispondo sorridendo.
Emily ammutolisce, troppo sconvolta in questo momento.
"Questo vuol dire che...che io sono una rinata e abbiamo vinto davvero?" domanda dopo un po', scettica.
"Proprio così" replica Alec che prende la sua mano e l'accarezza.
"Non ci posso credere..."
Lei sorride ma nervosamente.
Essere un rinato non vuol dire solo acquisire dei poteri che ti renderanno invincibile; bisogna prima di tutto imparare a gestirli e nessuno di noi ne è ancora in grado.
"Beh, dovrai, perché da ora in poi Sam sarà peggio di una guardia del corpo, e lì sì che ci potrai credere" scherzo e le scappa una risata.
Guarda Alec sospirando incerta.
"È bello essere ancora qui" dice Emily.
"Ed è bello averti ancora qui" risponde Alec guardandola con amore.
Emily si addormenta qualche minuto dopo ed esco dalla stanza seguita da Alec; mi ferma prima che possa scendere al piano di sotto.
"Zoe, aspetta" dice.
"Alec, che c'è?" rispondo voltandomi verso di lui.
"Volevo, volevo dirti che...beh, volevo ringraziarti per aver salvato Emily, non hai idea di quanto sia importante per me" afferma sorridendo timidamente.
"Non ti preoccupare, non è stato nulla di che" dico cercando di non sembrare agitata.
Sono ancora preoccupata per lui ma vederlo così felice mi rassicura.
"È che tu hai attivato il lato oscuro e, non so...pensavo che ti avrebbe cambiata" ammette nervoso.
Anche lui è preoccupato per me, a quanto pare.
"Alec, se non mi hanno cambiata le occhiatacce dei nostri compagni di scuola, di sicuro non lo farà il mio lato oscuro."
Sto mentendo; mi ha già cambiata, ma devo ancora capire in che modo.
"Certo, solo che...non voglio perdere la mia migliore amica" dice.
Non trovo subito la forza per rispondere.
"Non accadrà mai, puoi starne certo" asserisco e, dato che avevo distolgo lo sguardo da lui, glielo rivolgo nuovamente, accennando un sorriso.
Forse, e spero sia così, resteremo amici per sempre e il lato oscuro non prenderà il sopravvento su di me.
Mi dirigo in chiesa questa sera; ho ancora un'ultima faccenda da sbrigare, ma non con Padre Peres.
Scendo al piano inferiore e cammino lungo la stanza, raggiungendo lo specchio.
Questo posto è stato controllato da Cornelius per molto tempo grazie al suo rapporto con i preti e non mi sorprende sapere che l'oggetto di fronte a me sia magico.
Osservo il mio riflesso cercando qualcosa che possa farmi credere di essere ancora buona; non accade.
Soffio sullo specchio e, in pochi istanti, la mia immagine si trasforma e prende le sembianze di Anastasia.
"Zoe, dove mi trovo? Che diamine mi hai fatto?" inizia subito a gridare.
Dovevo aspettarmi una reazione del genere.
"Mantieni la calma. Sei in chiesa, in un luogo sicuro, per ora" rispondo e lei tira pugni allo specchio mentre tenta di scappare.
"Fammi uscire da qui! Che cosa cerchi di fare? Credevo volessi chiudere il libro!" dice.
"Ed è ciò che ho fatto, anche se non del tutto" rispondo e, di fronte al suo sguardo rabbioso, spiego:
"Ho chiesto a Mike un piccolo favore prima, ovvero di lasciare uno spazio aperto ancora per un po', uno tutto per te."
"E perché diavolo l'avresti fatto?" chiede imbestialita.
"Oh, Anastasia, hai anche il coraggio di domandarlo?"
Ridacchio e lei rimane seria in volto.
"Perché sarà impagabile torturati fino a farti sentire come mi sono sentita io" affermo avvicinandomi di più allo specchio.
Anastasia muore di paura, sta persino tremando.
"Mi devi far uscire, adesso!" risponde tirando un altro colpo allo specchio.
"Sai, Ana, posso chiamarti Ana, vero?" inizio a parlare mentre lei si dimena e non mi presta attenzione.
"Non importa, lo farò lo stesso" continuo.
"Questo momento mi sembra quasi un dejavù: io che prego di uscire, tu che resti nel mio corpo, che mi ignori, che cerchi di farmi fare delle cose orribili ai miei amici" dico e ripensare a quei momenti non fa altro che rendermi ancora più cattiva.
"E ora chi è a pregare? Tesoro, chi è che è bloccato in una scatola di vetro?" chiedo guardandola dritta negli occhi.
Lei smette di colpire lo specchio, preoccupandosi adesso.
"Che hai intenzione di farmi?" domanda flebilmente.
"Ti mostrerò quello di cui hai più paura, l'unica cosa che non vuoi perdere" rispondo, prendendo una breve pausa, così da metterle ansia.
"La tua giovinezza" dico poi e sorrido.
"No..." ribatte.
Mi allontano da lei e sul suo viso appaiono delle rughe; i suoi capelli diventano bianchi, alcune ciocche persino grige.
"Che cosa mi succede? Fermalo subito!" sbraita passandosi una mano tra i capelli, terrorizzata.
"Fermare cosa? L'età che avanza? Non credo sia nelle mie competenze" la beffeggio.
Le cadono alcune ciocche di capelli e, notandolo, mi sento appagata.
"Basta, non può essere vero!" grida Anastasia che si ritrova tra le mani i suoi stessi capelli.
"C'è solo un modo per scoprirlo" rispondo divertita.
Faccio apparire un piccolo specchio davanti a lei e Anastasia corre a raccoglierlo.
"Guarda tu stessa il tuo nuovo aspetto" dico insensibile.
Anastasia alza lentamente lo specchio.
Una volta guardato il suo rifletto, impallidisce e, pochi secondi dopo, scoppia in un urlo strozzato che mi fa sorridere.
Lancia via lo specchio e si strappa tutti i capelli dalla testa.
"Non avresti dovuto usarmi" dico con tono apatico.
"Questa è la tua punizione, Anastasia, spero che non la scorderai mai" termino così, poi mi dirigo verso le scale, sentendo ancora le sue urla angoscianti.Spazio autrice:
Zoe è stata davvero cattiva nell'ultima parte, ma possiamo concordare tutti che Anastasia lo meritava?Anche questa battaglia è finita, sta volta è stata anche più difficile della precedente, credete che le cose andranno bene da ora in poi?
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Undead 2 (Il Libro Degli Spettri)
ParanormalA New Hope arrivano nuovi misteri, sta volta si tratta di due bambine che seminano il terrore per tutta la città, risucchiando la vita delle persone. Zoe si ritroverà a combattere contro i suoi sentimenti, contro i demoni del suo passato e contro ci...