La firma

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La squadra di mio fratello vince tre a zero. Vedo i giocatori abbracciarsi in mezzo al campo e festeggiare. Io mi alzo in piedi e applaudo fortemente. Caspita, sono stati proprio bravi. Mio fratello ha segnato due goal, il terzo goal lo ha segnato Ethan. Devo ammettere che gioca veramente bene, quasi come Yousef.... quasi, perché in fondo è Yousef il capitano della squadra, quindi teoricamente è il più bravo di tutti, ma ci sono sempre le eccezioni.
La gente comincia ad andare via. Io rimango nel mio posto aspettando che lo spazio sia meno affollato per poter scendere. Guardo il campo su cui si è svolta la partita ed ormai praticamente deserto. I giocatori sono andati tutti negli spogliatoi a cambiarsi. "Hey Daryn, amore come stai ?"
Sento una voce familiare alle mie spalle, allora mi giro immediatamente.
"Hey... Mariam, come stai?"
"Bene... bene. Da quanto tempo!", risponde Mariam abbracciandomi.
Mihrimah è una mia carissima amica, è più grande di me di un anno, e ci eravamo conosciute tre anni fa alla Faustina. Siamo molto amiche e devo ammettere che abbiamo un rapporto un po' particolare: non ci sentiamo spesso, ma quando ci vediamo, iniziamo a raccontarci tutto il nostro vissuto. "E' da agosto che non ci vediamo, cara. Mi sei mancata tantissimo"
"Anche tu", dichiara Mariam con tono affettuoso.
"Ma ascolta... che ci fai qui?", chiedo io sedendomi accanto a lei.
"Io ero venuta a vedere mio fratello Zayn. Aveva la partita oggi. Tu invece?", chiede Mihrimah di rimando.
"Io ero venuta a vedere Yousef. Ha giocato anche lui oggi"
"In che squadra gioca Yousef adesso a proposito?"
"Gioca nel Dresano. Zayn invece?"
"No, lui gioca nel Fanfulla, la squadra avversaria a quella di tuo fratello", dichiara Mariam prima di bere un po' d'acqua.
"Allora... come va la vita?", chiedo io dopo un po'.
"Mah... mi sono lasciata con Marco", dice lei guardano il campo vuoto.
"Ma... come?", chiedo io non credendo alle mie orecchie.
"Dopo tre anni che stavamo insieme, mi ha messo le corna", dichiara lei alzando l'indice e il mignolo in modo sarcastico.
"Come....? Insomma, voglio dire che Marco non mi sembra il tipo", protesto io.
"Anche io la pensavo così, Dary. Poi per..."
"Mariam..." La mia amica lascia in sospeso la frase, perché viene interrotta da qualcuno che la chiama. Così, ci giriamo per vedere chi sia.
"Va tutto bene ?", domanda la mia amica mentre sorride al ragazzo che ora è davanti a noi. È un tipo alto e muscoloso, ha i capelli neri e ricci. La pelle abbronzata contrasta con il colore verde degli occhi. È molto bello, solo che... non lo avevo mai visto prima. "Sì, ho finito, se vuoi possiamo tornare a casa", risponde lui mentre mi sorride gentilmente. "Okay... E comunque lei è Daryn, una delle mie più care amiche", dice Mariam presentandomi al tizio. "Daryn, lui è mio fratello, Zayn. Insomma lo stronzo di cui ti ho tanto parlato" Ah... quindi è lui Zayn. Mariam mi raccontava sempre di suo fratello, parlava di quanto fosse simpatico e bravo ma soprattutto di quanto fosse rispettosi nei confronti delle persone. Se devo essere sincera me lo ero sempre immaginata come un secchione cinico, ma non come un figo patentato. "Grazie sorellina, sei sempre gentile", risponde lui all'insulto della sorella, fingendosi offeso. "Comunque, piacere. Io sono Zayn, il fratello della stronza", dice Zayn tendendo lo mano. "Piacere di conoscerti, Zayn. Io sono Daryn", rispondo io ridacchiando.
"Giocato un po' male oggi, eh fratellone", inizia Mihrimah stuzzicandolo. Lui come risposta, si limita a metterle la mano sulla testa. "Dai.... così mi rovini il velo"
Mariam e suo fratello hanno la doppia cittadinanza: il padre è egiziano mentre la madre è turca. A differenza nostra, i loro genitori hanno divorziato e sono rimasti in buoni rapporti; difatti i figli non ne risentono più di tanto. Da lontano vedo arrivare Yousef, accompagnato da Ethan e dalle due scimmie, Kevin e Andrea. Caspita... Ethan è proprio bello con quella camicia nera attillata, infilata nei Jeans. Quell'eleganza è in contrasto con i capelli lunghi ancora bagnati a causa della doccia, ma sta bene lo stesso. Lui, per quanto mi dispiaccia ammetterlo, è uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto.
"Ciao, fiorellino", dice mio fratello salutandomi. "Ciao You, complimenti per la partita. Siete stati bravi", ribatto io rivolgendomi a tutti e quattro.
"Grazie... ma non mi presenti i tuoi amici?", chiede mio fratello guardando Mariam e Zayn.
"Mariam, Zayn, questi sono mio fratello Yousef e i suoi amici Ethan, Kevin e Andrea.", dico io facendo le presentazioni. "Piacere di conoscervi", dicono tutti all'unisono.
"Tu dovresti essere il capitano del Dresano, giusto ?", chiede Zayn d'un tratto a Yousef.
"Sì eh sono io. Tu invece giochi nel Fanfulla, giusto?", chiede mio fratello di rimando.
"Sì sì. Tu invece? Non ti ho mai visto giocare prima in nessuna squadra, se devo essere sincero", dichiara Zayn, mentre squadra Ethan daccapo a piedi.
"Sono nuovo. Sono in Italia da poco"
"Ah... non sei italiano?"
"No... Sono americano. Ma gioco a calcio da quando avevo 5 anni", dichiara Ethan sorridendo educatamente.
"Ah però... complimenti !"
Rimaniamo chiacchierare per un po' finché mio fratello dice: "Bene, io e Daryn andiamo a casa, si è fatto tardi. È stato un piacere conoscervi" Mio fratello sorride sia a Mariam che a Zayn, più a Mariam, ovviamente. Che donnaiolo!
Eppure, se non ricordo male, Mariam e mio fratello si conoscono...
Ci salutiamo tutti e cominciamo ad andare a casa. Ethan fa la strada del ritorno con noi, visto che è anche il nostro vicino di casa. Durante il tragitto Ethan e mio fratello non fanno altro che parlare della partita e degli allenamenti, così arrivati davanti a casa li saluto e salgo. Noto che Ethan mi segue con lo sguardo con un piccolo sorriso disegnato sulle labbra. Cazzo vuole ancora?!Devo dire che sono molto fine, ultimamente.
Entro in casa, mi tolgo le scarpe e salgo in camera mia. Tolgo il velo e i vestiti e mi metto il mio pigiama di seta nero. Mi metto nel letto e prendo "Orgoglio e pregiudizio" e inizio a leggere.
La mia lettura viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta. "Avanti", dico io togliendomi gli occhiali. "Ciao Tesoro". E' mia mamma. "Ciao mamma", rispondo sorridendo.
"Allora... come è andata? La partita, intendo"
"Bene. Ha vinto la squadra di Yousef. Come sempre d'altronde", commento io ironicamente, mentre poccio il libro sulla scrivania. Sono troppo stanca per leggere, però devo ancora preparare lo zaino, visto che domani si va a scuola. Quindi mi alzo dal letto. "Amore, stai stai. Non volevo disturbarti, volevo solo chiederti come fosse andata la partita", dichiara mia madre entrando in camera.
"No, mamma, non mi disturbi affatto, solo che devo fare lo zaino. Mi sono dimenticata di mettere dentro i libri oggi pomeriggio", dico io mentre comincio a controllare l'orario di lunedì. Inizio a svuotare lo zaino e ad un certo punto cade un foglio per terra. "Cos'è?", chiede mia madre guardandolo. "Niente, sarà un foglio di brutta o magari saranno i miei appunti di fisica", rispondo io raccogliendo in fretta il foglio. "Okay... tesoro, impara ad essere ordinata, soprattutto per tutto quello che riguarda la scuola", continua, "Comunque, che ne dici se mercoledì andassimo a fare un po' di shopping insieme?"
"Va Bene, andiamo da Sephora, però", dico io prendendo il libro di storia.
"Affare fatto! Allora buonanotte", dice la mamma prima di uscire dalla camera. Prendo subito il foglio piegato in due e vado a sedermi sul letto. Lo apro e...
Allah benedetto! Rimango a bocca aperta davanti al mio ritratto, fatto perfettamente. Guardo bene in fondo al foglio e leggo la firma di Ethan.

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora