Sguardi

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"Ragazzi, spero che abbiate fatto i compiti delle vacanze perché tra qualche settimana, molto probabilmente, faremo una verifica", dice la Kofler mentre sta uscendo dalla classe.
Non ho neanche il tempo di cambiare i libri che già la professoressa Bricco entra. È una prof molto brava ed è anche la mia preferita, visto che insegna latino.
"Buongiorno ragazzi!", inizia lei sorridendo come sempre.
"Buongiorno prof.", risponde la classe alzandosi in segno di rispetto.
Lei si siede e comincia a tirare fuori le sue cose, e, nel frattempo, vedo Corny andare alla cattedra da lei. Mentre cammina, si può dire che è un po' ingrassata, ma non si vede neanche che è incinta. Prima della gravidanza aveva sempre avuto un corpo magro e snello, forse per questo non si nota tanto che è incinta.
"Ragazzi, la vostra compagna di classe deve dirvi una cosa", ci richiama ad un tratto la Bricco.
Cornelia si mette al centro dell'attenzione di tutti e sorride piano. La classe è in silenzio e tutti stanno aspettando la notizia, io invece credo già di aver capito di cosa si tratti.
"A luglio nascerà mio figlio".
La frase, come un colpo di frusta, schiocca e nessuno osa fiatare per qualche secondo.
Il sorriso, sulla bocca di Cornelia, comincia a sparire e io la vedo un sacco a disagio. "Complimenti, Cornelia!", prova a dire la prof per alleggerire l'atmosfera. Poi viene seguita da un po' di frasi del tipo "sì, complimenti" oppure "auguri!". Alcuni nostri compagni stanno zitti e non la guardano neanche, altri invece la guardano... male.
Cornelia capisce che la notizia non ha suscitato l'entusiasmo in cui lei sperava, quindi sorride alle poche persone che le hanno fatto i complimenti e se ne va al posto e abbassa la testa, come se fosse stata umiliata.
In quel momento mi tornano in mente le parole di mio fratello. Una volta Yousef mi aveva detto che era veramente faticoso, svegliarsi ogni giorno con la coscienza di dover sempre combattere per ogni minuto i pregiudizi altrui. Ora che ci ripenso, credo che avesse completamente ragione, e ora ne ho avuto la prima "testimonianza".
Povera Cornelia. Questa sarà una bella battaglia. Probabilmente la battaglia della sua vita.

"Come è andato il primo giorno di scuola, dopo queste brevi vacanze?", mi chiede Yousef mentre siamo a tavola da soli.
"È andato...", mi limito a dire.
"C'è qualcosa che mi devi dire?"
"No... è solo che oggi Cornelia, insomma, ha.."
"Non dirmi che ha detto a tutta la classe che è incinta!", mi interrompe mio fratello senza lasciarmi finire.
"Sì, lo ha fatto"
"Oh cavolo! Ma perche quella ragazzina è così stupida?!", chiede ad alta voce, ma mi sembra che stia facendo una domanda più a se stesso che a me.
"Yousef, non definirla così!"
"Sì scusa hai ragione, ora riformulo la domanda: perché quella ragazzina è così rincoglionita?!", chiede seriamente.
"Ma la smetti di usare certi termini, per piacere? Me lo fai questo favore?", chiedo spazientita.
"Sì... beh comunque, è stata una cattiva idea", dichiara infine.
"Già... inutile dirti che tutti l'abbiano guardata male"
"Eh beh. Te lo avevo già detto... Le persone, quelle, le renderanno la vita pressoché impossibile", sussurra mio fratello tristemente.
La nostra conversazione viene interrotta dall'entrata di mia madre. "Salam aleikum, ragazzi", saluta con un sorriso.
"Salam aleikum, ya mama!", diciamo all'unisono. "Avete già pregato il pomeriggio?", chiede mettendo la borsa sul tavolo e cominciando a togliersi il velo.
"Hamdulillah", rispondiamo entrambi.
"Bene, adesso vado a pregare anche io. Come è andata oggi a scuola?"
"Bene", risponde Yousef mentre ricomincia a guardare il suo piatto di pasta con amore.
"Tu, Daryn?"
"Bene, mama. È stato un giorno leggero", le rispondo educatamente.
"Quindi non mancava nessuno in classe?", chiede ancora.
Vorrei rispondere ma... ricaderei nell'oblio.
"Dovrebbe mancare Ethan, se non sbaglio", interviene mio fratello con disinteresse.
"E come mai?", chiede mia madre mostrando un certo interesse per la cosa.
"È partito per l'America. Senza avvisare tra l'altro", risponde mio fratello un po' offeso dal comportamento di Ethan,
"E come mai? Non si è trovato bene?", chiede mia madre ancora.
"Ma non lo so, mama.", risponde un po' stufo.
"Ma non ha intenzione di ritornare?", domanda mentre prende un po' d'acqua dal frigo.
"Non credo, così mi ha detto suo fratello Jared", continua, "a proposito venite in camera, così vi faccio vedere le nuove scarpe che ho comprato".
"Va Bene, tesoro", dice mia madre cominciando a salire le scale. "Tu non vieni, Daryn?", chiede mio fratello corrucciato.
"Vengo a vederle dopo, You. Ora finisco di mangiare ed esco un attimo in giardino a prendere un po' d'aria", rispondo con una voce sottile.
"Come preferisci, cara. Ma... tutto a posto? Ti vedo un sacco pallida, sembri un cadavere"
"Sì sì, devo solo prendere una boccata d'aria", dico cominciando ad alzarmi.
"Va Bene...", mi risponde infine.
Io esco subito in giardino e mi chiudo la porta alle spalle. Non piango e non dico nulla.
Sento solo la temperatura del mio corpo salire piano. Tutto attorno a me, per un attimo, cessa di esistere.
Quindi non tornerà più ? È questa la fine di tutto? È per questo che ha postato la storia con quella ragazza? Possibile che si sia dimenticato di me, così in fretta?
No. Non è possibile, non può essere così. Ci deve essere una spiegazione, per forza.
Senza pensarci, ancora, vado subito verso la casa di Ethan. Questa volta però non corro, presumo che non ci sia alcuna ragione per rendersi ancora più ridicola agli occhi di Jared.
La strada per andare a casa sua, mi sembra più lunga, lunghissima, destinata a non finire.
Arrivo finalmente davanti a casa sua, e non esito neanche a bussare. Èla prima volta che sono così decisa e ferma.
La porta si apre e sulla soglia mi appare Hannah. "Ciao, tesoro...", inizia lei con il suo sorriso simpatico.
"Ciao, Hannah"
"Entra pure", dice facendomi spazio per passare. "Va tutto bene?"
"Sì, tutto bene grazie e tu?", rispondo con educazione.
"Bene... vuoi del té?"
"A dir la verità, avrei bisogno di parlare un poco con Jared..."
"Mi dispiace, cara ma non è qui", dichiara dandomi un bicchiere di té lo stesso. Penso a Ethan e comincio a sorseggiare piano mentre sono immersa nei miei pensieri.
"Posso aiutarti in qualcosa? Dimmi pure se hai bisogno di parlare. Sai sono pur sempre la mamma del tuo fidanzato", dichiara lei sorridendo.
E adesso come glielo dico? Rimango in silenzio un attimo. "Credo che... credo che Ethan mi abbia lasciata, Hannah", sussurro in preda al dolore.
"Oh... e come mai?", chiede aggrottando la fronte.
"Me ne vergogno a dirtelo", parlo con un tono ancora più basso rispetto prima.
"Se non me ne parli, nulla si risolverà, Daryn cara", ribatte seriamente.
Le spiego tutta la storia, senza tralasciare alcun dettaglio. Le racconto anche del raffreddore che ho preso a causa della mia scelleratezza e della chiacchierata con Jared. Ed è proprio quel tratto della storia che pare commuoverla assai. Di seguito, prende le mie mani tra le sue e mi sorride quando finisco il mio racconto deprimente.
"Capisco, cara", dice lei infine provando a consolarmi. Prova pena per me e le dispiace per come suo figlio mi stia riducendo.
"Ethan mi aveva detto che sarebbe partito ma perché voleva andare a trovare suo padre...", riprende dopo un po'.
"Capisco", mi limito a dire.
"Proverò a parlargliene, Daryn. Il suo decoro è a dir poco vergognoso, mi dispiace... per tutto, intendo", si scusa seriamente.
Ad un certo punto la nostra conversazione si interrompe perché sentiamo la porta d'ingresso aprirsi; Io cerco subito di ricompormi.
Nella cucina entra Jared.
"Ciao tesoro, allora come è andata oggi all'università?", chiede Hannah facendo finta di nulla.
"Ciao mamma, ciao Daryn. È andata bene, grazie", dice mettendo le chiavi sul tavolo.
Hannah ci guarda un attimo e poi si scusa dicendo che deve andare a fare una chiamata "importante". Una volta rimasti soli, Jared viene a sedersi al posto di Hannah, vicino a me.
"Daryn, scusa se non mi sono più fatto sentire. Ma... non ho più avuto notizie di Ethan. Non ha voglia di parlare con nessuno, né tanto meno con me", inizia con un tono dolcissimo.
"Ah... è per questo che non mi hai più chiamata?", mi limito a sussurrare.
"Mi dispiace, ma è così sensibile, lui, in queste cose!", ribatte aggrottando la fronte.
"Immagino", sussurro ancora. "Tu non hai più provato a fare nient'altro per ricontattarlo?", chiede cautamente.
"Sì... gli ho mandato un audio in cui gli spiegavo tutto"
"Oh... e, non ha risposto?"
"No, non lo ha visualizzato", confesso con le lacrime agli occhi.
"Non devi piangere, però", dice guardandomi a disagio.
"E cosa potrei mai fare? Credo di essere la ragazza più sfortunata del mondo!"
"No, non lo sei e non essere così drammatica! Non ti ha ancora detto "è finita". Non ha ancora pronunciato quella frase e finché non lo fa, vuol dire che state ancora assieme!", dice con un tono più allegro.
"No, mi ha lasciata invece e mi ha subito sostituito con un'altra facendo come se nulla fosse. Ha finto che non gliene importasse nulla di tutto quello che... di tutto quello che eravamo. A volte mi sento distrutta al solo pensiero di dovermi alzare la mattina presto e non incontrarlo altre volte invece mi sento morire quando medito sul fatto che vicino a me, su quei due banchi da cui è cominciato tutto, non c'è più nessuno. Davvero io credo che è da un bel po' di giorni che non sono più capace di vivere. Ho provato anche a sopravvivere eh, ma... cavolo Jared; Io... io mi sento proprio male. Il fatto è che non vedo proprio una ragione per... respirare, ecco tutto. Stavo bene prima che arrivasse tuo fratello", finisco in lacrime io.
"Star bene non vuol dire essere felici, ricordalo. Io credo semplicemente che ti abbia dato più lui in qualche mese, che altre persone in 10 anni. Il fatto che si sia allontanato un po' , non significa che... ah! Ma insomma, Daryn... abbi pazienza! Tornerà. Magari non oggi, ma forse tra un po'. Sì, tornerà". Io sospiro profondamente e tiro fuori il cellulare per fargli vedere la foto che mi aveva mandato Cornelia.
Lui prende in mano il cellulare, la guarda, socchiude gli occhi poi sussulta. Per un attimo mi sembra che abbia visto il diavolo in persona, ma poi si riprende.
"Adesso capisci?", chiedo tra le lacrime.
"Ma... non è possibile. Oh for God's sake, it is not possible. This can't happen, not here and not now!". Jared sembra in preda al panico e allo stesso tempo, mi sembra anche triste.
"Chi è lei, Jared?", domando preoccupata.
Il ragazzo sospira poi socchiude gli occhi per alcuni secondi, e, in quel frangente di tempo, sento l'ansia pervadere tutto il mio corpo.
"Non è nessuno, Daryn. Adesso andiamo, cara. Ti riporto a casa", dice alzandosi e andando verso la porta.

"Comunque vi devo dire una cosa, ragazze", inizia Ilena mentre siamo tutte a ricreazione.
"Vai. Esponiti. Liberati. Esprimiti!", la prende in giro Will.
"Mi ha scritto un ragazzo...", sussurra tutta felice.
"Wow! E sarebbe?", chiede D'aria mangiando i suoi Oreo.
"Indovinate", dice lei alzandosi in piedi con fare teatrale.
"Se non ce lo dici....", sussurro abbastanza annoiata.
"Dai Daryn! Tu lo conosci perfettamente!"
"E chi è?", chiedo cominciando a prestarle attenzione.
"Jared. Jared Smith", dichiara fieramente.
Io sospiro mentre le altre rimangono a bocca aperta. Stiamo così per un po', finché Daria dice: "Complimenti, Ilena! Siamo tutte contente per te. Quello è proprio un manzo! Mamma poi con quelle camicie bianche che porta sempre..."
"Già, davvero, complimenti!", dice Will riprendendosi dalla sorpresa.
"Daryn, diventeremo cognate! No... asp non cognate... come si dice? Vabbè insomma hai capito, saremo parenti no?! Tu sei la fidanzata del fratello e io sarò la fidanzata di Jared: non è fantastico?", dice Ilena tutta allegra.
"Sì, molto bello. Perdonami, ora devo andare a ripassare per la verifica", dico lasciando il posto è dirigendomi verso la classe.

Ciao! Sono totalmente consapevole del fatto che sono mancata, ma è un periodo parecchio difficile per me. Ho scritto il capitolo tra lacrime e tristezza... può darsi che non sia un gran che, ma apprezzate lo sforzo hahahahah.
Ci vediamo presto, promesso❤️
-MALKY

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora