Haram

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"Quindi Don Rodrigo vuole sposare Lucia, però lei non vuole?", chiede Ethan corrucciato. "Esattamente", dico io mettendo via il libro. "Perché ?", domanda ancora. "Come perché?", chiedo non capendo. "Insomma... voglio dire: Don Rodrigo è ricco ha tutto e la vuole, perché lei non accetta?"
"Perché lei è innamorata di Renzo...", rispondo con calma. "Insomma un po' come me e te quindi?", chiede lui fissandomi negli occhi. "Noi non siamo innamorati, Ethan! Tu stai uscendo con Nadia", dico io alzandomi di scatto. D'improvviso mi torna alla mente la loro immagine assieme e questo alimenta ancora di più la mia rabbia. "E tu esci con Zayn!", esclama lui quasi urlando. "Io non mi sono baciata con Zayn a differenza tua!"
"Ci hai visti?", chiede lui calmandosi un po'.
"Sì... eravate in bella mostra", rispondo amareggiata.
"Daryn... l'unica ragione per cui l'ho fatto era perché tu mi avevi cacciato via. Non volevo rimanere solo, non volevo soffrire  da solo. Così mi sono agganciato a Nadia... lei era la mia ancora di salvezza in quel momento. Non so se mi spiego...", dice lui avvicinandosi a me. Mi ritrovo a un centimetro di distanza da lui e per un attimo mi sembra di dimenticare tutto quello che era successo tra di noi. Il cuore mi batte forte e mi sembra di non riuscire più a respirare. Ethan si avvicina ancora di più a me e mi tiene per le braccia. "Daryn... noi dobbiamo stare assieme!"
Io rabbrividisco e chiudo gli occhi per trattenere le lacrime e d'un tratto sento il suo calore addosso. Ethan mi abbraccia dolcemente e rimaniamo così per un momento che mi sembra infinito. D'un tratto mi torna alla mente tutto e mi viene in mente anche Zayn, così mi stacco immediatamente da Ethan. "Senti Ethan, noi non staremo mai insieme ok?!", ribatto io abbastanza arrabbiata.
"Perché?"
"Perché potrei spezzarti il cuore. Sono musulmana e tu no, quindi non potrebbe mai essere una cosa seria"
"Forse io spezzerò il tuo... E comunque mai dire mai...?", dichiara lui sorridendo.
"Impossibile. Nessuno mi spezza il cuore"
Lui mi guarda e incrocia le braccia incerto sul cosa dire. "Tu stai con Nadia, io sto con Zayn. Fine della storia", dichiaro io con il cuore a pezzi. "Stai dicendo che a te piace.... Zayn?!", chiede lui questa volta con un tono di rabbia nella voce. "Sì...", dico io senza pensarci due volte. "Daryn... mi dispiace davvero, ma capisci che è anche colpa tua. Sei stata tu a mandarmi via dicendomi che dovevo uscire dalla tua vita. In quell'istante tu mi avevi come... ferito", dice lui andando a chiudere la porta della stanza, non permettendomi di uscire. "Ma tu ti rendi conto che mi stavi ordinando di denunciare mia madre?!",esclamo io basita.
"E tu ti rendi conto che tua madre ti ha picchiata a morte?!", chiede lui sbalordito.
"Sì... ma era una questione tra me e lei! Capisci...? Hai rovinato tutto, Ethan. Tutto. Hai rovinato la nostra amicizia... l'hai resa fredda, l'hai resa distaccata. Ci hai resi due estranei. Tu... hai rovinato tutto... hai rovinato noi. Più che altro me, Ethan. Hai rovinato me, mi hai resa la persona più triste del mondo. Sono stata così male i giorni scorsi che..." Non riesco a finire la frase che Ethan mi afferra il viso tra le mani e posa le sue labbra sulle mie mettendo a tacere tutte le mie paure.
Poi d'un tratto mi ricordo chi sono e mi riscuoto immediatamente, spingendo Ethan indietro con tutto la forza che ho.  Mi passo subito la mano sulle labbra, come se fossi estremamente disgustata dal contatto della sua bocca con mia.
"Ma sei impazzito? Ma cosa hai fatto?", chiedo io quasi urlando.
"Daryn, ma che ti prende?", domanda corrucciato.
"E' haram... è proibito!", esclamo io iniziando a piangere come una disperata.
"Ma in che senso...?", domanda lui sempre più corrucciato.
"Siamo sposati?"
"No...", risponde timidamente.
"Allora non puoi fare queste... Non puoi toccarmi in alcun modo", dichiaro indicando le mie labbra.
"Okay, okay scusami..."
"Adesso capisci perché ti respingo ogni volta che ci provi? Perché non può, e non potrà mai funzionare!", esclamo mentre inizio a singhiozzare.
"Okay, va bene stai calma. Giuro che non lo sapevo... ti prometto che non lo farò mai più", dice lui mentre cerca di avvicinarsi a me per rassicurarmi.
"Stammi lontano!", urlo mentre ormai sono in preda ad un attacco di panico.
"Va bene, va bene, non mi avvicinerò, però ti prego calmati"
Mi siedo per terra, visto che mi sembra di poter svenire da un momento all'altro, e mi tengo la testa tra le mani.
Anche Ethan si siede per terra, sempre lontano da me, e inizia ad osservarmi preoccupato.
Rimaniamo entrambi in silenzio e l'unica cosa che si sente sono i miei singhiozzi.
"Ti uccideranno se lo scopriranno, vero?", domanda lui dopo un po'.
"Chi?"
"Tuo fratello e tua madre..."
Appena sento la sua ultima frase, smetto di piangere e lo guardo dritto negli occhi, come se stessi cercando di capire se è serio o meno.
"Perché pensi ciò?", domando con la voce spezzata.
"Insomma... avevo letto una volta sul giornale, quando ero in America, che una ragazza era stata uccisa dal fratello perché aveva il fidanzato americano...", dichiara lui timidamente.
"Ti sembra che Yousef possa fare una cosa simile?"
"Sinceramente no..."
"Bene"
"Ma allora perché questa reazione così... così eccessiva?", domanda ancora non capendo.
"Perché è un peccato, un peccato che non avrei mai dovuto commettere. E' una forma di Zina", dichiaro io amareggiata.
"Quindi non hai paura dei tuoi genitori?", domanda lui ancora dubbioso.
"Ana mabakhafsh gher men elli khalakni... L'unico di cui ho paura è Dio", dichiaro con una punta di orgoglio. "E ti consiglio di non ascoltare sempre i media e i telegiornali, quando parano di Islam, visto che sparano solo cazzate".
"Perché?", domanda lui corrucciato.
"Perché l'Islam non dice di uccidere le persone se peccano, visto che ci si può sempre pentire. Se vuoi saperne di più di Islam, fattelo raccontare da chi lo vive davvero e non dai fondamentalisti o dai talebani e nemmeno dai telegiornali, se per questo", dico io mentre poggio la testa sul muro.
"Va bene... comunque, mi dispiace. Davvero", dice di nuovo.
Io rimango in silenzio e anche lui.
"Sei perdonato", dichiaro dopo un po'. Ethan mi sorride, ma nel suo sguardo posso ancora intravedere una punta di dispiacere e questo mi lascia soddisfatta in un certo senso.
"Comunque, penso che si possa avere una relazione anche senza toccarsi insomma..."
"Tu pensi?"
"Sì... lo penso davvero. E mi piacerebbe provarci. Sempre con te ovviamente...", dichiara lui sorridendo imbarazzato.
"Sarà molto ardua...", commento un po' scettica.
"Cosa significa "aruada"?"
"Si dice "ardua"", ribadisco scandendo bene la parola, "Comunque lascia stare... Sarà molto difficile insomma", dichiaro con tono serio.
"Ce la possiamo fare"
Lo guardo poco convinta.
"Vedrai", mi incoraggia sorridendo.
"Vedremo"
Rimaniamo un po' in silenzio, poi lui dice: "Però posso dire che ti ho sverginato le labbra!"
"Ethan!"

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora