Paralisi

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Chiudo la porta di camera mia e poggio la schiena sulla porta. Chiudo gli occhi e provo a rilassarmi, ma nulla. Scivolo sul pavimento e comincio a piangere, non riesco più a fermarmi, fa male. Tutto mi fa male: il corpo, la testa...
È stata una giornata intensa. Ricapitoliamo un po' tutto quello che è successo oggi: ho rotto con la mia migliore amica, e lei mi ha dato uno schiaffo e tutto questo per colpa di mio fratello, Ethan mi ha abbracciata, e io gli sto lasciando la libertà di entrare nella mia vita e come se non bastasse, Nadia è tornata a scuola e, probabilmente, andrà a letto con Ethan. Ovviamente, per finire in bellezza, Ethan non fa altro che dirmi cose sdolcinate che, sicuramente, finiranno per farmi innamorare di lui.
Continuo a piangere e, a causa della stanchezza, poggio la testa sul pavimento e chiudo gli occhi.

"Daryn... Daryn, tutto bene? Daryn, alzati"
Provo ad aprire gli occhi e mettere a fuoco il posto in cui mi trovo, ma non riesco. Provo ad alzarmi, ma non riesco, provo anche a parlare, ma... non riesco.
Cosa sta succedendo al mio corpo?! Non mi sta ubbidendo...
Così, mi limito a piangere con gli occhi chiusi e mando giù il groppo che ho alla gola.
"Daryn, amore, dimmi che hai? Daryn... cazzo mi preoccupi".
Sento la voce di mio fratello, ma è come se arrivasse da lontano. Infatti, mi sembra che lui disti anni luce da me. Questa sensazione di lontananza, di solitudine, non fa altro che peggiorare il mio stato. Al suo ennesimo richiamo, rispondo con un mugugno. Lui comincia a scuotermi e a ripetere il mio nome più volte, ma quando vede che io non dò risposte sensate, si precipita per le scale e comincia a chiamare la mamma. Io, nel frattempo, provo di nuovo a parlare o anche a muovermi, ma questo non fa altro che aumentare il dolore corporeo che sto provando. È come essere paralizzati. Sento dei passi su per le scale, probabilmente è Yousef. "Daryn, ascolta riesci a sentirmi?", chiede lui con il fiatone. Vorrei rispondergli, ma non riesco, così provo ad annuire piano e credo che lui abbia capito. D'un tratto mi sento leggera e non sento più la superficie dura del pavimento sotto di me. Probabilmente mi avrà sollevata da terra e ora la mia testa è poggiata contro il suo petto.
Yousef mi adagia piano nel mio letto, facendo molta attenzione a non muovere il mio corpo per non farmi del male. Dopo comincia a togliermi le scarpe e anche il velo. Mi apre anche qualche bottone della camicia: adesso riesco a respirare un po' di più rispetto a prima. Provo di nuovo ad aprire gli occhi, ma nulla. Sento qualcuno salire le scale. "Yousef, che succede?".
È la voce della mamma. "Non lo so, mamma. Sono entrato in casa e non ho trovato nessuno, ho provato ad aprire la porta della sua camera, ma non si apriva. Poi ho spinto più forte e ho capito che lei era dietro alla porta, per terra", dice Yousef con la voce tremante.
Comincio a sentire delle mani sul mio corpo, sono morbide e confortevoli. Sono le mani di mamma. Comincia a massaggiarmi il corpo e d'un tratto mi sento meglio. Provo ad aprire gli occhi e ci riesco ma con fatica. "Mamma, ha aperto gli occhi!", dice Yousef urlando praticamente. Il bellissimo massaggio di mia madre viene interrotto da una forte pacca sui capelli. Mugolo fortemente per il dolore. "Yousef! Sei proprio un cretino. Ma non vedi che sta male?!Cosa le dai le pacche?!", urla mia madre in preda alla rabbia. Fide, ha ragione, è proprio un cretino. "Massí... ma le stavo dando il bentornato dalla terra dei morti", dichiara mio fratello felicemente. Mi madre gli corre dietro e comincia a picchiarlo e a tirargli i capelli. "Ma quanto sei scemo? Un figlio più stupido non potevo generarlo", urla lei cacciandolo fuori dalla stanza. "Ma dai ma mi ero pure preoccupato... Possibile che mi escludiate sempre?", chiede lui da dietro la porta. Noi non lo escludiamo, solo che è troppo stupido e non lo fa neanche apposta. Lui è fatto così, è sbadato. Mia madre torna a massaggiarmi il corpo e io domando sussurrando: "Mamma che succede?".
"Tesoro, hai avuto una paralisi del sonno, ed è causata principalmente dallo stress", continua, "Adesso continuerò a massaggiarti ancora, ma tu dormi", mi risponde lei gentilmente.
Io chiudo di nuovo gli occhi.

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora