Io

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"È stato un comportamento a dir poco vergognoso, quello che hai assunto sta mattina, Daryn. Non capisco cosa ti sia successo... Il tuo comportamento è stato a dir poco inaccettabile. Ti rendi conto che hai dato la presenza poi sei uscita da scuola come se nulla fosse? Ti ricordo, inoltre, che tu dovevi dare il giusto esempio ad Ethan, io avevo scelto te proprio per questo. Pensavo che fossi all'altezza del compito che ti era stato assegnato, invece hai preso e te ne sei andata con lui senza avvisare, nonostante tu sia totalmente consapevole del fatto che è severamente proibito uscire dal plesso durante l'orario scolastico, una volta data la presenza.
Il tuo comportamento, mi dispiace dirtelo, ma merita la sospensione", dice la preside con un tono molto severo che non nasconde per nulla la rabbia che lei sta serbando nei miei confronti.
"A me.."
"Mi scusi preside, ma è stata tutta colpa mia. È stata una mia idea. Ho convinto io Daryn a lasciare il plesso durante l'orario scolastico", interviene Ethan prima che io possa finire la frase.
"Lo so, infatti, non ho mai detto che tu non avresti avuto una punizione", ribatte la preside ancora più arrabbiata.
"Ci dispiace tantissimo, preside. Sono fortemente consapevole del fatto che ho sbagliato... le porgo le mie scuse e spero che lei le accetti", dico io con tono deciso ma non altezzoso. "Daryn, mi hai delusa veramente parecchio. Mi dispiace veramente sospenderti, anche perché sei una rappresentante d'istituto e inoltre dirigi molte attività a scuola tra cui anche il giornalino, ma sei comunque una studentessa come tutte le altre", ribatte la preside questa volta più calma.
"Va bene", mi limito a dire sospirando.
La preside mi guarda un po' preoccupata, visto che conosce mia madre e sa come potrebbe reagire. "Adesso telefonerò ai vostri genitori per comunicare l'accaduto"
"Va Bene, preside. Le pongo ancora le mie scuse", dico infine.
"Ora potete rientrare in classe", dichiara la Maio andando davanti alla finestra e dandoci le spalle.
Usciamo dalla presidenza e io mi sento le gambe deboli, così mi appoggio subito ad una colonna, come se avessi paura di cadere.
"Daryn... va tutto bene?", chiede Ethan piano.
"Bene?! Stai scherzando, vero?! Come fa ad andare bene?! Come diavolo fa ad andare bene, Ethan?! Ti rendi conto che io sono appena stata sospesa?!"
"Daryn, devi restare calma! Tutto si risolverà", esclama lui sicuro di sé come sempre.
"Si risolverà ?! Sai scherzando, vero? Spero che tu stia scherzando... perché nulla si risolverà. Oddio... mia madre. Oddio..."
Mi sento esplodere la testa e la sua indifferenza non fa altro che aumentare la mia rabbia.
"Daryn, piantala. Adesso basta!", urla lui arrabbiato più che mai.
"Abbiamo fatto una cazzata. E abbiamo sbagliato, ma ci siamo divertiti alla fine. E quando saremo vecchi avremo qualcosa in più su cui ridere, non pensi? Saremo sospesi, e okay è abbastanza dispiacevole, ma non è morto nessuno!", dichiara lui infine.
Ha ragione tutto sommato... Sì, abbiamo fatto una cazzata. Ma che vita di senza valore sarebbe senza quelle cazzate? È stato un momento bellissimo infondo e credo che lo rivivrei altre mille volte.
Una volta mi avevano chiesto, se ne valesse davvero la pena vivere un'istante nonostante la sua inevitabile conclusione. Ora che ci penso bene, direi proprio che ne vale la pena. Sì, decisamente.

"Come mai siete in ritardo voi due?", chiede la Russo vedendoci entrare in classe.
"Ci scusi, professoressa. Eravamo dalla preside", rispondo timidamente. Ethan mi dà una gomitata e mi sussurra: "Smettila di comportarti come se avessi ucciso qualcuno. Sii più sicura di te stessa".
"Va Bene, andate ai vostri posti", dice la prof infine.
Io e Ethan ci dirigiamo verso i nostri banchi e tiriamo fuori il libro di italiano.
Noto che Cornelia è tornata a scuola e direi che non ha un aspetto bellissimo...
I capelli sono legati in uno chignon molto disordinato, il mascara è lo stesso di una settimana fa e, per finire in bellezza, ha addosso una semplice tuta grigia che sembra un pigiama.
Questa non è la mia Cornelia.
Mi guardo dietro e vedo che Daria e Ilena mi osservano preoccupate, ma non dicono nulla. Credo che abbiano capito che ho fatto una cavolata.

"Cornelia, va tutto bene?", chiedo alla mia amica a fine lezione.
"Sì... credo di sì", risponde guardando altrove. Non so con precisione cosa stia guardando, solo che il suo sguardo mi sembra così distante e... sofferente. A dir la verità non sembra neanche che lei stia guardando gli oggetti di questo mondo, sembra in un'altra dimensione, in un'altra vita ecco.
"Mi hai detto che avevi intenzione di tenerlo...", sussurro toccandole la pancia delicatamente.
"Sì... povera creatura, non credi ?", chiede lei ancora distratta.
"Perché?", ribatto sorridendo per cercare di alleggerire l'atmosfera pesante.
"Perché sarà destinata ad avere una vita piena di sofferenze. Io non la volevo neanche. Sai cosa si prova a tenere in grembo un essere per cui non provi un minimo di affetto? Certo che non lo puoi sapere!
Sai cosa si prova a tenere in grembo una creatura di cui il nome del padre ti è ignoto ?
No, non lo sai.
Sai cosa si prova invece a pensare che tra nove mesi, tutto il mondo ti sarà contro e verrai giudicata da tutti?
Non lo puoi sapere.
Secondo te come mi dovrei sentire, dopo tutto questo?! Non mi sento proprio, ecco!", sussurra lei con le lacrime agli occhi. Mi sembra un automa, un robot, in questo preciso istante.
Provo a riscuoterla e ad abbracciarla ma lei rimane sempre immobile. Non ricambia il mio abbraccio e nemmeno il mio sorriso.
"Corny... ti va se oggi andassimo a fare un giro?", chiedo piano. "Lasciami da sola. Lasciami in pace, voglio soffrire da sola. Voglio soffrire per bene. Lasciami nella mia sofferenza, ti prego!" Cornelia comincia a piangere silenziosamente e io ringrazio Dio che tutti se ne stanno andando a casa.
"Corny... dai vieni. Dobbiamo andare. È suonata. Ti accompagno a casa", dico sistemando le sue cose nello zaino e facendola alzare piano.
Nei corridoi della scuola, la mia amica, cammina come se fosse indifferente al mondo e da quanto è pallida, sembra un fantasma.
Usciamo da scuola e vedo che Zayn mi aspetta fuori. Guardo il suo sorriso che si accende appena mi vede e capisco che non è giusto... Non è onesto ciò che gli sto facendo, non è nobile.
Lui è innamorato di me, ma io... beh... io sono innamorata di Ethan sin dal primo giorno in cui l'ho visto.
Io per Zayn sono tutto il mare e tutta la sabbia, ma lui per me non è né una goccia di mare né un granello di sabbia.
Come può funzionare? Semplicemente non può funzionare.
"Hey bellissima! Ti riporto a casa io", dichiara lui entusiasta.
Cavolo! Io questo ragazzo non lo voglio... non lo merito.
"Ciao... scusami, ma devo andare con Cornelia. Mi dispiace", dico seriamente senza lasciar trasparire alcun emozione.
"Se vuoi riporto a casa anche lei! Non c'è nessun problema.", suggerisce con un tono gentilissimo e del tutto innocente.
"No, grazie Zayn. Va bene così", finisco la conversazione per poi salutarlo e andarmene.
Nel lasciarlo lì sul posto, ho intravisto la delusione nei suoi occhi, solo che io non posso farci nulla. Non ne vale la pena continuare con lui se non ne sono minimamente attratta.

Salgo in casa cercando di non fare rumore, ma mentre sono sulle scale sento mia madre chiamarmi. Così scendo e vado nel salotto, aspettandomi una ramanzina lunghissima.
"Ciao", saluto per prima andandomi a sedere sulla poltrona.
"Ciao, Daryn. Come stai?", chiede lei piano. Ci metto un po' a rispondere dato che non riesco a capire come fa ad essere così calma, quando io sto per essere sospesa.
"Bene e tu?", chiedo con cautela e a bassa voce.
"Secondo te come si deve sentire una madre, quando riceve una lettera del genere da scuola?", chiede mostrandomi la busta di carta  che tiene in mano. Io arrossisco e non riesco a rispondere. "Ti chiedo per cortesia di leggerla e poi di dirmi qualcosa, ammesso che tu abbia qualcosa da dire", dice mia madre sistemandosi i capelli.
Prendo la lettera, apro e comincio a leggere:
"Cara Dott. Kharma,
Come sta? Spero bene. In questi giorni spero che lei si sia preoccupata per sua figlia.
Daryn in questi giorni non mi sta piacendo per niente. Difatti, la vedevo sempre diversa durante le assemblee d'istituto.
Non so come dirlo ma... sua figlia mi sembra spenta. È sempre sul triste andante.
All'inizio ho pensato che fosse solo una fase, invece, ciò che è accaduto oggi ha ridestato, di nuovo, in me le stesse preoccupazioni che avevo avuto già qualche tempo fa.
Sua figlia oggi, dopo aver dato la sua presenza, è uscita con un suo compagno di classe dal plesso scolastico.
Devo dire che sono profondamente delusa, e a dir poco amareggiata da ciò che è accaduto.
Non so cosa dire, ma credo che non ci sia nulla da dire. Le chiedo solo di tenere d'occhio tua figlia perché si vede non sta tanto bene - ancora non capisco come lei non lo abbia notato - e lo si può vedere benissimo dai suoi occhi.
Ovviamente sarò costretta a prendere dei provvedimenti, pertanto Daryn sarà sospesa.
Le vorrei ricordare però che una sospensione può passare, ma il malessere no, se non lo si cura.
Cordiali saluti.
Amanda Maioli."
Poso la lettera sul tavolo e sto in silenzio aspettando che qualcosa accada.
"Allora Daryn? Cosa mi dici?", chiede mia madre calmissima. "Non so", mi limito a dire.
"Va tutto bene, Daryn?"
"Sì... cioè no... non lo so", dico togliendomi il velo.
"Cosa c'è che non va?"
"Un po' tutto.... la vita, il mondo... mi sembra tutto contro", dico sospirando e chiudendo gli occhi. "Capisco... credo che tu sia fortunata dato che sono amica della preside. Per te i giorni di sospensione saranno diminuiti sicuramente. E, per quanto mi riguarda, tu non potrai più uscire di casa, fino a che comincerai ad assumerne un comportamento adatto", finisce mia madre.
"Non importa, mamma. Davvero... non mi importa. Puoi rinchiudermi in casa tutto il tempo che vuoi, ma io non riposerò mai finché non farò ciò che voglio. Ti sei mai realmente chiesta se io fossi davvero felice o meno?", chiedo amareggiata.
"Perché non dovresti essere felice? Non ti manca nulla. Vivi una vita stupenda. Cosa ti manca?", ribatte lei corrugando la fronte.
"Il diritto di essere io".

Ciao a tutti, come va? Spero bene. Vi sta piacendo il libro? Come vi è sembrato questo capitolo?
Ora cosa ne pensate di Karma?
Fatemelo sapere nei commenti e votate la storia per piacere❤️
-Malky

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora