Felicità

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"Allora ti passo a prendere dopo l'uscita da scuola", dichiara Zayn aprendomi la portiera. "Va Bene...", dico uscendo dalla macchina. "Ciao amore", mi saluta infine, prima di ripartire. Io entro subito a scuola e passo il beige per dare la presenza. Vado in biblioteca dato che la prima ora è buca e decido di leggere "Cime tempestose".
Il libro mi prende completamente dato che non mi accorgo neanche di chi entra nell'aula.
"Oh Dio!... amo la terra sotto i suoi piedi, e l'aria sopra la sua testa e tutto quello che tocca e tutto quello che dice; amo tutti i suoi sguardi, tutti i suoi gesti, e lui, tutto e completamente!"
Mi giro e vedo Ethan alle mie spalle che mi guarda seriamente. "Ethan...", mi limito a dire.
"Un capolavoro questo libro, vero?", chiede lui sedendosi di fianco a me. "Emily Brontë è un capolavoro", dico io ripensando a tutte le citazioni meravigliose che quella donna ha scritto. "Concordo pienamente. Ha talento", dichiara lui prendendomi il libro dalle mani.
"Questo non è un semplice talento, Ethan. Io non so come spiegarlo, ma... quella donna scriveva per vivere. Lei respirava di scrittura"
Ethan lascia il libro e mi guarda attentamente dritto negli occhi per poi dire: "E tu, Daryn, cosa fai per vivere?"
Io lo guardo attentamente e cerco di concentrarmi sulla sua domanda, ma è quasi impossibile. Come si fa a fissare gli occhi di questo ragazzo e non innamorarsi?! Come si fa...?! È semplicemente impossibile, ecco.
"Io... leggo per vivere", dichiaro dopo qualche secondo. Lui sembra rifletterci su bene e all'inizio sembra che non abbia compreso minimamente il significato di ciò che ho detto, ma poi mi guarda e sorride lentamente come per dire "ti ho capita perfettamente".
"Come mai leggi così tanto?", chiede lui dopo un po' di silenzio.
"È un modo per scappare dal mondo, per tenersi lontano dal mondo", dichiaro ripensando alla triste realtà a cui sto cercando invano di sopravvivere ultimamente.
"Ma questa non è la soluzione migliore per affrontare i problemi e le cose in generale."
"Beh però... è molto più facile, e direi anche più comodo, vivere in un mondo immaginario, anche se solo per qualche minuto, in modo da poter prendersi una pausa da tutto", dico sospirando e socchiudendo piano gli occhi. "Leggere non è l'unica soluzione, che può aiutarti ad affrontare i tuoi problemi, Daryn", dice lui corrugando la fronte.
"E allora quale sarebbe la soluzione, mister Smith?", chiedo ironica, cercando di sdrammatizzare la situazione.
"Io. Io sono la soluzione"
Non capisco ciò che dice così mi limito a sorridere. Allora lui continua spiegando: "A te serve una persona che ti stia vicina, Daryn. A te serve qualcuno che ti aiuti a liberare il tuo vero io, a te serve qualcuno che ti faccia uscire da questa tirannia che tua madre ti ha imposto"
"Perché la definisci tirannia?", chiedo io ridendo.
"Daryn... si vede... Tua madre ti vuole perfetta. E tu sei arrivata alla perfezione. E okay va bene... possono ammettere tutti che sei perfetta. Ma non credi che nella vita ci sia altro, oltre all'essere perfetti?!"
"Scusami, ma non ti capisco", dichiaro un po' scocciata.
"Okay, mi spiego: tu sei bravissima a scuola, sei bellissima, popolare, intelligente, curatissima, raffinata, attenta a tutto ciò che dici e a tutto ciò che fai, insomma... sembri uscita da una rivista, no? Ma... tu sei felice con tutto questo?"
Rifletto bene sulla sua domanda e provo a selezionare i lati negativi e i lati positivi nella mia vita per arrivare ad una risposta che possa essere basata su ragioni valide.
Ci penso bene e capisco che ci sono più lati negativi che positivi. E capisco di essere veramente sotto una specie di tirannia.
"No... io non sono felice", rispondo alla fine.
"Ecco come avevo supposto sin dal primo giorno in cui ti avevo vista".
Stiamo entrambi zitti e nella biblioteca comincia a regnare un silenzio a dir poco glaciale.
"Ethan, come si fa a essere... felice?", chiedo io dopo un po'. Lui mi guarda e sorride, per poi rispondere: "facendo cazzate e vivendo ogni giorno come se fosse l'ultimo della propria vita". Io lo guardo negli occhi e sorrido dolcemente quando capisco che lui è l'unica persona che mi può dare vita.
"Ti ricordi quando, qualche minuto fa, ti avevo detto che ero io la soluzione ai tuoi problemi?", chiede lui spostandosi i capelli lunghi dietro le orecchie. "Sì", rispondo decisa.
"Con questo intendevo dire che: io sono e sarò la tua felicità", dichiara lui.
Io lo guardo e sorrido perché so che alla fine è vero. Ethan è la mia felicità. Ethan è me. Lui mi capisce, mi comprende, mi fa felice ma soprattutto, più di chiunque altro, mi fa provare sensazioni totalmente nuove: lui mi fa emozionare...
"Che ne dici se iniziassimo ad essere felici assieme?", chiede lui alzandosi in piedi.
"Va Bene", rispondo sorridendo.
"Allora iniziamo!", dice lui prendendo il mio zaino da per terra e prendendomi per mano.
"Dove vuoi andare? Tra quindici minuti comincia la lezione di fisica!", esclamo io cercando di fermarlo dato che mi sta portando fuori dalla biblioteca. "E quindi? Chi se ne frega ? Usciremo lo stesso da scuola, anche se è vietato. Sarà una cazzata? Sì, e molto probabilmente verremo sospesi. Ma saremo felici e ogni tanto bisogna essere felici. Andiamo!".

Ciao a tutti,
Come state? Spero bene. Vi è piaciuto il capitolo? Come vi è sembrato questo dialogo tra Daryn e Ethan? Spero vi sia piaciuto.
Fatemelo sapere nei commenti e votate il capitolo per piacere.
~Malky

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora