Sentimenti

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"O Bombon", inizia mio fratello mentre io mi sto mettendo il velo.
"Cosa hai ancora da rompere le scatole?!", chiedo spazientita, dato che non sto riuscendo a legare il velo decentemente.
"Ma nulla zia, stai calma neh", ribadisce lui un po' offeso. "Scusa, hai ragione. Ma dimmi di cosa hai bisogno".
"Oggi ho gli allenamenti, vuoi venire a vedermi?", chiede abbracciandomi da dietro e baciandomi la guancia.
"You, mi dispiace amore, oggi non posso: devo stare a scuola fino alle cinque per scrivere un articolo molto importante per il giornalino della scuola", mi dichiaro dispiaciuta seriamente.
"Fa nulla Dary. Però dopodomani c'è una partita molto importante, vieni a vederci vero?"
"Sì sì, You! Volenti, fratellone", rispondo, "ma... i giocatori della vostra squadra sono al completo o manca qualche giocatore?".
"Beh... manca Ethan, come già sai, però prenderanno un giocatore di riserva credo", mi risponde scrollando le spalle.
"Ah... va bene", finisco un po' delusa.

"Daryn, tu non vieni con noi?", chiedono le ragazze appena la campanella dell'ultima ora suona. "No, ragazze per questa volta salta: devo scrivere un articolo per il giornalino", dico cominciando ad andare in aula computer.
"Ma dai amo, ci eravamo messe d'accordo che oggi avremmo mangiato tutte assieme la pizza!", ribadisce Cornelia un po' offesa.
"Dai Corny magari un'altra volta. Mangia tu la mia pizza: devi mangiare per due adesso o sbaglio?", le rispondo scherzando.
"È vero! Adesso lei è mamma Cornelia", scherza Will accarezzandole le pancia.
Così, saluto le ragazze ed entro subito nell'aula. Appena dentro,vedo che ci sono già un paio di ragazzi seduti ciascuno davanti a un computer.
A questo punto mi siedo anche io, metto la musica a palla nelle orecchie, apro il dispositivo e mi immergo completamente nella scrittura.

Guardo l'orologio e mi accorgo che sono le 16:55. Cavolo! Sono in ritardo, la scuola chiude alle cinque. Comincio subito a mettere via le mie cose e stacco la chiavetta, chiudo il dispositivo e scendo le scale di corsa perché ho paura che mi rinchiudano dentro. Arrivo all'ingresso principale, saluto la portinaia ed esco. Mi guardo attorno e provo un sacco di... noia. Non ho voglia di tornare a casa. Comincio a farmi scorrere in testa tutti i luoghi in cui è possibile stare, per riuscire a rilassarsi un po'. Uno in particolare si sofferma nei miei pensieri, ma non so se è una buona idea andarci, visto che farebbe riaffiorire troppi ricordi.

Cammino per qualche chilometro, e vedo nel frattempo che sono già le 17:30. Sono quasi arrivata e mi sento tanto, ma tanto, vulnerabile.
Arrivo sul ponte, mi fermo e comincio a guardarmi attorno. Involontariamente mi ritrovo a sorridere a tutto quello che guardo. Sembra passato così tanto tempo... eppure, stiamo parlando solo di qualche mese. Che tristezza.
Prendo il cellulare e faccio la foto al fiume e la modifico scrivendoci su "sentimenti spesi in buona fede: vedere a giorni l'Ade e a giorni i giardini dell'Eden". In quel momento mi sembra la frase più adatta; così posto una storia su Instagram e scendo dal ponte andandomi a sedere sulla riva del fiume.
Fa molto freddo dato che siamo proprio nel pieno della stagione invernale.
Non c'è anima viva in giro ed è praticamente deserto... se urlassi probabilmente non mi sentirebbe nessuno. Mi guardo ancora attorno per assicurarmi che non ci sia qualcuno, poi mi tolgo la giacca e il resto dei vestiti e li lascio sulla riva del fiume. Ora sono in biancheria intima e senza velo. Scendo nell'acqua ed è gelata, ma io me ne frego e continuo a immergermi. Sento tutto il corpo gelarsi e d'un tratto non sento più neanche le ossa: quello di cui avevo bisogno.
Per un attimo tutto quanto cessa di esistere: i ricordi, i pensieri, il mio io e... tutto quanto si ferma. Chiudo gli occhi e rimango immersa per non so quanto tempo. È una sensazione bellissima. Credo che sia questo, quello che gli altri chiamano "nulla". Spettacolare, direi.
Mi immergo ancora di più, finché, di me non rimane altro che gli occhi e la fronte.
Comincio a tremare e così mi faccio piccola piccola, per cercare di riscaldarmi.
"Sentimenti spesi in buona fede: vedere a giorni l'Ade e a giorni i giardini dell'Eden", sussurra una voce alle mie spalle.
La riconosco.
Lo riconosco.
È lui.
Ethan. Ethan Smith.

Ciauuuu
Avete visto che ho fatto ritornare Ethan?! AMATEMI HAHAHHAHA
Cosa ne pensate di questo capitolo? Vi piace? Fatemelo sapere nei commenti e votate per favore il capitolo!!
-MALKY

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora