"Quindi riuscite a tenere mia sorella da voi... almeno per questa sera?", chiede mio fratello serissimo. "Certo, fra! Non ti preoccupare", risponde Zayn tranquillo. "Daryn... stammi bene, mi raccomando. Domani non andare a scuola, riposa e stai con Mariam", dice mio fratello fissando la sorella di Zayn. Lei arrossisce e guarda altrove. Che schifo: troppo zucchero nell'aria, a momenti si mettono a limonare.
"Io vado...", dichiara Yousef dandomi un bacio sulla fronte. "Yousef... perché non resti? Insomma... c'è posto per te, puoi dormire nella camera degli ospiti se vuoi, tanto papà lavora fuori città questa settimana .", sussurra Mariam. Ma sì... limonate pure, tanto...
"No, è meglio che io vada a stare da Ethan", dice mio fratello sorridendole. D'un tratto non sono più tanto contenta dell'idea di stare a casa di Mariam e Yousef, avrei preferito stare da Ethan... Lui sarebbe l'unico capace di darmi il conforto in questo momento.
Yousef ci saluta, e mi dice che sarebbe venuto domani dopo scuola a trovarmi, e se ne va.
Mariam mi aiuta ad andare in camera sua senza proferire parola e io gliene sono grata, perché non ho più nemmeno le forze per parlare o neanche per... respirare. Tutto il corpo mi duole e faccio ancora fatica a rimanere in piedi.
"Daryn... forse è meglio che tu ti faccia un bel bagno che ne dici ?", chiede Mariam cortesemente. "Sì...", rispondo io tranquilla.
Prendo un bel pigiama dalla borsa che mi ha preparato Yousef e vado in bagno chiudendomi la porta bene a chiave. In bagno c'e uno specchio. Non mi sono ancora guardata dopo che mia madre... beh... dopo che mia madre ha fatto il danno, insomma. Non penso sicuramente di avere un bell'aspetto data l'espressione sempre stupita di ogni persona che mi vede. Con tanta paura, mi metto davanti allo specchio e mi guardo.
Oh mio Dio... che disastro! Non posso crederci che io sia conciata così. La mia fronte, a causa di tutte quelle testate, è diventata viola e in alcune parti c'è ancora traccia di sangue. Le guance, a causa degli schiaffi, sono diventate gonfie e rossissime e vicino al naso sono graffiate. Le labbra anche quelle sono gonfie... com'è possibile?
Una lacrima mi scende sulla guancia e io chiudo gli occhi per non guardare tutto questo... obbrobrio. Mi tolgo la maglietta e i pantaloni per vedere se ci sono altri lividi e rimango ancora più scioccata. La mia pancia è tutta viola, a causa della quantità di calci che ho ricevuto da quella donna, e anche le costole sono messe così male. Le gambe invece sono un disastro mortale. Non è possibile che questa sia io...
Mi allontano dallo specchio con le lacrime agli occhi e comincio a farmi la doccia.Fisso il soffitto e nel frattempo nella mia mente mi vengono tantissime domande. Come farò adesso a tornare a scuola? Non posso di certo andare con tutti questi lividi. Per quanto riguarda il corpo posso anche coprirmi... ma se mi coprissi anche la faccia? "Sì", dico io d'un tratto entusiasta.
"Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto il rosso. Infatti è bellissimo!", mi risponde Mariam. Io annuisco pur sapendo che mi sono distratta mentre lei stava parlando, cavolo sono proprio imbranata. "Mary... posso chiederti un favore?", domando io piano. "Certo!", dice lei venendosi a sedere sul letto vicino a me. "Potresti prestarmi per favore i tuoi trucchi domani?", chiedo un po' imbarazzata. "Certo, tesoro. Ma a cosa ti serviranno?"
Esito un attimo prima di risponderle. "Voglio andare a scuola", affermo io decisa. Mariam sta un attimo zitta prima di rispondere e mi sembra molto preoccupata. "Senti Daryn... pensa per favore alle conseguenze prima di andare a scuola. Se tu domani andassi e qualcuno vedesse questi lividi... beh.... Kharma verrebbe denunciata e non credo sia il massimo", dice lei piano.
"Mariam... sto bene adesso. Domani prima di andare a scuola mi sveglierò molto presto e mi coprirò tutta la faccia con il fondotinta... per smagrire un po' le guance gonfie, userò il conturing" Mariam ci pensa su un attimo poi risponde: "Va bene, Daryn. Però devi stare molto attenta. Anche se onestamente non capisco perché hai tanta fretta di ritornare a scuola. Insomma stai ancora male", dichiara lei piano. "Mariam... se rimango a casa, peggioro. Conoscendomi posso entrare in depressione ed è inutile pensare e rimuginare su quello che è successo. Non ne vale la pena, farò come se nulla fosse e andrò avanti per la mia strada poi vedrò quello che succederà nei prossimi giorni"
"Daryn... tu sei felice?", chiede Mariam guardandomi dritto negli occhi. Che domanda difficile... non me la sono mai posta prima. "Mariam... aiutami, perché io non so più che fare. Vivo come gli altri ma non sono felice come gli altri. Io... io non so proprio cosa sbaglio", dico io sospirando.
"Non vivi come gli altri, Daryn. Tu vivi per tua madre"
"In che senso?", chiedo io aggrottando la fronte. "Tu non fai quello che ti piace, tu fai quello che piace a tua madre. Fai di tutto per accontentarla e non ti interessa di trovare davvero la tua felicità ed è davvero ingiusto, sai...", risponde Mariam guardandomi con pietà.
Durante tutta la notte rimango a riflettere sulle parole di Mariam. Ha ragione, non ho mai fatto nulla che mi piacesse in questa vita, ho sempre fatto di tutto solo per accontentare la mamma.
Se devo essere sincera io fin adesso non ho mai vissuto veramente, mi sono solo limitata a guardare il mondo da lontano, come se fossi un ospite...
Che spreco!Finalmente ho finito questo capitolo! Spero che apprezziate.... cosa ne pensate di Mariam? E Yousef come personaggio come vi sembra?
Che ne dite se creo la ship YOUMARY (Yousef e Mariam), c'è li vedete assieme?
~Malky
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Amore proibito
Chick-LitUna ragazza musulmana, per di più velata, potrebbe mai abbandonarsi completamene al sentimento e innamorarsi di un ragazzo americano? Daryn è una ragazza di 17 anni, determinata, seria e focalizzata suoi suoi obiettivi. Dopo aver perso il padre è...