Io e indole

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Zayn prova a baciarmi e, in quell'istante, entra Ethan.
La stanza cade nel silenzio più totale e io provo a spiegare tutto al mio fidanzato, ma lui se ne va.
Qualche giorno dopo, lui parte.
Io piango e mi ammalo gravemente.
La foto su Instagram in cui c'erano lui e la ragazza.

Le immagini iniziano a scorrere di nuovo, ma questa volta mi limito a piangere e chiudo gli occhi.

"Ciao, amore. Come stai oggi?", chiede mia madre baciandomi la fronte.
"Bene, grazie"
"È passata una settimana ormai: ti hanno fatto un sacco di lavaggi interni, ma io lo reputo più conveniente fare, anche, un paio di lavaggi esterni", dice mia mamma guardando le flebo.
"Ovvero?", chiedo poco interessata dato che è da una settimana che sono una cavia da esperimenti.
"Magari un bagno caldo..."
"Okay", mi limito a dire.
"So che sono venute alcune tue amiche a trovarti: non è una cosa carina?", chiede lei provando ad essere allegra.
"Sì, peccato che ero mezza addormentata e anche irritata. Inutile dirti che le ho trattate male", le rispondo ricordandomi di giovedì sera.
"Oh... beh io invec- " mia mamma viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta.
"Avanti", dice lei.
Nella stanza entra Zayn con un mazzo di fiori e con addosso il sorriso più bello che io abbia mai visto.
"Asalam aleikum, tant", inizia salutando mia mamma.
"Aleikum asalam, Zayn", risponde mia mamma con un tono molto caldo.
"Ciao, Daryn. Come stai ora?", chiede poi rivolgendosi a me.
"Abbastanza bene, grazie", mi limito a dire.
"Scusa se sono venuto a trovarti solo ora, ma Yousef me lo ha detto ieri sera e quindi sono venuto il prima possibile"
"Non fa nulla: stai tranquillo", rispondo gentilmente.
"Io vi lascio: ho un po' di cose da fare ora", dice mia mamma facendomi l'occhiolino senza farsi notare da Zayn.
Ora che ci ripenso bene, mia mamma sembra che, in un qualche modo, voglia che io abbia un buon rapporto con Zayn; ma non come amica...
Quando mia mamma esce dalla stanza, rimaniamo da soli e il silenzio cala.
Così io inizio con "Mi piacciono i fiori. Sono proprio belli questi. Grazie".
"Di nulla. È il minimo", risponde, "comunque, Mariam ha detto che domani sarebbe venuta a trovarti. Scusala per il ritardo, ma era in gita in Sicilia. Sono stati lì una settimana circa".
"Oh... che bello!"
"Già", si limita a dire, fissando fuori dalla finestra.
Il silenzio cala di nuovo. Rimaniamo così per circa cinque minuti, poi lui d'un tratto dice: "Scusami..."
"Per cosa precisamente?", chiedo nonostante io abbia capito benissimo dove lui voglia andare a parare.
"Non c'è bisogno che io te lo spieghi: lo sai", risponde fissandomi intensamente negli occhi.
Ad un certo punto, qualcun altro bussa di nuovo alla porta.
"Avanti", dice Zayn alzandosi in piedi. Sembra che sappia già chi stia per entrare.
"Buongiorno!"
È Ethan.
"Ciao, Ethan", lo saluta Zayn educatamente e gli porge pure la mano...
Questa deve essere per forza un'allucinazione.
Sì, è un'allucinazione. Eppure, tutto quanto, è così... reale.
"Allora io vado e vi lascio un po' da soli!", esclama Zayn d'un tratto.
Sì, sì, è un'allucinazione.
"Va bene dai. Ci si vede in giro", lo saluta infine Ethan.
Ma che sta succedendo?!
Io e Ethan rimaniamo da soli nella stanza e lui va a sedersi al posto di Zayn.
"Sono venuto a trovarti parecchie volte, ma dormivi sempre e ho preferito non svegliarti", inizia lui con un sorriso.
"Sì, hai fatto bene", ribatto bruscamente.
"Mi sento in colpa"
"Ah si?", chiedo ironica.
"Penso di essere la causa di tutto ciò, e mi duole il cuore al solo pensiero, che ora sei queste condizioni", dichiara con un tono triste.
"Beh, fai bene a sentirti in colpa"
"Zayn mi ha detto tutto. Mi ha spiegato tutto quello che era successo quella sera. Mi dispiace un  sacco Daryn: sono proprio stupido. Dovevo ascoltarti e darti il tempo di spiegare e invece..."
"Invece te ne sei andato per due mesi, senza lasciar traccia. Invece non mi hai scritto né risposto ai messaggi per due mesi. Invece mentre io soffrivo, tu, te la passavi con un'altra. Cos'altro hai da dire in tua discolpa?", chiedo amareggiata.
"Io non me la stavo passando con un'altra... cosa stai dicendo, Daryn?", chiede lui non capendo.
"E la storia su Instagram?", chiedo scioccata da tanta falsità e sfacciataggine.
"Che storia?", chiede ancora non capendo.
"Quella con la ragazza bionda"
"Io, davvero, non ho postato nessuna storia...", mi risponde ancora non capendo.
"Sei un bugiardo! Che sfacciato che sei! Il tuo comportamento è a dir poco ignobile", dichiaro tra le lacrime.
"Senti Daryn... forse è meglio riparlarne quando sarai fuori di qui. Ti ho portato questi cioccolatini, e, spero tanto che siano di tuo gradimento. Vengo a trovarti domani, ma non discutiamo più di questa faccenda, finché non starai bene. Io, nel frattempo, cercherò di capire questa questione della storia su Instagram", dice posando i cioccolatini vicino al mio letto.
"Buona giornata, mia cara", dice infine, poi se ne va.

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