Umiliazione

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"Bene, ragazze, iniziamo il gioco. Adesso giro la bottiglia", dichiara mio fratello mentre sghignazza. La bottiglia punta verso di me. Yousef è un po' deluso. "Sorellina... cosa mi nascondi? Obbligo o verità ?"
"Yousef... mi hai rotto le scatole. Non ti sto nascondendo nulla. Comunque, verità", rispondo un po' scocciata.
"Ti ricordi quando siamo andati alla festa del Blush ?", chiede lui facendosi serio.
"Certo che me lo ricordo. È stato alla fine dell'anno scorso", rispondo io corrucciata.
"Ecco. Mentre tu eri con le tue amiche, c'era un tipo che ti stava fissando. Alla fine lo hai conosciuto?", domanda innocentemente.
"No, Yousef. A dir la verità, non lo avevo nemmeno notato...", dichiaro io mentre cerco di ricordarmi gli eventi di quella serata.
"Bene... Adesso gira tu la bottiglia", mi invita lui gentilmente.
Questa volta tocca ad Ethan.
"Obbligo o verità?", domando un po' imbarazzata.
"Verità", sceglie lui sicuro.
Che verità posso fargli? Ci penso su un attimo e poi dico: "Le ragazze americane sono belle. Con quante tipe sei stato?"
"Cosa vuol dire "con quante tipe sei stato"?", domanda lui un po' scettico. Prima che io possa parlare, Yousef si avvicina e gli sussurra qualcosa nell'orecchio. Probabilmente glielo avrà spiegato in modo molto stupido.
"Mah sono stato con una ragazza", dichiara lui tutto serio.
Una sola ragazza... come è possibile?
"Okay...", mi limito a dire fissandolo.
Ethan gira la bottiglia di nuovo ed è il turno di Yousef.
"Obbligo o verità", chiede Ethan.
"Verità"
"E tu... con quante "tipe" sei stato ?"
"Non mi ricordo... più di sei, sicuro", dichiara mio fratello con tono indifferente.
"Tocca a me", dice mio fratello girando la bottiglia, che questa volta punta su Cornelia.
"Corny... mia cara Corny. Obbligo o verità?
"Obbligo", dice lei con aria di sfida.
"Bene... ti obbligo a darmi un bacio a stampo"
Stronzo! Lo sapevo che le avrebbe chiesto una roba simile. Cornelia si avvicina e quando le loro bocche sono ad un centimetro di distanza, lui gira la faccia di scatto. "Eh volevi!", dice poi ridendo.
Nella stanza cala un silenzio tombale e anche Yousef smette di ridere. Cornelia si catapulta verso la porta di casa con le lacrime agli occhi. "Yousef... perché ? Perché ti comporti sempre come un imbecille?! Che figuraccia le hai fatto fare?! Ti conviene andare a chiedere scusa, se hai un po' di sale in quella zucca", urlo io mentre lui continua a starsene seduto per terra come un ebete. "Alzati e vai a chiederle scusa", urlo io di nuovo in preda alla rabbia. Lui stranamente si alza ed esce di casa, così rimaniamo solo io ed Ethan.
"Mi sa che ha sbagliato... insomma, credo l'abbia ferita", inizia lui.
"Scherzi?! L'ha letteralmente umiliata"
"Non se lo merita... Insomma è una ragazza dolce e carina, perché la deve trattare in questo modo?!"
"Non lo so neanche io... Però è come se stesse sfogando la sua frustrazione su di lei...", dichiaro io pensierosa.
"Capisco... Comunque, stalle vicino. Vedrai che le passerà. Io cercherò di parlare con Yousef. Ascolta... come è andata la verifica di matematica?", domanda lui per cercare di riscuotermi un po'.
"Bene, grazie e a te come è andata?", chiedo io sorridendo.
"Bene. Ma... cosa ti era successo? Insomma, ho visto che sei entrata in classe in ritardo ed eri un po' arrabbiata se non addirittura triste"
Subito dopo mi ritorna in mente la sua immagine con Nadia. Che brividi...
"No, niente. È solo che ero un po' nervosa per la verifica. Comunque grazie per l'interesse mostrato", dico io timidamente.
"Ma va... figurati. È il minimo"
Ci guardiamo negli occhi mentre siamo in silenzio. Non mi sento più in imbarazzo mentre lo guardo, perché i suoi occhi sono diventati ormai familiari. Veniamo interrotti dalla porta di casa che si apre, infatti Yousef e Cornelia tornano di nuovo in sala. Lei sembra molto felice, lui, invece, pare molto imbarazzato... "Tutto bene?", chiediamo io e Ethan all'unisono.
"Benissimo", risponde Corny sorridendo.ùùù
Questo non è un buon segno. Chissà cosa le avrà detto mio fratello?

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora