Wallahy

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"Dante in poche parole attraversa tutte le correnti poetiche e ne crea una propria. Ovviamente la corrente che lo segna di più è lo stilnovismo, questo è anche a causa della sua amicizia con Cavalcanti", risponde Ethan alla mia domanda.
"Da non dimenticare che i rapporti tra questi due si incrineranno ma, nonostante ciò, Dante non smetterà mai di riconoscere a Cavalcanti la sua bravura", gli integro la risposta.
"Esattamente. Inoltre, bisogna anche ricordare che, quando Dante ricevette il saluto da Beatrice per la prima volta e volle scrivere la sua prima poesia, se la fece giudicare da Cavalcanti", ribatte Ethan.
"Sì. Questo è vero, ma bisogna ricordarsi anche, che Dante non aveva un'altissima stima solo nei confronti di Cavalcanti, ma anche di Guinizzelli. Infatti, quest'ultimo, era denominato da Dante "il padre mio"".
"Beh direi che siamo pronti: basta così!".
"Ma... abbiamo studiato solo un'ora e mezza. Io non mi sento pronta", protesto riprendendo in mano il libro.
"Tu studi troppo. Non va bene", mi risponde mettendo via tutti i libri e riprendendo anche quello che ho in mano.
"Ma..."
"Niente "ma"", dice senza lasciarmi finire nemmeno la frase.
"Ti va di bere qualcosa?", chiede subito.
"Va bene, ma niente alcolici, per favore", rispondo decisa.
"Cos'è? Sei astemia?", chiede con tono scherzoso.
"Tu lo sai vero che io sono musulmana?", chiedo seriamente.
"Beh sì, me ne sono accorto", risponde fissando il velo.
"Appunto. Quindi io non bevo alcolici e non mangio la carne di maiale", affermo con pazienza.
"Oh... scusa. Non lo sapevo". Io mi limito ad annuire.
"Allora ci prendiamo una coca o qualcos'altro se vuoi", propone dopo un po'. "No bevande gassate", rispondo subito. "Ok... magari un dolce?", propone lui ancora. "Non mangio dolci. Lo zucchero l'ho eliminato completamente dalla mia dieta".
"Allora andiamo per le patatine?", chiede ancora.
Poverino, non ha ancora capito che la mia dieta è molto ristrettiva.
"Non mangio le patatine e cibi confezionati in generale", ribatto a bassa voce, sapendo che è poco cortese rifiutare il cibo quando sei ospite di qualcuno.
"Dovevo capirlo prima", sussurra scrutandomi in sovrappensiero. Sembra quasi che non stia parlando con me.
"Cosa?", chiedo piano.
"Be' con un fisico così pare piuttosto ovvio che tu certe cose non le mangi", mi risponde subito.
"Un fisico "così" come?", domando infastidita.
"Oh no, non prenderla male. Ciò che voglio dire è che sei tanto sottile e... delicata. Non so come spiegarlo, ma è un complimento".
"Grazie", mi limito a dire.
Ethan, alla fine, mi dice di andare in soggiorno mentre lui si dirige verso la cucina.
Ormai la casa la conosco piuttosto bene, quindi non ho problemi ad orientarmi.
Una volta arrivata mi siedo sul divano e apro la tv. Giro un po' di canali, ma non trovo nulla di interessante.
"Eccomi!", dice lui entrando nella stanza.
Si è cambiato nel frattempo e ha messo un dolcevita nero, come quello che sto indossando in questo momento.
"Perché il maglione uguale al mio?", chiedo dubbiosa.
"Così facciamo le stories su Instagram. Non ti sembra una cosa carina?", domanda con tono innocente. "E poi ho preso anche qualcosa che sicuramente mangerai", continua sventolando due pacchetti, per poi lanciarmene uno. Io lo prendo al volo e vedo che all'interno c'è solo frutta secca. Ottimo! Io amo la frutta secca.
"Ho azzeccato?"
"Sì! Guarda che se non ti va la frutta secca, puoi mangiare tranquillamente qualcos'altro"
"Tranquilla, ogni tanto anche io dovrei mangiare qualcosa di sano", rifiuta la mia proposta per tranquillizzarmi. Cala un momento di silenzio e penso che entrambi siamo a disagio.
"Metto qualcosa su Netflix?", chiede lui dopo un po'.
"Dovremmo parlare. Non possiamo evitare l'argomento per sempre. Non possiamo andare avanti, facendo finta che non sia successo sulla. Non è possibile e, non sarebbe nemmeno concepibile . Prima o poi se ne dovrà parlare, lo sai", gli rispondo un po' infastidita.
"Certo che lo so. Io sono pronto a parlare, ma ti chiedo, se tu vorresti davvero parlarne? Ne vale davvero la pena rovinare un momento così bello?", mi chiede assertivo.
La risposta è no. Non mi va onestamente di rovinare questa pace, che io aspettavo da vari mesi.
"No", rispondo sottovoce.

"Daryn", mi chiama mio fratello entrando nella stanza. Sembra arrabbiato.
"Sì, yourself?", chiedo per nulla intimidita dal suo tono di voce.
"Posso sapere cos'è questo?", chiede porgendomi il suo cellulare.
Sul display c'è una foto di me e Ethan a casa sua, mentre indossiamo gli stessi maglioni. Sì, effettivamente sembriamo tutt'altro che amici o compagni di classe...
"Una foto?", domando assertiva.
"Molto spiritosa la ragazza... Fin qui ci ero arrivato anche io. Daryn, sono serio", mi risponde cominciando ad alzare il tono di voce.
"Yousef, non comprendo affatto il motivo di tutta questa rabbia. Quindi, ti prego di essere più chiaro", gli rispondo freddamente e con calma. Lui per un momento pare intimiditi, quasi confuso, quindi capisco di aver parlato bene e di avere vinto quella che sarà, molto probabilmente, una lunga discussione.
"Eri a casa sua!", esclama infine.
"Sì, questo è vero. Ma è anche vero che avevo avvisato la mamma. Da non dimenticare, inoltre, che io sono quasi sempre a casa di Ethan per aiutarlo", sentenzio piano.
"Avevate i maglioni uguali! Sembrate una di quelle stupide coppie su Instagram", sbotta disgustato all'idea che io e il suo amico possiamo, anche solo immaginariamente, avere una relazione.
"Pura casualità. Può essere considerata solo una grandissima coincidenza", ribatto ancora più calma. Lui corruga la fronte e sembra che stia riflettendo su ogni risposta data.
"Dietro c'era un divano...", azzarda lui dopo un po' imbarazzato.
"Era lì dove volevi andare a parare?", chiedo alzando la testa di scatto. Lui mi guarda perplesso, poi diventa tutto rosso. "Yousef, non sono andata a letto con Ethan", affermo cercando di apparire neutrale.
"Ma...", prova a ribattere ancora lui.
"Niente "ma", Yousef! Io direi che può bastare così. Come ti permetti, tu, di rivolgerti a me in questo modo e con tali accuse?! Sei forse impazzito o hai perso totalmente la testa?", mi ritrovo a ribattere ad alta voce. Ora sono seriamente arrabbiata. Il mio sguardo è di fuoco e lui non riesce a proferire parola.
"Ragazzi, va tutto bene?", domanda nostra mamma entrando in camera preoccupata.
Noi ci lanciamo sguardi intendi ma non rispondiamo.
"Yousef, Daryn, che succede?", chiede ancora.
"Niente, mamma. Niente. Siamo abbastanza grandi per risolvere i nostri problemi da soli. Non è vero, Daryn?", le risponde mio fratello.
"Esattamente", gli rispondo senza abbassare lo sguardo.
"Va bene, come preferite. Vi aspetto giù per cena. Non tardate: tra poco sarà pronto", dice poi scendendo giù.
Mio fratello sta per uscire dalla stanza, quando ad un certo punto si ferma e si gira ancora verso di me e dice: "Non ti piace, vero?". Io sgrano gli occhi e rispondo subito di no.
"Dì wallahy. Giuralo", insiste ancora.
Io lo fisso per alcuni secondi per poi dire: "Wallahy". È la prima volta che giuro falso sul nome di Allah. Devo essere impazzita per forza.

Ciao a tutti!
Come va? Spero bene! Ragaaa siamo al capitolo 50!!!! Ma vi rendete conto?! Io sono felicissima. Grazie mille per tutto. Davvero. Ogni commento (bello o brutto che sia) mi ha SEMRPE fatto piacere. Ogni voto mi ha sempre dato una certa soddisfazione. Grazie ancora.
Ora che siamo giunti alla fine dell'anno, io vi auguro un buon Natale e un buon riposo.
Ps. Mi raccomando non mangiate troppo che se no il 7 gennaio arriverete a scuola (se rientriamo ovviamente 🙄) rotolando Hahahhaha.
-Malky

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora