Fragile

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Sono in biancheria intima e sono seduta sulla tazza chiusa del water. La mamma mi sta preparando un bagno caldo. Ancora non riesco a muovermi, a malapena ce la faccio a parlare.
"Dai amore, adesso vedi che facciamo un bagno caldo e starai meglio", dichiara lei provando ad assicurarmi. Mi aiuta a togliermi la biancheria intima, mi solleva piano e mi mette nella vasca da bagno. Sì, mia madre è proprio forte, e non solo psicologicamente ma anche fisicamente. Va in palestra tre giorni alla settimana e va anche a correre prima di andare a lavorare. La ammiro tanto sotto questo punto di vista.
La mamma comincia a versarmi dell'acqua calda addosso e il mio corpo reagisce subito a questo improvviso impatto. Se prima non sentivo nulla adesso sento solo freddo. Mi abbraccio le ginocchia, stringendomi così in me stessa. La mamma continua a versarmi l'acqua addosso e io mi sento sempre più sciolta. Cavolo... è la prima volta che mi capita una cosa del genere, ma adesso mi sento meglio. Chiedo alla mamma di uscire e di lasciarmi un po' da sola così riesco a finire il mio bagno. Mia madre esce e io rimango sola, abbandonata a me stessa, per un momento mi sembra che la mia pace sia il buio, il sonno.
Comincio a vestirmi e mi metto il pigiama, devo fare tantissime cose per domani. Esco dal bagno di fretta, sperando di non incrociare nessuno. "Daryn..."
"Dimmi, Yousef", dico io girandomi verso di lui. "Come va, adesso?"
"Bene. Grazie". Vorrei dirgli che è lui la causa di tutto ciò, ma mi trattengo.
"Mi ero preoccupato tantissimo. Va tutto bene?  A scuola intendo", chiede lui un po' imbarazzato. "Yousef... cosa hai intenzione di fare con Cornelia?", chiedo io piano.
"Non lo so Daryn", dichiara lui piano.
"Perché non lo sai Yousef?! Per una volta puoi anche non approfittarti di una ragazza, che non è poi qualsiasi ragazza, ma la mia migliore amica!". Mi sento bruciare dentro. Tutto questo non doveva accadere, no, non era proprio programmato.
"È più difficile di quello che pensi, Daryn", dice sospirando. "Perché ,Yousef?", chiedo io disperata ma anche un po' arrabbiata.
"Perché si tratta di una vendetta, cazzo!", mi urla contro. Io comincio a non capire così aggrotto la fronte. Lui va in camera sua, io un attimo dopo lo seguo. "In che senso... vendetta?", chiedo io ancora confusa e un po' preoccupata.
"Ci sta dentro Marco"
"Marco...?"
"Sì, Marco Ceva, il fidanzato di Mariam. O meglio l'ex fidanzato, ormai", dice mio fratello senza guardarmi.
"Ma cosa c'entra lui?", chiedo io di nuovo.
"Tu sai che lui ha fatto le corna a Mariam, vero?", chiede lui di rimando.
"Sì, questo lo so. Mariam me lo aveva detto la sera della partita. Mi aveva accennato qualcosa, ma non ha fatto in tempo a finire il discorso perché era arrivato Zayn", rispondo io.
"Ecco... lui le ha fatto le corna in discoteca con Cornelia!", esclama Yousef parecchio irritato.
D'un tratto mi sento le gambe molli e non riesco a percepire tutti questi fatti. Come è possibile?!
Cornelia, una volta, mi aveva detto che si era ubriacata e che si era fatta qualcuno in discoteca; ma che non si ricordava chi fosse. Quindi era... Marco Ceva!
"A lui piace tantissimo Cornelia e si era approfittato del fatto che fosse ubriaca per farsela", continua mio fratello. "Ho capito, Yousef. Ma tu cosa c'entri con queste cose?", provo a chiedere ancora confusa.
"Beh... vedi... Mariam ci è rimasta parecchio male e a me è dispiaciuto vederla così. Quindi ho pensato che magari, potevo farmi Cornelia mettermi con lei, in modo da far soffrire Marco", confessa lui grattandosi la testa.
"Ma... cosa te ne frega a te, se Mariam ha sofferto o no?", domando io non capendo. Mio fratello non mi risponde e si alza e prende il borsone da calcio. "Io ora devo andare. La mamma è dovuta andare a lavoro. Torno tra qualche ora, ci vediamo dopo", dichiara lui uscendo dalla stanza.
Io rimango sola, di nuovo, abbandonata ai miei pensieri e ai miei problemi.
Forse è ora di risvegliarsi e di pensare a ciò che sta succedendo, e provare a capirci qualcosa magari.
Prendo il mio cellulare e salgo in camera mia, menomale che ho già fatto tutti i compiti per domani, mi manca solo matematica ma la farò più tardi. Oggi non sono proprio in vena di studiare.
Chiudo le tapparelle così la camera è immersa nel buio più totale. Mi siedo sul letto, mi copro con una coperta e accendo il cellulare. Mi arrivano tantissimi messaggi, la maggior parte sono di Ilena e Daria e ce n'è anche qualcuno da parte di Will e Nadia. Decido di rispondere dopo. Digito il numero che mi serve e spero che mi risponda. "Pronto... Ciao, Mea... come va?", dico io iniziando. "Ciao... Daryn! Io sto bene, grazie, e tu?", chiede lei di rimando.
"Mah io sto bene, cara. Ascolta Mea, hai più sentito Mihrimah?", chiedo io sapendo che sono andata a schiacciare un tasto molto delicato. Dall'altra parte del telefono c'è qualche secondo di silenzio, poi sento una porta chiudersi piano. "Intendi... Mariam Gheddary?", chiede lei come se non capisse.
Decido di essere paziente e di stare al gioco. "Sì... abbiamo solo lei di Mariam", rispondo ironicamente.
"A di la verità lei e mio fratello si sono lasciati", dichiara lei a bassa voce .
"Sì, me lo aveva detto che si sono lasciati. Le ha  messo le corna, vero?", chiedo cautamente.
"Sì, Daryn. Marco ha messo le corna a Mariam con Cornelia, solo che Cornelia era ubriaca e non si era accorta di nulla", parla Mea piano.
"Ah... ma a Marco piace Cornelia?", chiedo io.
"Sì... tantissimo, non hai nemmeno la minima idea di quanto gli piaccia. Ne è innamorato", sussurra Mea dall'altra parte del telefono.
"Ma a Cornelia piace?", chiedo io facendo finta di non sapere nulla.
"No... per nulla. Cornelia è fissata con tuo fratello, lo sai. La cosa più brutta è che Marco e tuo fratello sono nella stessa classe!", esclama lei disperata. "Immagino che ci sia tanta tensione tra di loro, a questo punto...", dico sussurrando. "Ci è sempre stata, Daryn. Più che altro mi dispiace per la povera Mariam... ci è rimasta davvero male da quando Marco l'ha lasciata", dichiara Mea pensierosa. "Sì, è vero", confermo io, mentre mi torna in mete la faccia di Mihrimah che mi raccontava del tradimento.
"A me dispiace, perché ho perso i rapporti con lei... Mi stava molto simpatica, sai..."
Povera Mea....
"Be'... se vuoi ne possiamo riparlare a scuola", dico io provando a concludere la conversazione. Mi dispiace tantissimo per Mea, vorrei starle vicino, ma non sono in vena di consolazioni. Ho bisogno io di consolazione!
"Va bene, Daryn", risponde lei piuttosto stupita. Forse si aspettava che le dessi un po' di conforto, ma in questo momento non ci riesco proprio. Tutto quanto è così... fragile.
Chiudo la conversazione e pongo il cellulare sul comodino.
I fratelli Ceva sono tre: Leonardo Ceva, Marco Ceva e Mea Ceva. Leonardo fa il quinto anno, Marco fa il quarto ed è in classe con Yousef, Mea, invece, è mia amica e fa il terzo anno come me.
Mi alzo dal letto e decido di concentrarmi sui compiti di matematica, sperando che in un qualche modo possano alleviare i miei pensieri.

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora