Capitolo 7

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La chiazza di sangue si allargava, ormai quel liquido quasi nero si era infiltrato sotto gli stivaloni dei soldati, arrivando a sfiorare i piedi nudi dell'assistente. Quella donna piangeva, guardava gli occhi ancora spalancati di Cameron e singhiozzava. Il soldato che lo aveva colpito pulì la sua lama con la camicia di Cameron, che era rimasta appesa allo schienale di una sedia. Il medico aveva uno sguardo duro e impassibile, ma dentro stava cercando di mettere insieme tutte le sue energie per non aggredire quei maiali e fare la stessa fine del ragazzo. 

I due spettatori nascosti erano rimasti al loro posto, in silenzio, ma nessuno poteva sapere quanto Yar stesse morendo dentro. Aura avrebbe voluto correre giù, correre da Cameron, urlare con tutta l'aria che aveva nei polmoni, ma lui la fermò, con una presa stretta sul polso e un palmo che aderiva alle sue labbra. Cameron era il suo migliore amico, erano cresciuti insieme, come fratelli. Lui c'era sempre stato per qualsiasi cosa avesse bisogno.


<<Mamma, non possiamo sperare di mangiare presto se continuiamo così, moriremo di fame ti rendi conto?! Se non ti importa di te, almeno pensa alla mia sorellina>> aveva detto Yar a sua madre, mentre ella si ricopriva il seno dopo l'ennesimo tentativo fallito di allattare la bambina, che da due giorni non mangiava. 

<<Non posso permettere che tu vada a lavorare, sei ancora un bambino, non conosci nessun mestiere>> 

<<Non era quello che intendevo fare...>> 

<<Non ti permetterò di andare insieme a Cameron a rubare>> 

<<Almeno lui e i suoi mangiano ogni giorno, possono permettersi il medico se serve e hanno una casa vivibile, tu sei costretta a succhiarlo al proprietario ogni volta che viene per riscuotere l'affitto>> 

<<Yar...>> 

<<No mamma, io andrò con Cameron, se non ti importa della tua vita almeno pensa a quella dei tuoi figli>> 

<<Non voglio che qualche guardia ti uccida o che tu venga appeso per il collo, non sai nemmeno come si fa>> 

<<Non abbiamo soldi, non abbiamo cibo, in questa casa presto non avremo nemmeno la salute, sei scappata dalla Cina per sopravvivere, ma è stato peggio>> 

<<Abbiamo fatto tanto per restare puliti, per non metterci nei guai, dopo la morte di tuo padre, era l'uomo più coraggioso del mondo>> 

<<Perché non vuoi che diventi come lui?>> 

<<Perché lui è morto! Ho perso lui e tuo fratello a causa della cattiveria di chi ci governa, non voglio perdere anche te>>


Inutile dire che ci era andato comunque, anche se iniziare la propria carriera da ladro con un colpo secco nelle cucine del palazzo reale non era una cosa molto furba. Era andato da Cameron con intenzioni semplici, magari far ubriacare un soldato e derubarlo, ma Cameron aveva già messo a punto il piano per il palazzo, quando lo spiegò a Yar si creò una situazione tragicomica: Yar non capiva niente, si perdeva ad ogni frase, non sapeva come tenere un pugnale in mano, ci vollero ore per renderlo decente. Non ne era in grado, questo lo sapeva, ma aveva insistito lui con Cameron per entrare e farlo aspettare fuori, voleva dimostrare di essere degno di suo padre, morto da eroe. Aveva causato lui la morte di Cameron, che voleva solo aiutarlo, gli aveva dato fiducia, fin troppa, e non era stato nemmeno in grado di meritarsela. La cosa peggiore era sapere che, al suo posto, sarebbe dovuto morire lui. Il sangue della persona che per lui era la più importante era stato versato a causa dei suoi innumerevoli errori: se non fosse stato così orgoglioso da voler entrare lui al posto dell'esperto, se non fosse stato così incapace da farsi vedere dal cuoco, se non fosse stato tanto stupido da fidarsi di lui, se non fosse stato tanto debole contro le guardie, se non fosse stato così testardo a non voler scappare, se non fosse stato così buono da voler a tutti i costi aiutare la principessa, così ingenuo da credere che almeno lei potesse cambiare qualcosa per il popolo, se non fosse stato così bisognoso di denaro e di cibo. Era tutta colpa sua, doveva far andare Aura con Cameron e rimanere lui steso sul lettino, doveva assumersi le sue responsabilità, ma Cameron lo aveva salvato, lui lo salvava sempre. 

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